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Analisi

Cresce la mobilità su due ruote in Italia


Avatar di Danilo Chissalé , il 25/01/18

6 anni fa - Lo studio ANCMA rileva la crescità della mobilità a due ruote in Italia

ANCMA: cresce la mobilità su due ruote nelle città Italiane

Presentato l’Osservatorio Nazionale Focus 2R, che fotografa la mobilità dedicata a biciclette e moto nelle città italiane

SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ’ Come cambia la mobilità cittadina sulle due ruote. Di questo si è parlato oggi a Milano presso la sede dell’Anci alla presentazione del secondo report dell’Osservatorio Focus2R – Osservatorio Nazionale Infrastrutture, Sicurezza e Mobilità per le 2 Ruote, una fotografia completa e aggiornata delle politiche dedicate alle due ruote dai Comuni italiani capoluogo di provincia. L’indagine mostra un sensibile aumento dell’attenzione verso la mobilità a due ruote, con relativo aumento della sicurezza (piste ciclabili, guard rail specifici, zone a traffico limitato) e della sostenibilità.

IO CENTRO Un dato interessante arriva dall’analisi sugli accessi nelle ZTL, il 74% dei comuni interpellati consente l’accesso all’interno delle Zone a Traffico Limitato di ciclomotori e motocicli. È significativo che in una città su 10 l’accesso al centro storico sia consentito ai soli veicoli con motorizzazione elettrica, dando un input forte verso la scelta della propulsione elettrica in favore di quella tradizionale.

PREFERENZIALI SI O NO? La circolazione di ciclomotori e motocicli nelle corsie riservate ai mezzi pubblici rimane vietato nella maggioranza delle città, ma la percentuale dei comuni che ne autorizzano l’accesso sale – rispetto alla scorsa rilevazione – dall’8% al 12%. Il problema, come sottolineato negli interventi degli assessori alla mobilità di Milano e Genova, risiede nell’alto tasso di incidenti che avvengono nelle suddette corsie, generando intralcio al servizio pubblico, oltre ad essere poco sicure sia per i motociclisti che per gli autisti dei mezzi del pubblico trasporto.

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PARCHEGGI La situazione parcheggio per moto e scooter rimane molto delicata, circa la metà delle città (56%) offrono una disponibilità di stalli dedicati alle due ruote motorizzate inferiore al 5%; l’80% dei comuni che hanno risposto al questionario hanno una disponibilità di parcheggi dedicati non superiore al 20%. Ancora peggiore, se possibile, la situazione delle biciclette: il 50% dei Comuni dichiara di non avere nessuno stallo dedicato ai velocipedi o, comunque, in percentuale inferiore all’1% del totale.

FUTURO ELETTRIZZANTE La mobilità elettrica rappresenta la più credibile e sostenibile alternativa a quella tradizionale, il 41% delle città interpellate dichiara di avere installato una rete di ricarica per motocicli o scooter, con una media di 30 colonnine di ricarica pubblica per comune, ma punte che superano le 100 unità nei comuni più grandi o più sensibili. Il 38% delle città ha installato reti per la ricarica di e-bike, benché in questo caso la presenza di colonnine sul territorio sia molto più disomogenea.

STRADE PIÙ SICURE Anche se la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa, sensibili passi avanti sono in corso nel campo della sicurezza degli utenti della strada che scelgono le due ruote. Poco più della metà dei comuni risponde alla domanda sui guard-rail dotati di protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti: il 19% dichiara di averli installati e un altro 22% di volerli ampliare o utilizzare in futuro per la prima volta. Un altro grosso pericolo per i motociclisti è rappresentato dalla segnaletica orizzontale (strisce pedonali, segnaletica stradale a pavimento) spesso causa di cadute in caso di maltempo. La risposta delle istituzioni in questo caso è pronta e massiccia, circa l’85% dei comuni dichiara un diffuso l’uso di vernici non sdrucciolevoli in caso di pioggia per le realizzazioni di strisce pedonali e altri segnali sulla superficie stradale.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 25/01/2018
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