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Terra Modena episodio III: adesso c'è tutto


Avatar Redazionale , il 25/03/04

20 anni fa -

Presentata alla borsa di Milano la versione definitiva della motard modenese. Motore evolutissimo e tanta ricerca tecnica dietro ad una monocilindrica che punta al titolo mondiale Supermotard classe 450. Proclami a parte, una bella moto che dovrebbe arrivare anche in versione civile.

SU IL SIPARIO A spizzichi e bocconi ma ci siamo arrivati. Prima la notizia, poi il motore, poi i bozzetti e adesso la moto. Il primo esemplare della Terra Modena 450 SX2 si è mostrato poche ore fa alla Borsa di Milano, sotto gli sguardi compiaciuti di tutti i suoi papà. Dario Calzavara e Piero Ferrari in primis. Come sempre accade in questi casi facce sorridenti e propositi bellicosi. La sicurezza di tutti nel presentare questa moto come vincente è quasi sconcertante, soprattutto perché la moto non è ancora stata pesata e il motore finora ha girato solo in modo virtuale, al computer. Nei prossimi giorni comincerà la sperimentazione al banco. C’è da correre, il mondiale Supermoto inizierà il prossimo giugno e i piloti Alexandre Thiebault e Michele Cavetti scalpitano per scendere in pista. Se sono carichi anche loro come i progettisti ne vedremo delle belle.

TANTA TECNOLOGIA

Indubbio comunque che questa monocilindrica sia un concentrato di tecnologia. Del motore abbiamo già parlato (vedi link), ma adesso che la moto è stata svelata nella sua interezza non possiamo che lustrarci gli occhi. Davvero bella ed estremamente curata come si confà alle moto da competizione, la Terra Modena non risparmia su nulla. Telaio in alluminio a culla sdoppiata con cannotto ricavato dal pieno, lunghissimo forcellone scatolato, telaietto reggisella in titanio, cerchi Marchesini forgiati in alluminio (prima volta su una supermotard), tanti particolari dal gustoso sapore artigianale condiscono questa moto.

PARTNER DI PREGIO

E poi ovviamente c’è tanta roba buona a fare da contorno. Marzocchi ci mette la mega forcella rovesciata Shiver con steli da 50 mm, Ohlins l’ammortizzatore, Brembo la pinza radiale, e il discone da treeventi. Anche l’estetica è molto ricercata, bellissimo lo scarico a scomparsa che sbuca dal parafango posteriore con uno stile che fa molto Formula 1, non meno belle le risicate fiancatine.

LA PRIMA CON LA BOCCA

E c’è anche spazio per qualche sorpresa tecnica. La Terra Modena sarà, infatti, la prima Supermotard con presa d’aria dinamica. Ben nascosta sotto il parafango anteriore c’è, infatti, la vorace bocca dell’airbox. Visto che le velocità delle gare di supermotard si stanno alzando in modo netto, questa soluzione potrebbe portare anche a qualche vantaggio.

PRIMA O POI ARRIVA…

Per il resto c’è poco da dire, è una moto specialistica e per questo al momento dedicata solo alle competizioni, anche se è logico che lo staff Terra Modena punta alla commercializzazione di un modello stradale addirittura dotato di un cambio servoassistito o semiautomatico a gestione elettronica che sarebbe attualmente allo studio. Fantascienza. Sarà roba d’elite, comunque, visto che nei progetti dello staff la produzione di quest’anno sarà limitata a 35 unità, che aumenteranno a 155 per il 2005 per arrivare a 305 nel 2006. Numeri d’artigianato che probabilmente renderanno questa Terra Modena esclusiva anche nel prezzo, ovviamente il dato meno importante per chi si innamorerà di questa moto, se e quando la faranno.
Pubblicato da Stefano Cordara, 25/03/2004
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