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Honda RN 01


Avatar Redazionale , il 21/11/04

19 anni fa - La bici con la moto dentro.

La Honda si cimenta in un mondo tutto nuovo per lei, quello della "discesa libera". E lo fa alla sua maniera, scomodando addirittura la HRC e sorprendendo tutti con la ricerca tecnologica forsennata e soluzioni alternative. Vedremo se il tempo e le gare le daranno ragione. Qualche risultato si è già visto.


SUPER-BIKE Non è una moto, chiariamo subito ogni equivoco, ma una mountain bike speciale firmata Honda con cui strappare il tempo nelle gare di Downhill (letteralmente, giù dalla collina), sorta di campionato Superbike per bici che si tiene su piste tipo motorcross, con buche, radici, fossi da guadare e salti. Uno sport di velocità dove l'importante è tenere il "gas aperto" anche se qui si pedala, e di brutto. La Honda, che nel 2003 si è cimentata per la prima volta nella dura sfida del Downhill (per giunta vincitrice alla sua prima apparizione) ovviamente lo fa alla sua maniera: con una bici che solo a guardarla profuma di motomondiale.


TANTA MOTO La Honda RN01 usata nel campionato di Downhill dal Team G-Cross è infatti un condensato di tecnologia da MotoGP al servizio delle gambe. Un vero e proprio prototipo a pedali, con telaio doppia trave in alluminio con culla inferiore, forcellone in alluminio, sospensioni Showa pluriregolabili, freni "margheritati" idraulici con pompe radiali, registro tendicatena, telaietto reggisella. Tutto sulla RN01 parla di moto, anche se il motore qui non c'è. Non a caso, dietro c'è lo zampino della Honda HRC, la stessa HRC che "firma" gli sviluppi delle moto da competizione della Casa dell'ala dorata.


CAMBIATA IN VOLO

Una bici che sa tanto di "laboratorio" (quindi non in vendita) soprattutto per quanto riguarda il cambio, realizzato non con il classico sistema a pignoni e corone in bella vista come lo conosciamo tutti, ma a ingranaggi, nascosto nella scatola nera in carbonio in mezzo al telaio. Un cambio progettato esclusivamente per le gare di discesa e di cui - ovviamente - non si sa quasi nulla, anche se si ipotizza che il funzionamento sia vicino a quello di un cambio a variazione continua (il CVT degli scooter Honda?).


PRO Il cambio a ingranaggi su una bici non è proprio una novità, esiste già da anni, ma non è mai stato utilizzato in ambito sportivo, perché considerato più problematico rispetto al cambio classico. Senza entrare troppo nel merito, sembra però che il cambio a ingranaggi abbia il vantaggio di poter "cambiare" anche durante i salti senza dover per forza pedalare. Così come il pregio di evitare la manutenzione da sporco e il rischio di rompere il deragliatore in caso di caduta o di "sassata".


E CONTRO Di certo ci saranno anche dei "contro" come quello della - probabile - minore efficienza (leggi maggiore attrito tra gli ingranaggi, quindi maggiore dispersione di energia non trasformata in "cavalli umani") rispetto a un cambio "classico". Il fatto che si sia scomodata direttamente la HRC fa pensare però che, probabilmente, anche questi handicap siano stati risolti. Staremo a vedere.

LA SCHEDA TECNICA
Lunghezza max: 1795 mm
Larghezza max: 695 mm
Altezza max: 1068 mm
Interasse: 1155 mm
Altezza da terra: 294 mm
Peso: oltre 17 kg
Trasmissione: 7 velocità
Telaio: doppia trave con culla inferiore
Pneumatico anteriore: 26 X 2.5
Pneumatico Posteriore: 26 X 2.5
Sospensione anteriore: forcella telescopica Showa regolabile
Sospensione posteriore: monoammortizzatore Showa


Pubblicato da Alfredo Verdicchio, 21/11/2004
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