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Moto GP:

Vale va in Fiat?


Avatar Redazionale , il 29/01/07

17 anni fa - Tutto pronto per l'accordo

Pare proprio di sì, anzi, più precisamente sarà Fiat ad andare in moto con Rossi. L'accordo ormai è dato per certo, questione di giorni e anche le Yamaha avranno il loro main sponsor, che poco o nulla centra con le moto. Ma la situazione del circus resta preoccupante, e il massimo campionato delle moto rischia un clamoroso autogol. Pubblico in aumento e gare sempre spettacolari non bastano se i soldi scappano.


Sarà così la
Yamaha 2007?
TORNA LA 500 (MA A QUATTRO RUOTE) Alla fine, dopo tanto parlare, pare proprio fatta, dopo un tira e molla che dura dall'ultima gara del 2006 a Valencia, il logo Fiat si dovrebbe accomodare sulla carenatura più ambita, quella della Yamaha ufficiale di Valentino Rossi e naturalmente anche quella del collega Colin Edwards. Un binomio, quello Yamaha-Fiat che suona quanto meno bizzarro. Da quando, infatti, il mondo delle quattro ruote ha bisogno di una moto per farsi pubblicità? Dubbi e incertezze sul messaggio che Fiat intende mandare sarebbe lecito averne tanti. Ma è certo che intanto il marchio torinese si è accaparrato una bella dose di visibilità presso quel pubblico giovane che vuole tornare ad attirare sulle sue vetture. Un bel colpo in vista del lancio di uno dei modelli più attesi, la Cinquecento.

VALE RESTA IN MOTO Scordatevi di vedere Valentino su una Doblò, comunque, il Dottor Rossi (di sicuro il vero obbiettivo di Lapo e soci) resterebbe fuori dall'operazione che interesserebbe solo la moto e nulla di più. Tutti contenti, dunque, Yamaha che scongiura l'eventualità di correre con i colori sociali, e Fiat che continua nella sua operazione simpatia. Ma, è inevitabile, questa operazione può anche scatenare qualche riflessione.


La M1 a Sepang
con carena nera
2007 FUGA DEGLI SPONSOR Non so se avete notato ma l'emorragia degli sponsor dal massimo campionato motociclistico è tale che nemmeno le "magie" del dottor Costa la possono fermare. Con il tabacco sempre più in difficoltà a mostrare i suoi marchi (partita la Camel è rimasta solo la Marlboro che pare mostrerà per metà stagione solo il codice a barre e non il marchio), la fame di soldi del circus iridato si è spostata su altri obbiettivi comunque meno munifici. Secondo le voci, l'accordo con Fiat priverebbe Yamaha di un bel gruzzolo rispetto a quello incassato fino all'anno scorso dallo sponsor tabaccaio. E se anche un top team come quello ufficiale di Iwata, con tanto di pilota 7 volte campione del mondo in squadra si deve, a modo suo, accontentare c'è davvero da pensare.

CONTROSENSO Eppure sembra un controsenso, le gare di moto hanno ottenuto ascolti sempre crescenti e in più di un'occasione, grazie allo spettacolo offerto, hanno consentito alla Moto GP di sorpassare nel gradimento addirittura la Formula Uno. Ma, paradossalmente, proprio al mondo delle quattro ruote la Moto Gp guarda con una certa ambizione.


Un'altra
interpretazione
grafica
VOGLIA DI SOLDI È evidente che il giro miliardario di sponsor che anima la F1 sia considerato dai padroni del motociclismo come un obiettivo da raggiungere. Non è un caso che la Dorna, società spagnola che organizza il campionato, negli ultimi anni abbia fatto di tutto per lanciare la classe Moto GP (e anche per guadagnare il massimo possibile). La massima categoria ha beneficiato di orari privilegiati, dirette televisive e ampio spazio ai protagonisti. Anche a scapito delle categorie cosiddette "minori" (125 e 250), snobbate e costrette talvolta ad affrontare situazioni anche pericolose per non causare slittamenti degli orari di programmazione televisiva, i cui diritti sono pagati profumatamente alla Dorna dalle emittenti.

INVERSIONE DI TENDENZA Con queste premesse la Moto GP pareva destinata a diventare la categoria più esclusiva e ambita, un mondo dove non c'è più spazio per chi non sia un grande costruttore di moto con disponibilità praticamente illimitate di denaro, proprio come accade in F1.

FUGA DAL MONDIALE Almeno queste sono le intenzioni di chi organizza il campionato. In realtà già il 2006 ma soprattutto la stagione che sta per iniziare mostra le avvisaglie di una pericolosa inversione di tendenza. Alcuni marchi che avevano manifestato interesse per questo campionato hanno fatto un passo indietro e soprattutto, anche se pare impossibile, gli sponsor scappano.


MOSSE POLITICHE
Tensioni tra i piloti e le Case costruttrici, tra piloti e gommisti e tra le stesse Case e gli sponsor hanno avuto come effetto principale l'allontanamento dal massimo campionato di qualche pilota di primo piano e, soprattutto, di chi spende montagne di soldi per far sì che questo campionato si possa correre.

L'UOMO PIÙ RICHIESTO L'unico a non avere problemi di sponsor è proprio il pilota di Tavullia, ma solo lui, in persona: chiunque vorrebbe utilizzarlo, perché Valentino è in assoluto il miglior testimonial del momento a livello mondiale. Anche se il mondiale nel 2007 gli è sfuggito per un pelo è un dominatore mediatico assoluto, ed è indubbiamente un vincente. Quindi sponsorizzare un altro pilota significherebbe accollarsi anche il rischio di avere comunque un'immagine di secondo piano o, peggio, perdente, perché farlo allora?

COSTI STELLARI E intanto le moto costano sempre di più, perché le 800 vanno già forte come le 1.000 e usano ancora più elettronica, il circus ha una fame insaziabile di soldi e le richieste sono sempre più esose.

ALTRI DUE ANNI? La seconda considerazione riguarda il pilota: dato per scontato che la Fiat è interessata moltissimo a Rossi come testimonial, il contratto biennale lascia supporre che anche il pilota di Tavullia debba restare in Yamaha altri due anni. Hai capito quanto era avanti Valentino? Lui già anni fa sapeva tutto e adesso si spiega il W.L.F. che porta sempre sulla tuta... ovviamente Viva La Fiat.

Intanto nell'attesa dell' ufficializzazione del contratto c'è anche chi si è già sbizzarrito ad immaginarsi come potrà essere la Yamaha-FIAT. Anzi, ha fatto anche di più appiccicando sulla M1 gli sponsor più disparati con risultati notevoli, a voi quale piace di più?


Pubblicato da Stefano Cordara, 29/01/2007
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