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Come funziona l'esame pratico per la patente moto


Avatar di Andrea  Rapelli , il 12/03/13

11 anni fa - Tra le prove è scomparso l'otto

Come funziona l'esame pratico per la patente moto

Da qualche anno, l'esame pratico della patente moto presenta alcune novità: sparito l'otto, in favore dello slalom

SIGNORI SI CAMBIA Spauracchio per qualcuno, scomoda formalità per altri: è l'esame pratico per conseguire la patente per la moto. Che, in occasione dell'entrata in vigore dei nuovi step di legge (AM, A1, A2 e A) si è rinnovato profondamente. Dicendo addio – udite, udite – al famigerato otto tra i birilli. Conservando, invece, la prova stradale, della durata di almeno 25 minuti. Facciamo un po' di ordine.

PRELIMINARI: UN PO' DI TEORIA 

La buona riuscita dell'esame comincia a motore spento: tanto per cominciare, l'aspirante motociclista deve sapere indossare e allacciare nel modo giusto il casco. Poi, gli verrà chiesto di controllare l'efficienza del veicolo, con una domanda a caso su condizione dei pneumatici, freni, sterzo, interruttore d'emergenza, catena di trasmissione, livelli, catarifrangenti, indicatori di direzione e dispositivi di segnalazione acustica. Fatto questo, l'esaminatore può richiedere di mettere e togliere il motociclo dal cavalletto (centrale e laterale) senza l'ausilio del motore, stando in piedi a fianco del veicolo.

EQUILIBRISTI: LO SLALOM 

La prima prova su circuito chiuso, è relativa all'equilibrio. In particolare, si deve percorrere prima un piccolo slalom, poi un semicerchio. I birilli del primo sono posti a 4 metri l'uno dall'altro (patente A1) e 4,5 metri per la A2 e la A. Il secondo ha invece un cono centrale con intorno altri 5 birilli a 3,5 (A1) e 4,5 metri di distanza (A2 e A). Va bene, ma cosa dovete fare? Semplicemente uno slalom e descrivere un cerchio all'interno dei birilli, con un'andatura il più possibile regolare e, naturalmente, senza toccarli o farli cadere o mettere un piede a terra.

RISTRETTO, GRAZIE: IL CORRIDOIO 

Il secondo test è il corridoio stretto, da percorrere ad una velocità di 30 km/h. I birilli sono posti ad una larghezza di 1,10 metri (patente A1) o 1,30 metri (A2 e A).

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SUPERAMI: LA PROVA DELL'OSTACOLO

Ed ecco la novità vera, il superamento ostacolo. La prova si effettua a 50 km/h (una fotocellula rileverà la velocità in entrata) imboccando un lungo corridoio di 60 (A1) o 44 metri (A2 e A). A 15 metri dall'ostacolo si dovrà adeguare la velocità ed evitare i 4 birilli – a destra o sinistra non fa differenza – che simulano l'ingombro sulla strada, senza toccarli né uscire dal rettangolo disegnato sull'asfalto.

INCHIODA! IL TEST DI FRENATA

Se siete passati indenni ai primi 3 esercizi, avrete solo un'ultima prova da fare, prima del percorso stradale, naturalmente: il test di frenata. Dopo 60 metri di lancio (o 44 per patente A2 e A) ci si deve fermare con la ruota anteriore all'interno di un quadrato di 1 metro per lato. Perché sia valida, infine, la prova deve essere ripetuta due volte ad almeno 50 km/h.

FATTA LA LEGGE...

Al momento, le prove da 50 km/h vengono effettuate a non più di 30 km/h. Questo perché il Ministero dei Trasporti richiede adeguati spazi di fuga che non tutte le Motorizzazioni italiane possiedono. In attesa di adeguamenti, quindi, tutti a 30 km/h. Anche se molte strutture avrebbero già la possibilità di effettuare prove a velocità maggiori.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 12/03/2013
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