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Yamaha XT 660 X


Avatar Redazionale , il 09/09/03

20 anni fa -

La serie XT si sdoppia, alla nuova XT660 R si affianca la XT 660 X. Ruote piccole, gomme liscie, disco maggiorato. Una supermotard cittadina motorizzata con il nuovo monocilindrico 660 a quattro valvole.

Uno dei maggiori buchi nella Gamma Yamaha era proprio quello della supermotard. Le moto che adesso vanno di gran moda erano assenti dalla grande famiglia dei tre diapason. E chi era appassionato del genere doveva rivolgersi a qualche preparatore per "motardizzare" le WR 450da enduro. Il 2004 annulla anche questa mancanza, anche se Yamaha entra nel settore in modo abbastanza pacato. La XT 660 X, è infatti una "soft" motard. Non un mezzo estremo ma una moto adatta all’utilizzo quotidiano, quella per andarci a lavorare, svicolare nel traffico, e magari farci anche il giretto domenicale senza soffrire troppo.

Tutto farcito con una linea accattivante, non senza qualche richiamo alle motard da competizione (come nell’andamento dello scarico che qui è doppio e risale lungo il codino). La base tecnica è uguale alla XT 660 R, e ha per cuore il nuovo motore monocilindrico da 660 cc che con il precedente 5 valvole (che equipaggiava la Tènèrè) non ha nulla a che vedere. La testa ha, infatti, quattro valvole, mentre sono praticamente nuovi tutti gli organi interni.

La novità per Yamaha è l’adozione dell’alimentazione ad iniezione elettronica che per la prima volta fa la sua comparsa su un monocilindrico della casa giapponese. Il corpo farfallato da 44 mm è l’artefice assieme ai doppi catalizzatori dell’ abbattimento delle emissioni sotto alla soglia Euro 2.

Classica la ciclistica con telaio a diamante, mentre le sospensioni ricevono nuove tarature in ossequio all’utilizzo più sportivo che la XTX propone rispetto alla XTR , abbassando tra l’altro anche l’altezza della sella. Solo l’ammortizzatore è regolabile nel precarico su 5 posizioni, mentre la forcella Paioli da 43 non si offre a nessun rimaneggiamento. Non mancano dettagli accattivanti come i cerchi Excel con canale nero (gli stessi utilizzati nelle competizioni) nelle classiche misure da motard (17 pollici davanti e dietro) o la strumentazione completamente digitale, o ancora il grosso disco anteriore da ben 300 mm di diametro. L’impatto estetico (soprattutto della versione grigia) è nel complesso azzeccato e visto che il prezzo a quanto pare resterà sotto i 7000 euro la XT 660 X potrà essere una proposta interessante per tutti quelli che amano il genere ma non vogliono una moto troppo estrema.


Pubblicato da Stefano Cordara, 09/09/2003
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