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BMW Concept Roadster


Avatar Redazionale , il 26/05/14

9 anni fa - Dice come saranno in futuro le roadster BMW

Al concorso d’eleganza di Villa d’Este 2014, che si è tenuto questo week end, tra le tante bellezze ha sfilato anche questa BMW Concept Roadster. Tutta spigoli, rappresenta il futuro delle roadtser di Monaco

NIENTE CLASSICO Non è molto che BMW ha presentato la R NineT, moto che noi di MotorBox abbiamo provato in lungo e in largo. Richiamo forte alle istant classic, la NineT è una naked roadster travestita da cafè racer, genere tanto in voga di questi tempi. Ma nel futuro? Quali saranno gli stili, i filoni che guideranno i design delle moto? Al concorso d’eleganza di Villa d’Este, tenutosi questo weekend, BMW ha voluto darcene un assaggio: si chiama BMW Concept Roadster ed è un anticipo di quelle che saranno nel futuro le naked-roadster con motore boxer.

MINIMAL Non è un segreto che negli anni lo stile minimal, almeno sulle moto sportive, ha cambiato il modo di progettare le moto: pesi e volumi tutti spostati in avanti, codini sempre più affilati, serbatoi sempre più sagomati. La BMW Concept Roadester porta all’estremo questa filosofia. Tutta la struttura posteriore è autoportante, in alluminio, ed è ottenuta da un singolo pezzo, dal look ancora grezzo. La sella è singola, eredità delle corse, mentre il telaio tubolare, costituito da tre tubi saldati a triangolo, ha un particolare colore Sparkling Racing Blue. Degni di nota sono anche il serbatoio, dalla forma scultorea e sviluppata verso l’alto a garantire una posizione di guida raccolta, e il faro a Led anteriore piatto, incastonato nella tabella che fa da cupolino.

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TECNICA Anche la tecnica della BMW Concept Roadster è moderna. Per il motore si è pensato al boxer di ultima generazione (raffreddato ad aria-liquido, per intendersi), che però è stato verniciato di nero e sulle teste presenta vere e proprie saponette. Le prestazioni sono identiche a quelle del motore già a listino: 125 cv a 7.750 giri e 125 Nm, con una cilindrata di 1.170 cc. Lo scarico, invece, è tutto nuovo: del tipo 2 in 1, il terminale spara verso l’alto, molto racing. A livello di ciclistica, oltre al telaio tubolare realizzato ex novo, davanti c’è una forcella a steli rovesciati completamente regolabile, mentre dietro trova posto un forcellone monobraccio con cardano, collegato al telaio per mezzo di un monoammortizzatore.


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 26/05/2014
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