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Kawasaki W800


Avatar Redazionale , il 05/10/10

13 anni fa - Operazione nostalgia per la Kawasaki W800

Torna la Kawasaki W800. Ha un'estetica molto british e un motore dal look Anni 60, ma con un'anima moderna e affidabile

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ORFANI DAL 2006 Non è più una novità assoluta, grazie alla solita "fuga" di notizie, ma questa nuova Kawasaki W800 è comunque una bella notizia per tutti gli appassionati di moto rétro che, fino ad ora, hanno potuto soddisfare la loro indole motociclistica con i pochi prodotti europei in commercio, oppure trovandola usata, con una delle rare W650 immatricolate in Italia.

OPERAZIONE NOSTALGIA Già, perché l'operazione nostalgica ha un precedente strettamente legato alla nuova Kawasaki W800, perlomeno dal punto di viste estetico e per ciò che riguarda l'impostazione tecnica generale; il suo nome era, appunto, W650, una moto prodotta dalla fine degli Anni 90 e commercializzata in tutto il mondo. Qui da noi l'ultima serie è stata importata fino al 2006, ma in altri mercati ha continuato a vivere ancora per un paio di stagioni.

PASSATO GLORIOSO La nuova W800 riprende il buono di quel modello e lo rende attuale attraverso un motore profondamente rinnovato e un generale adeguamento agli standard attuali per questo tipo di moto, che fanno del richiamo al passato un vanto da mostrare. Ecco, quindi, perché le forme della W800 richiamano così da vicino le moto inglesi (o, meglio, "una" moto inglese) degli Anni 60, con i fianchi sottili e le grandi ruote a raggi, il serbatoio a goccia sontuosamente verniciato e dotato di fregi e i paraginocchia in gomma.

ORA A INIEZIONE Per essere ancora più vicina al passato, la W800 sfoggia addirittura una pompa della benzina ad alta pressione esterna al serbatoio mentre, rispetto alla W650, l'alimentazione è affidata a una moderna iniezione elettronica con corpi farfallati da 34 mm e iniettori a 12 fori. L'impostazione del motore rimane anch'essa nel solco della tradizione con due cilindri paralleli, mentre un tocco di raffinatezza è dato dalla distribuzione a quattro valvole, con singolo albero a camme in testa azionato da una coppia conica. Rispetto alla 650, però, si è persa la possibilità di accenderla tramite la classica pedivella.

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 MOOD PARTICOLARE La cilindrata è di 773 cc e il cambio è un tradizionale 5 marce, lo scarico ha la doppia marmitta bassa con terminali a bottiglia. Per dare il giusto gusto alla guida, inoltre, il peso del volano è stato ottimizzato, mentre la messa a punto del motore privilegia l'erogazione della coppia, piuttosto che la potenza massima. Anche l'albero motore, a corsa lunga e fasato a 360°, dovrebbe contribuire al particolare mood di questa moto. I dati ufficiali ancora non sono disponibili ma, con un picco di coppia dichiarato a soli 2.000 giri, c'è da attendersi un motore perfetto per l'uso cui è destinata questa 800.

RUOTE GRANDI Un uso certamente non esasperato, per il quale la componentistica utilizzata appare adeguata: a partire dal telaio a doppia culla in tubi d'acciaio, abbinato a ruote a raggi - a 18" dietro e 19" davanti - frenate da un impianto misto, tamburo al posteriore da 160 mm e disco singolo anteriore da 300. Perfettamente in linea alla moto anche le coperture, delle Dunlop TT100GP dal disegno indiscutibilmente vintage.

VINTAGE MA PRATICA Il telaio ha una trave superiore quadrata da 50 mm, mentre saldature e fazzoletti di rinforzo sono ridotti al minimo per ridurre il peso e migliorare l'estetica. Le sospensioni sono tradizionali, con una forcella da 39 dotata di soffietti d'ordinanza e una coppia di ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico. Piccole accortezze, infine, promettono una convivenza felice per chi sceglierà questa kawasaki: le leve di freno e frizione sono entrambe regolabili, il cavalletto centrale è di serie, sotto la sella c'è spazio per un lucchetto ad U e la valvola del pneumatico posteriore è rivolta verso l'esterno del cerchio, per facilitare controlli e gonfiaggio. Che dire: bella e pure pratica.


Pubblicato da Michele Losito, 05/10/2010
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