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Incidenti auto-moto: cinque consigli pratici per evitarli


Avatar di Danilo Chissalé , il 31/05/18

5 anni fa - Incidenti auto-moto: cinque regole d'oro per evitarli

Incidenti auto-moto: cinque consigli pratici per evitarli

Incidenti auto-moto: ecco 5 regole d'oro per ridurre il rischio d'incidente e condividere la strada senza pericolo

CANE E GATTO Come Tom e Jerry, o ancor meglio Topomoto e Autogatto, la convivenza di automobilisti e motociclisti sulla stessa strada è bisticciosa e turbolenta. I primi ci accusano di essere dei teppisti patentati, noi li vediamo come i paletti di uno slalom speciale, è così impossibile condividere lo stesso spazio? La risposta è no, ma serve buon senso, prudenza e seguire le 5 regole d’oro per evitare gli incidenti.

L’INCROCIO Che sia regolato da uno stop, un obbligo di precedenza o un semaforo, l’incrocio va affrontato con prudenza. Se dobbiamo dare la precedenza accertiamoci che la strada sia libera prima di ripartire, mentre se abbiamo il diritto alla precedenza è comunque consigliabile rallentare e cercare di capire le intenzioni dell’automobilista che, per indole, è più propenso ad individuare altre auto piuttosto che moto o scooter. In caso di ripartenza da semaforo è preferibile attendere qualche frazione di secondo prima di svitare la manopola del gas, qualche amante del pericolo potrebbe aver bruciato un semaforo rosso, e in un attimo vi trovereste a conversare vis a vis sul suo parabrezza… meglio evitare no?

LA SVOLTA Percorrete uno stradone dritto per chilometri, vi godete la brezza, la moto… nessun pericolo giusto? E invece no… c’è lei, la stradina dove la vecchina in auto dovrà girare. Partirà a velocità lumaca e, quando si sarà accorta di voi, si pianterà nel bel mezzo della vostra carreggiata. Le cose da fare sono due: non farsi prendere dal panico e decelerare in maniera efficace con freni e marce (se le avete) per scartare il veicolo. Quando si affrontano questo tipo di strade è comunque consigliabile cercare di anticipare con lo sguardo gli eventuali pericoli: cancelli, strade secondarie e parcheggi.

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LA ROTONDA Bell’invenzione la rotonda, evita attese inutili ai semafori deserti ma talvolta rappresenta un pericolo sottovalutato. Sarà che viene interpretata come l’arte moderna, sarà che le frecce le usano solo gli indiani, sta di fatto che spesso diventa scenario di incidenti, ecco come affrontarle al meglio. Punto primo: rallentiamo in avvicinamento di una rotonda. Anche se ci assomiglia, la rotatoria non è una chicane… e la vecchina senza la freccia è sempre in agguato. Punto secondo: anticipiamo le svolte con le frecce e portiamoci verso l’uscita con il giusto anticipo, solo così saremo a prova di idioti. Punto terzo: attenzione ai mezzi pesanti. Spesso, vuoi per la mole, vuoi per la velocità non riescono ad arrestarsi entro i limiti. In caso di incidente sareste dalla parte della ragione, anche se difficilmente lo riuscireste a raccontare agli amici.

LA CODA Solo a nominarla la parola coda fa venire l’orticaria, è fastidiosa alle poste figuriamoci in strada. Noi sulle due ruote la saltiamo in agilità, spesso troppa, mentre gli automobilisti ci rimangono imbottigliati. I più insofferenti si avventurano in cambi di corsia e dribling degni di Ronaldo il Fenomeno, diventando delle mine vaganti. Se volete superare una coda prestate attenzione ai movimenti sospetti degli pneumatici, diffidate delle colonne ancora in movimento e degli automobilisti che tengono troppa distanza dall’auto che li precede… il cambio di corsia sarà imminente. Anche in questo caso il consiglio è di anticipare i pericoli con lo sguardo, non focalizzando la vista solo sull’auto che ci precede ma guardando una decina di metri più avanti.

L’AUTOSTRADA Anche l’insospettabile autostrada anche se priva di svolte, semafori e rotonde può essere ricca di pericoli. Il nemico numero uno è l’angolo cieco. Per chi non lo sapesse l’angolo cieco è quella parte di visuale che lo specchio retrovisore non riesce a mostrare. Quando sorpassiamo un’auto cerchiamo di renderci visibili rimanendo nel campo visivo dell’automobilista. Altra fase delicata è l’avvicinamento agli svincoli. Anche in questo caso è opportuno spostarsi in anticipo e cercare di prevedere le mosse degli automobilisti in entrata o in uscita.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 31/05/2018
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