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Tourist Trophy 2012

The King of The Mountain


Avatar Redazionale , il 25/05/12

11 anni fa - Al via domani, 26 maggio, la gara più folle del pianeta.

Partono domani le qualifiche del Tourist Trophy 2012, da calendario la 101esima edizione della storica gara. Oltre 60 km di strade urbane percorse a cannone, con piloti in sella a vere e proprie Superbike

VOGLIO TROVARE UN SENSO Gare come il Tourist Trophy difficilmente riceveranno mai consenso unanime, a partire proprio dalla maggioranza dei motociclisti. Figuriamoci poi se il giudizio è da parte di chi in sella non c’è mai salito, in questo caso il dito puntato è di quelli pesanti: incoscienti, irrispettosi e non curanti della morte. O anche peggio. Prendete 60 km e spicci di asfalto urbano con tanto di paesini, Superbike da oltre 200 cv, 20 metri di quel bel pelo che cresce sullo stomaco, una dose forte di follia e tanta, tantissima manetta. Shakerate energicamente e servite a mente lucida. La ricetta perfetta per disgrazie e tragedie? Forse. Ma qualcuno, sottovoce, potrebbe suggerirla come la bevanda più emozionante nel circus del motociclismo sportivo. E il video che vi mostriamo dovrebbe chiarirlo.

VOLENTI O NOLENTI E’ vero, a ogni riedizione della gara i piloti ci corrono e ci muoiono anche, ma tant’è, il TT ogni anno monetizza sempre più appassionati e sponsor, col risultato che all’orizzonte non si vede una fine. Tanto che, anche per quest’anno, sono stati invitati due VIP d’eccezione: Kevin Schwantz e Randy Mamola, vi dicono niente? Che vi piaccia o meno, dunque, il TT vivrà ancora a lungo, e non solo. Quest’anno infatti il TT vede il ritorno di un mito tutto italiano, rispondente al nome di MV Agusta.

PIZZA E MANDOLINO E’ infatti di qualche tempo fa la notizia secondo cui, quest’anno, MV tornerà a solcare le rumorose strade dell’isle of Man, dopo che, nel 1972, decise di abbandonare la gara maledetta. E non è tutto. Per un ingresso in pompa magna MV parteciperà sia con la sempiterna F4, sia con la neonata F3, entrando a gamba tesa in entrambe le categorie moto. Il promotore di tale avvenimento è tal WPR, acronimo di World Performance Racing, un team proveniente da Chesterfield, nel Derbyshire, che vede nel Marchio MV Agusta una possibilità di far bene al Tourist Trophy 2012. Anzi, benissimo. Da appassionati ci auguriamo riescano nell’impresa, da italiani tifiamo con trombetta e cappellino per MV.

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I SOLITI…NOTI Chi non segue il pazzesco mondo del Tourist Trophy, probabilmente associa il nome Guinness alla più scura delle birre, più che all’osannato campione della famigerata competizione. Di qualunque parrocchia siate, sappiate che i piloti favoriti quest’anno sono i soliti, con il buon John McGuinnes, 17 volte consecutive King of The Mountain, che farà da maglia rosa. Avrà lui infatti l’onore di percorrere la discesa di Bray Hill allo start della prima gara, la Dainese Superbike, che avrà luogo il prossimo 2 giugno. Gli inseguitori non mancano, visti gli 86 piloti presenti al via ma, fra i tanti, due svettano nitidamente. Il primo è Ryan Farquhar che nel 2011, in sella alla Kawasaki KMR, saltò 4 gare su 5 a causa di un infortunio. Il terzo gradino della scala invece vede un Guy Martin più motivato che mai. Probabilmente non è mai esistito un pilota così veloce che ha concretizzato così poco. Assieme alle sue basette e al Tyco Suzuki Team tenterà di riscattarsi in tutti i modi, ne siamo sicuri.

VALIGIA, CHECK-IN E VIA Centouno edizioni per una gara-mito. I motociclisti da aperitivo sceglieranno il pacchetto all-inclusive che comprende tutto, dal volo all'albergo, dall’assistere alle gare agli incontri coi piloti, 8 giorni tutti da vivere per chiunque abbia un minimo di veleno motociclistico nelle vene. I Motociclisti, quelli con la Moto imbullonata al gluteo, hanno già il serbatoio pieno, la borsa pronta con il minimo indispensabile e la mano sulla manetta per affrontare qualche migliaio di chilometri per assistere dal vivo al TT. Perchè è una gara mito, ma anche un viaggio mito, di quelli che lasciano il segno. Di quelli che si raccontano.


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 25/05/2012
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