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Moto GP:

Gran Premio di Malesia


Avatar Redazionale , il 19/10/08

15 anni fa - Vale e nove, Simoncelli campione

Valentino suona la sua nona sinfonia, ma stavolta la copertina e i complimenti vanno a Super sic, Campione del Mondo 250, secondo italiano a conquistare il titolo quest'anno. Protagonista anche Dovizioso finalmente a podio.


DUE ITALIANI IN CIMA AL MONDO
Un altro successo strepitoso, un'altra dimostrazione di forza incredibile. Ma, per una volta, la nona vittoria stagionale di Valentino Rossi passa in secondo piano, perché il GP della Malesia 2008 passerà alla storia soprattutto per il titolo mondiale conquistato da Marco Simoncelli in 250. Capelli alla Jimi Hendrix, animo sensibile, talento naturale, Marco ha rischiato di naufragare per la mancanza di risultati e soltanto un anno fa, di questi tempi, era tutt'altro che sicuro di avere una moto per il 2008.

BUONA LA SECONDA Fortunatamente, la Gilera gli ha concesso un'altra possibilità e SuperSic è esploso come nessuno avrebbe sperato, nemmeno il suo grande amico Valentino. "Sinceramente, quest'inverno non avrei scommesso che avrebbe conquistato il mondiale: non ricordo nessun altro pilota che abbia fatto un miglioramento così grande da una stagione all'altra" dice Rossi, in un'analisi condivisa dalla maggioranza degli addetti ai lavori.


UNA SQUADRA PERFETTA
Soltanto lui, Simoncelli, non ha mai smesso di crederci, così come papà Paolo, che da quando era piccolo lo segue sulle piste di tutto il mondo. Per trasformarsi da brutto anatroccolo in principe azzurro, si sono dovuti incastrare una serie di fattori, primo fra tutti quello di una squadra che ha creduto nelle potenzialità del giovane (21 anni) campione romagnolo. Merito soprattutto di Aligi Deganello, un tecnico che ha sempre fatto andare forte tutte le moto sulle quali ha lavorato, non ha avuto paura di uscire dalle canoniche regolazioni ciclistiche volute dall'Aprilia e che ha capito come dialogare e interfacciarsi con il suo pilota.

DUE ZERI NON BASTANO Il resto ce l'ha messo Marco, allenandosi come non aveva mai fatto in passato, credendo sempre di più nelle sue possibilità e non perdendosi d'animo nemmeno dopo i due "zeri" raccolti nelle prime due gare, uno in Qatar per colpe proprie (anche se con la scusante di essere stato innervosito da un problema tecnico) e uno in Spagna per colpe altrui (a Jerez Bautista ruppe il motore cadendo proprio davanti a Simoncelli che non poté in nessun modo evitare la caduta).


PROTAGONISTA
Anzi, proprio nel secondo GP dell'anno, Marco ha capito di poter essere protagonista, nonostante una moto kit (LE) inevitabilmente inferiore alle Aprilia ufficiali (RSA). Così, dopo non averla mai nemmeno sfiorata per due anni, al Mugello, alla sesta gara, è arrivata la prima vittoria, seppure macchiata da una irregolarità ai danni di Hector Barbera commessa in rettilineo. Quel successo, subito replicato, questa volta senza nulla da eccepire, la settimana successiva a Barcellona, ha aperto la strada verso una stagione che può tranquillamente essere definita trionfale, perché di altissimo livello, come conferma il cronometro: in tutte le piste (o quasi) è stato battuto il primato della pista e il tempo totale abbassato di parecchi secondi, nonostante nel 2007 a vincere fosse un certo Jorge Lorenzo.


13 VOLTE IN PRIMA FILA In 15 GP
(a Indianapolis non si è corso a causa di un nubifragio), Simoncelli ha conquistato 13 volte la prima fila (le ultime 12 consecutive), sei pole position, cinque vittorie e undici podi, per un totale di 256 punti, con un solo errore in gara, quello in Qatar al debutto. Come velocità pura, soltanto Alvaro Bautista è stato al suo livello, ma lo spagnolo ha pagato un inizio di stagione disastroso, ma nel 2009, in una 250 che purtroppo rischia di avere pochi partenti per l'innalzamento dei costi e il ritiro della KTM, la sfida Simoncelli-Bautista si annuncia assolutamente spettacolare.


MOTO GP: E CHI LO FERMA PIÙ
Tornando alla MotoGP, il GP della Malesia ha confermato, per l'ennesima volta, che Rossi è in forma strepitosa e nel corpo a corpo Daniel Pedrosa ha ancora molto da imparare. Ma lo spagnolo ha comunque disputato un'ottima gara, battuto solamente da un pilota che, in questo momento, è di un altro pianeta. Dani, non dimentichiamolo è solo alla quarta gara con le Bridgestone, con le quali è già stato capace di conquistare la pole (Rossi ci è riuscito dopo sei gare) e di stare comunque al comando per parecchi giri.


GRANDISSIMO DOVI
Nel 2009, sarà sicuramente un avversario tosto, ma dovrà stare molto attento ad Andrea Dovizioso, suo nuovo compagno di squadra. A Sepang, Andrea ha vinto il GP delle staccate con Nicky Hayden, nonostante uno svantaggio tecnico davvero evidente. Il Dovi è quinto in classifica a soli 21 punti da Lorenzo, considerato da tutti un vero e proprio fenomeno. E' vero che lo spagnolo ha vinto una gara ed è salito sei volte sul podio, ma non ci si può dimenticare che guida la miglior moto della categoria. Insomma, se Jorge è un fenomeno, Andrea non è tanto da meno...

20 GOMME PER WEEK END Per finire, il monogomma. Per il 2009, i piloti avranno a disposizione 20 pneumatici per ogni fine settimana e un numero ancora da definire, attorno ai 150, per tutti i test, ma ancora non è stato specificato come verranno scelti. I piloti dicono che sono un po' pochi, la Bridgestone risponde che sono sufficienti ma che, nel caso effettivamente non bastassero, sono pronti a intervenire. A Valencia, dove settimana prossima si chiude la lunghissima stagione, si saprà qualcosa di più.


Pubblicato da Giovanni Zamagni, 19/10/2008
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