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Yamaha a Tokio


Avatar Redazionale , il 21/10/05

18 anni fa - Il futuro a due ruote secondo la Casa dei tre diapason

Moto ibride, scooter-limousine, elettrici, e la nuova Vmax. Ecco come Yamaha vede il futuro prossimo esponendolo al salone di Tokio. Protagoniste la Gen-Ryu una incredibile concept ibrida con motore R6 ed elettrico. la VMax appare come la più verosimile di tutte.


GEN-RYU

La fantasia al potere, a Tokio riesce fin troppo facile restare impressionati dalla creatività di tecnici e designer con gli occhi a mandorla. E se capiterete allo stand Yamaha vedrete che la vitalità del marchio dei tre diapason non si limita ai modelli di attuale produzione ma va ben oltre. La protagonista è senz'altro la Gen-Ryu, una moto ibrida spinta dal quattro cilindri in linea della R6 e da un motore elettrico. L'estetica a dir poco futuristica, un misto tra una cruiser e uno scooterone ma ovviamente con ben altre prestazioni. L'unione dei due motori darebbe, infatti, alla Gen-Ryu un livello di performance pari a quello di una moderna 1000 cc, stessa cosa per la maneggevolezza, nonostante l'interasse appaia chilometrico. Il telaio è di alluminio ma le vere chicche stanno nell'incredibile quantità di elettronica che è stata riversata su questo prototipo. Un sistema denominato HMI (Human Machine Interface) consente di fornire al pilota (per mezzo di uno speciale casco collegato al sistema tramite bluetooth) tutta una serie d'informazioni relative alla sicurezza e alla guida. Si va dal sistema di rilevamento della distanza veicolo-veicolo (con relativo allarme), ad un sistema intelligente di fari rotanti, per finire con le "classiche" funzioni d'interfono, telefono cellulare, lettore musicale, e navigatore satellitare a controllo vocale. E gli specchietti? Spariti, sostituiti da un visore che proietta in trasparenza quanto ripreso da una telecamera alle nostre spalle.

VMAX
Della Vmax, invece si sa poco o nulla, ma certo è quella che tra i prototipi sembra il meno prototipo di tutti. Di evidente dalla foto si nota il motore ancora 4 cilindri a V e una impostazione da vera bruciasemafori. Design ardito, con inconfondibili richiami alla sua progenitrice ma anche alla MT-01, la Vmax promette scintille. Forcella tradizionale con accattivanti steli neri, pinze radiali, dischi a margherita. La Vmax ha tutte le carte in regola per scaldare di nuovo gli animi dei numerosi appassionati che questo modello lo hanno ancora nel cuore.

Accanto alla Gen-Ryu e alla Vmax Yamaha ha presentato anche molti anti prototipi e modelli innovativi, alcuni dei quali potrebbero anche arrivare da noi


MAXAM 3000


Più è basso e lungo, più in Giappone piace. Ma questo forse è un filo esagerato. Il Maxam 3000 è costruito sulla base del "tandem scooter" Maxam già in vendita in giappone e ne enfatizza il concetto di limousine su due ruote o forse di pick up, visto il vano a cielo aperto piazzato nella parte posteriore. 3 metri di lunghezza (!) da cui deriva il nome (3m=3000 mm), selleria in vera pelle motore, naturalmente automatico. Promette una capacità di carico incredibile, perché oltre al vano "open space" il dietro ad un portello si apre un vero e proprio bagagliaio.

DEINONYCHUS


Oggi come lo voglio? Sportivo, cruiser, urbano. Fate voi, con il Deinonichus si possono scegliere le posizioni di guida più disparate perché sella, e pedane ruotano per adattarsi ad ogni esigenza. Questa specie di BMX a motore (elettrico) può vantare addirittura la trazione integrale, al di la del gioco delle posizioni di guida, il Deinonichus offrirebbe la possibilità di adattare completamente il mezzo a guidatori di taglie differenti.

HV-01


È uno scooter ibrido, che utilizza un motore elettrico e uno a benzina. Oltre 2 metri di lunghezza per prestazioni di categoria superiore (non si sa che categoria, comunque perché la cilindrata del motore endotermico non è dichiarata). Prevede tre livelli di funzionamento: "normale", "quiet mode" (solo elettrico) e "push mode" in pratica una funzione a bassissima potenza che consente di aiutare il pilota a spingere la moto in parcheggio.

FC-me


La tecnologia Fuel Cell è quella che muove questo scooter. La novità è l'assenza dell'idrogeno per alimentare la cella a combustibile. Yamaha utilizza una tecnologia denominata "DMCF (Direct Methanol Fuel Cell) che utilizza una miscela di acqua e metanolo per alimentare la cella, eliminando il serbatoio pressurizzato, e il convertitore. Si otterrebbe, quindi, un sistema molto compatto, adatto per veicoli cittadini e con una buon livello di potenza. L'FC-me eroga 0,95 kW a 1830 giri con una coppia di 5,4 Nm a 560 giri. Il peso è contenuto in soli 69 kg.

XT250X


In mezzo a tanti modelli "speciali" questa piccola duemmezzo pare fin troppo normale. In effetti la moto non è null'altro che una versione piccola della famiglia XT. Motardina di piccola cilindrata usa la base tecnica della Tricker, con motore quattro tempi ad aria da 249 cc, cinque marce due valvole.

VOX


Dopo Honda, anche Yamaha si cimenta nel motore 4 tempi ad iniezione da 50 cc. Il piccolo propulsore a tre valvole equipaggia il VOX, scooter urbano con un vano di carico a dir poco inusuale. Essenziale anche se non a livello dello Zoomer, questo scooter potrebbe in un futuro prossimo arrivare anche in Italia.

PASSOL


Non è un prototipo perché in Giappone il Passol è regolarmente in commercio. È un veicolo elettrico con un motore da 1,2 kW e del peso di soli 47 kg batteria compresa. La soluzione del vano centrale non è nuova l'avevamo già vista in un prototipo Honda proposto al salone di Milano qualche anno fa.
Pubblicato da Stefano Cordara, 21/10/2005
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