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Anteprima:

Suzuki DR 125 SM


Avatar Redazionale , il 28/09/07

16 anni fa - Una supermotard d'accesso

Piatto ricco, mi ci ficco! A Hamamatsu preparano l'assalto alla sempre più popolosa classe 125 con una supermotard semplice ma moderna al tempo stesso. Il suo prezzo resta ancora da definire.

NELLA MISCHIA Il mercato delle 125 si conferma in crescita e all'ombra della grande S non ne vogliono sapere di restare fermi, a guardare i concorrenti spartirsi la torta. L'arma approntata dalla Suzuki per buttarsi nella mischia si chiama DR 125 SM e fa da valletta alle sorelle supersportive GSX-R sotto i riflettori del Mondial di Parigi. La sigla è criptica per i meno esperti ma che dice invece molto a chi mangia quotidianamente pane e moto.

ESEGESI La prima parte, DR, svela che il suo cuore è un monocilindrico a quattro tempi, nella fattispecie un classico motore raffreddato ad aria nobilitato dalla presenza dell'iniezione elettronica e in grado di rientrare nei limiti Euro 3. Abbinato a un cambio a cinque marce, ha una potenza ancora non dichiarata ma di certo inferiore ai 15 cv, che rappresentano la soglia massima per i 125 guidabili da chi ha la sola patente B o dai sedicenni con patente A.

CODICE FISCALE La seconda parte, SM, è invece il codice fiscale diSupermotard, che è il taglio più alla moda tra le fuoristrada non specializzate, scelto per fare breccia nel cuore dei più giovani e non solo. Questa Suzuki segue l'andazzo generale ma svolge il tema motard con unpizzico di originalità che non gusta. Se la ciclistica ha dimensioni compatte, con un interasse di soli 1.340 mm, la carrozzeria ha forme più generose.

COMODA, LA VITA La sella, in particolare, domina la scena promettendo un adeguato comfort anche per il passeggero nella guida tranquilla e la possibilità di avanzare bene nella condotta sportiva, allungandosi fino a metà del serbatoio da 9 litri. Alta 836 mm da terra, non dovrebbe complicare la vita a chi ha un'altezza inferiore la media, complice anche il peso contenuto, di soli 121 kg. Quanto a lunghezza scherza poco anche il silenziatore, mentre più raccolto è il cupolino che ospita una strumentazione composta dal tachimetro e da una manciata di spie. Il telaio è un classico tubolare in acciaio con il motore incastonato a diamante. Le ruote sono entrambe da 17", gommate 100/80 davanti e 130/70 dietro e frenate da una coppia di dischi.


Pubblicato da Paolo Sardi, 28/09/2007
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