Biaggi e l'Aprilia sferrano un colpo pesantissimo agli avversari cogliendo una storica doppietta tutta italiana. Solo Haslam impegna Max a fondo meritandosi il primato in campionato. Profondo rosso per la Ducati, tenuta a galla dal Team Althea.
LIVELLO ALTISSIMO Partito Spies, si temeva di vivere un po' un senso di vuoto; invece il livello si è alzato ulteriormente. Lo spostamento di alcune pedine (vedi Haslam in Suzuki e Checa in Ducati) hanno dato una bella rimescolata e il risultato è che in quattro manche abbiamo visto tre vincitori differenti. Questo 28 marzo però è una giornata che in Aprilia non dimenticheranno facilmente, la prima doppietta in Superbike è arrivata pulita, netta, con tutti i migliori in pista. Niente da dire.
V4 IMBATTIBILE Se a Portimao è stato battuto da qualcuno, quel qualcuno è stato… il motore dell'Aprilia. L'imbarazzante superiorità meccanica del V4 italiano nulla toglie alla prestazione di Biaggi, anche se è un dato di fatto che il romano poteva permettersi di prendere qualche rischio in meno nel guidato visto che passava gli avversari sul dritto come niente fosse (12 km/h di differenza con Haslam in gara 2). Merito dell'ingegner Dall'Igna e al suo staff, quindi, che sono riusciti a creare un mostro.
DUCATI CHE SUCCEDE? Un bandolo che invece la Ducati Xerox pare aver perso del tutto: due piloti fuori alla prima superpole e scelte strategiche sbagliate (come quella di non montare la gomma da tempo a Haga) hanno portato ad una gara assolutamente opaca. La mancanza di feeling con l'anteriore e l'assetto non perfetto suonano un po' come una scusa per gli alfieri del team Xerox perché le altre Ducati a Portimao sono andate forte. Fabrizio, in effetti, è stato veloce in qualifica ma la caduta in superpole lo ha evidentemente condizionato.
PRIVATO DI LUSSO Così a tener alto l'onore di Borgo Panigale pensa il Team Althea che ha in uno strepitoso Carlos Checa, la sua punta di diamante. Perché strepitoso? Perché con una moto semi-clienti (in evidente crisi velocistica rispetto alle factory che aveva davanti) è riuscito a restare aggrappato al gruppo di testa. Non sembra un fuoco di paglia, la sua costanza è premiata con un bel terzo posto in campionato.
BMW PASSIN PASSINO Se l'Aprilia è avanzata a passi da gigante, la BMW fa passi più piccoli, ma progredisce anche lei. La moto appare decisamente migliorata, va forte in qualifica e Corser è ormai abbonato alle prime posizioni nei primi giri. Poi la S1000RR mangia le gomme e le posizioni scendono. Ma l'impressione è che la cura Tardozzi stia iniziando a dare i suoi frutti e che non ci sarà da attendere molto per vedere anche una S1000RR a dare battaglia davanti. Come se davanti non fossero già abbastanza…
ESORDIO VINCENTE In BMW si potranno consolare con l'esordio vittorioso nella coppa del Mondo Stock. Ayrton Badovini l'ha portata subito sul gradino più alto del podio confermando che la moto di serie è incredibilmente competitiva e che le Superbike sono davvero un'altra cosa. Complimenti anche a Michele Pirro per la prima volta sul podio del Mondiale Supersport in una gara combattutissima vinta dal suo compagno di squadra Sofuoglu davanti a Lascorz.