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Horex VR6 Roadster


Avatar Redazionale , il 16/06/10

13 anni fa - Dalla Germania col compressore. Non c'è solo BMW ad avere un sei cilindri pronto al lancio sul mercato. Proprio nelle vicinanze del quartier generale dell'elica, a Garching, in Baviera, sta nascendo questa Roadster plurifrazionata che porta sul serbatoio

Dalla Germania col compressore. Non c'è solo BMW ad avere un sei cilindri pronto al lancio sul mercato. Proprio nelle vicinanze del quartier generale dell'elica, a Garching, in Baviera, sta nascendo questa Roadster plurifrazionata che porta sul serbatoio un marchio storico.

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QUESTO NOME L'HO GIÀ SENTITO… Il nome Horex ai più non dirà molto, e non andate a spulciare tra le marche di profilattici perché siete totalmente fuoristrada... In realtà è un marchio di quelli storici che ogni tanto vengono ripescati da qualche imprenditore per lanciarsi in una nuova avventura industriale. Un po' com'è avvenuto anche in Italia con la Mondial o più recentemente con l'Ancillotti. Le sue origini sono datate 1923 quando a Bad Homburg la società Rex iniziò la produzione di motociclette con nome Horex (anagramma di Homburg e Rex).

RINASCITA La Horex produsse moto fino al 1960 poi venne acquistata dalla Daimler-Benz e chiusa. Oggi quel marchio è tornato alla luce grazie a Clement Neese che ha creato una nuova società. Interessante la domanda con cui si apre il comunicato stampa: "Il mondo ha davvero bisogno di un nuovo marchio di moto?". Interessante anche la risposta di Neese: "probabilmente no, ma guidare una moto va oltre la semplice necessità di trasporto, sono un motociclista appassionato e da anni non vedevo niente del genere". Sotto sotto, Neese ha ragione, la moto è prima di tutto emozione e l'emozione è irrazionale. Ma è certo che in un momento in cui è più facile chiudere che aprire una fabbrica di moto, lui e i suoi soci hanno avuto un bel coraggio.

VOGLIA DI STUPIRE Torna quindi sul mercato un altro marchio (o meglio tornerà, visto che la Roadster in questione non sarà pronta prima della fine del 2011) e come spesso avviene in questi casi torna con la voglia di stupire. La Horex come linea non è niente di fantascientifico, anzi a dirla tutta non è granché (meglio il lato destro di quello sinistro in ogni caso) ma a catalizzare l'attenzione qui c'è il motore.

UN SEI… Battezzato VR6 (nome che ricorda un po' quello della Golf sei cilindri) questo nuovo motore, nato dalla collaborazione di Horex con l'università di Monaco di Baviera, ha molte caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere. Si tratta di un sei cilindri da 1200 cc montato trasversalmente e fin qui niente di strano visto che questa soluzione è già stata utilizzata nel passato (la moto più famosa è stata la Honda CBX) e ripresa recentemente da BMW che l'ha mostrata sul prototipoConcept Six e la utilizzerà su una nuova Supertouring.

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…GRANDE COME UN QUATTRO La novità è però che per ridurre al massimo l'ingombro (vera spada di damocle di un sei in linea) la Horex ha realizzato una unità a V strettissimo (15°) riducendo così l'interasse tra i cilindri e ottenendo una larghezza (429 mm) paragonabile a quella di un 4 cilindri. Una soluzione anche questa non nuova (prima ad utilizzarla fu la Lancia con la Fulvia e poi anche il gruppo Volkswagen per il sui motori W) ma pochissimo utilizzata nelle moto e che avvicina questo motore a quello della Moto Czysz Superbike americana in odore di MotoGP che però monta un motore 4 cilindri longitudinale.

TRE ALBERI A CAMME L'altra caratteristica comune con la moto americana è la distribuzione che utilizza tre alberi a camme con il centrale che comanda le valvole di scarico dei cilindri posteriori e quelle di aspirazione dei cilindri anteriori. Ovviamente non è finita qui perché a mettere un po' di pepe ci pensa un compressore volumetrico che prende il moto con una cinghia dentata. Cinghia dentata che viene utilizzata anche per la trasmissione finale.

BEI NUMERI Il costruttore promette una erogazione pienissima a tutti i regimi, con una coppia massima superiore ai 150 Nm e una potenza che, secondo le versioni, può passare da 147 a 200 cv a circa 8.000 giri. Detto questo la ciclistica appare molto più convenzionale del motore, con un telaio d'alluminio che nell'andamento ricorda un po' quello della Yamaha MT-01, una forcella rovesciata con steli da ben 50 mm, monobraccio posteriore e freni Brembo. Niente di trascendentale quindi, anche se forse il motore basta e avanza per stupire. La Horex sarà esposta all'Intermot di Colonia il prossimo ottobre, e come già detto arriverà sul mercato alla fine del 2011. Solo allora capiremo se il mondo aveva davvero bisogno di un altro costruttore di motociclette…


Pubblicato da Stefano Cordara, 16/06/2010
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