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Malaguti Centro 125ie e 160ie


Avatar Redazionale , il 04/05/07

16 anni fa - Di "vecchio" c'è solo il nome.

La Casa emiliana rispolvera un nome già noto per uno scooter a ruota alta che è invece completamente nuovo. Inediti sono in particolare i due motori, nelle cui tubazioni scorre sangue cinese. Tra i punti di forza ci sono le dimensioni compatte e i prezzi competitivi.

VENGO ANCH'IO Con il settore degli scooter a ruota alta che sta vivendo un momento di gran fermento, la Malaguti non poteva certo stare a guardare e si appresta gettare nella mischia un nuovo modello. E, come ogni tanto accade nelle famiglie all'antica, per il neonato si è scelto un nome già presente nell'albero genealogico della Casa: Centro, che la dice anche lunga sulla sua vocazione cittadina. A San Lazzaro di Savena faranno gli scongiuri sotto il tavolo ma è chiaro che un nome così gliel'abbiano dato pensando anche che non possa fallire l'obiettivo, che è quello di rilanciare le vendite del marchio bolognese. 

ALLA GRIGLIA Atteso sul mercato per la fine di maggio, il Centro ha un design senza troppi grilli per la testa. La linea segue fedele il family feeling tipico Malaguti. Il frontale dominato dalla mascherina nera a listelli di chiaro stampo automobilistico, affiancata da sottili fari appuntiti e da con elementi cromati a fare da contorno. Anche la parte laterale dello scudo è grigliata per placare i bollenti spiriti del radiatore. La coda ha invece un'aria più grintosa, con una modanatura in plastica che divide in due le luci.

 

VAI COL LISCIO La parte centrale è esile, vista la scelta di Malaguti di adottare la pedana piatta. La sua superficie non particolarmente estesa nella zona centrale ma sufficiente, a detta della Casa, a trasportare il classico pacco da 6 bottiglie d'acqua da 1,5 litri. Per le esigenze comuni, invece, ci sono una vano sottosella a misura di casco jet (per un eventuale secondo casco c'è un cavo di fissaggio in metallo), un cassettino nel retroscudo con presa 12V, l'immancabile gancio portaborse e un bel portapacchi già predisposto per il montaggio del bauletto.

 

VITA SNELLA Sotto la scocca si nasconde un telaio monotrave in acciaio. Il cannotto di sterzo è inclinato di 23,3° e regge una forcella con steli da 33 mm. Al posteriore c'è una coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico molla su cinque posizioni. La vita snella di questo scooter non è solo un'impressione. Sulla bilancia il Centro fa fermare l'ago a quota 124 kg, complici anche dimensioni generali piuttosto contenute. L'altezza della sella ammonta a 785 mm, mentre l'interasse è di 1.360 mm, misurato tra due ruote da 16" gommate 100/80 davanti e 120/80 dietro. Quanto ai freni, l'impianto sfruttadue dischi, quello anteriore da 245 mm, quello posteriore da 220.

 

DUE GEMELLI I motori destinati a equipaggiare il Centro sono due, entrambi nuovi, appartenenti allo stesso "ceppo etnico". Nelle loro tubazioni scorre sangue cinese e nel progetto è coinvolta pure l'Università Tongji di Shangai. Le cilindrate disponibili sono 125 e 160 e a fare da denominatore comune ci sono lo schema monocilindrico a quattro tempi, il raffreddamento a liquido e l'iniezione elettronica, oltre, ovviamente, all'omologazione Euro 3. La potenza massima è rispettivamente di 11,8 e 13,7 cv, mentre la coppia massima ammonta a 11,1 e 13,4 Nm.

IL PREZZO E' GIUSTO A pochi giorni dal lancio manca ancora un listino ufficiale ma qualche indicazione sui prezzi si ha già. In Malaguti parlano di meno di 2.600 euro circa per il 125, mentre il 160 dovrebbe costare un centinaio di euro in più, cifre dunque molto competitive. In entrambi i casi la garanzia prevista è di due anni, con un anno di assistenza stradale Aciglobal inclusa. Quattro i colori disponibili (argento, grigio titanio, nero e blu), mentre per quanto riguarda gli accessori ci sono un bauletto da 37 litri, il parabrezza, l'antifurto e il telo coprimoto.


Pubblicato da Paolo Sardi, 04/05/2007
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