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Mugen Shinden


Avatar Redazionale , il 07/03/12

12 anni fa - Honda sarà al TT elettrico sotto mentite spoglie.

Honda si butta nell’elettrico Racing? Sembra proprio di sì, ma al momento lo fa “di nascosto” sotto il marchio Mugen. Questa moto correrà il TT niente meno che con John Mc Guinness

AL TT  PER VINCERE Obbiettivo vittoria, come quando, negli anni 60 Honda mise piede per la prima volta al Tourist Trophy, vincendolo. Adesso la nuova sfida è molto più “silenziosa” perché le moto sono elettriche e sfilano a 260 all’ora lasciando dietro di sé solo un sibilo. Honda arriva al TTX GP, il TT delle moto elettriche, ma lo fa sotto mentite spoglie, con una moto che non avrà l’ala sul serbatoio ma i colori della Mugen, factory di parti speciali strettamente legata alla casa di Tokyo. Insomma anche l’elettrico è sempre più una realtà, e se un costruttore del calibro di Honda si muova in questo senso c’è veramente da pensare. Sotto a questa Shinden, infatti, si nasconde proprio la RC-E di cui abbiamo parlato tempo fa.

SOTTO MENTITE SPOGLIE Honda quindi si “traveste” da Mugen e va a sondare il terreno delle moto elettriche sul circuito più probante che c’è il mountain del Tourist Trophy. Se la vedrà con progetti altrettanto avanzati come la Moto Czysz (vittoriosa l’anno scorso con Michael Rutter), con la Mission R (altra creatura Californiana) e con molti altri concorrenti che ormai riempiono la griglia della gara dell’Isola di Man. Per non sbagliare alla Mugen hanno ingaggiato nientemeno che John Mc Guinness, pilota già in orbita Honda, l’uomo più veloce di sempre sul Mountain, capace di viaggiare per un giro a 123,975 miglia all’ora di media (199 orari).

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OBBIETTIVO 100 MIGLIA (DI MEDIA) A parte la vittoria, l’obbiettivo di Mugen (ma anche di tutti gli altri partecipanti) è quello di superare le 100 miglia orarie di media (160 km/h) che per una moto elettrica significa andare davvero fortissimo e toccare punte di 250-260 all’ora. Del resto già l’anno scorso Rutter ci è andato vicino fermando i cronometri sui 22 minuti e 43 secondi arrivando a una media di 99, 604 miglia orarie. Interessante che anche i top rider (sicuramente bene pagati) si cimentino anche con queste moto. Alla fine il punto è: cambiano i motori ma per far andar forte le moto sono sempre gli stessi nomi.


Pubblicato da Andrea Gatti, 07/03/2012
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