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MotoGP 2009:

Gran Premio del Giappone


Avatar Redazionale , il 25/04/09

14 anni fa - Lorenzo più forte di tutti nel GP dell'incertezza. Grazie al meteo bizzarro torna un po' di spettacolo e tornano protagonisti anche altri piloti oltre ai "soliti due", meno brillanti del solito.

Lorenzo più forte di tutti nel GP dell'incertezza. Grazie al meteo bizzarro torna un po' di spettacolo e tornano protagonisti anche altri piloti oltre ai "soliti due", meno brillanti del solito.


IL METEO AIUTA Toh, stai a vedere che, prova che ti riprova, la MotoGP ha trovato la formula per risparmiare sui costi, far girare meno le moto e, al tempo stesso, far tornare lo spettacolo. Fai un calendario assurdo (in Qatar nel mese in cui si concentrano le uniche piogge, in Giappone nel mese in cui piove sempre), mettici un po' di pioggia torrenziale, così annulli un po' di prove ed il gioco è fatto. Pare proprio che Ezpeleta quest'anno non ne azzecchi una come Pippo.

NON SOLO SATELLITE Calendario sbagliato (i piloti non erano favorevoli a venire in Giappone adesso, perché si sa che piove, ma ovviamente non li ascolta nessuno), regole sbagliate, così la sacra MotoGP, che vive solo per la dea televisione, ha "ciccato" una seconda volta l'appuntamento con il satellite. Prove annullate, seconda diretta saltata. Un segnale che vuol far capire alla Dorna che lassù, oltre al satellite, c'è qualcos'altro che non puoi gestire.


MENO PROVE PIÙ INCERTEZZA Alla fine, Carmelino cade sempre in piedi perché proprio la pioggia torrenziale che ha cancellato il turno di prove ha di fatto reso la gara del Giappone incerta ed ha aumentato in parte lo spettacolo. Privi del tutto di riferimenti (venerdì faceva un freddo cane, sabato pioveva, per la gara c'erano sole e caldo) i piloti sono entrati in pista con set up fatti "alla buona". Un po' come noi, comuni mortali, che andiamo a girare o a correre ogni domenica e non abbiamo telemetrie, computer, gps.

ASSETTO ALLA BUONA Due "pompate" alla forcella una al mono, qualche click e dentro a dare il meglio che si può. Sto ovviamente esagerando, ma a mio parere il Gran Premio di Motegi è stato l'esempio lampante che quando i "set up elettronici" contano un po' meno le cose in pista si fanno molto più interessanti. Moto che si "muovono", sorpassi, piloti vicini (almeno per gran parte della gara) persino una mezza derapata in accelerazione!! Interessanti per noi che vediamo, ovviamente, perché Rossi e Stoner, i soliti protagonisti annunciati, non credo si siano divertiti molto a prendere paga. Però ci sono anche gli altri, no?


COME SARÀ? Come definire la gara di Motegi? Una anomalia, o lo specchio più realistico di quello che succederà da qui in avanti? Le prime due gare sono state troppo anomale per stabilire che piega prenderà il Campionato però già qui in Giappone i protagonisti che si annunciavano all'inizio della stagione ci sono tutti.

LORENZO PERFETTO A parte "i soliti due", ci sono anche gli altri: c'è "Lazzaro Pedrosa" fisicamente conciato in Qatar e apparentemente resuscitato a Motegi; c'è Dovizioso, sebbene da lui mi aspettassi un terzo posto e non un quinto; e c'è Lorenzo, che ha fatto una grande gara. Merito suo e del team, che ha insistito il venerdì a provare le gomme dure sebbene facesse freddo e non ci fosse grip, al contrario degli altri che hanno girato con le morbide. Così oggi era messo meglio, si vedeva ad occhio che la sua era la moto più a posto (il giro veloce alla quindicesima tornata parla da solo), che si muoveva meno in accelerazione rispetto alla Yamaha di Valentino e che era anche più stabile in frenata.


RICETTA SBAGLIATA Il "dottore" stavolta ha sbagliato la ricetta: non ci sono state magie dopo il warmup, qualche errorino di guida, una moto che non aveva il grip necessario soprattutto nella parte centrale della gara quando c'era tenere il passo di Lorenzo che tentava la fuga. Valentino questo secondo posto lo ha conquistato di orgoglio, perché va bene prendere paga dal compagno di squadra (già questo non lo renderà certamente felice) ma a farsi passare in staccata da Pedrosa (il Pedrosa di adesso in particolare) proprio non ci sta! Infatti, appena Dani ha messo il muso davanti Valentino si è come svegliato di colpo riprendendo a girare forte, troppo tardi però.

STONER IN OMBRA Dal canto suo Stoner ha fatto anche peggio. La pista non gli piace, l'abbiamo capito, e la sua moto non era per niente a posto, soprattutto in frenata con il pieno (evidenti i gesti che faceva al suo rientro ai box mentre parlava con i tecnici) per questo Casey ha guidato sulle uova nei primi giri perdendo tempo prezioso, salvo poi rifarsi nella parte finale, girando fortissimo e andando a prendere Dovizioso partito bene ma poi in crisi. Stoner ha salvato comunque il salvabile e ha preso punti preziosi.

CLASSIFICA CORTA Comunque, il risultato delle prime due gare è una classifica corta, che vede Lorenzo in testa e i primi tre in soli tre punti. Proprio questo è il punto, se durante l'anno saranno 3 o 4 i piloti capaci di vincere un gran premio, ogni punticino rubato agli avversari sarà importante e il Campionato diventerà molto, molto interessante.

MELANDRI 10 E LODE Tra gli altri va dato 10 e lode a Melandri, ottimo sesto con la sua Hayate/Kawasaki; un altro 10 a Kallio, ancora una volta migliore pilota Ducati dopo Stoner, mentre non si capisce cosa stia succedendo alla Suzuki che tutti attendevano protagonista con Capirossi e che invece è finita dietro il settimo posto che accontentava Loris lo scorso anno. Nel 2009 non gli basta più.

"SIC" CHE SFIGA, IANNONE CHE BRAVO! Il premio calimero va invece ad Hayden che si è toccato con Takahashi ed ha preso un'altra bella botta. Ma soprattutto va a Simoncelli, che in 250 era davanti a tutti nonostante il polso malconcio: per colpa dell'urto fortuito di un cerchio con un cordolo ha terminato in anticipo con una gomma afflosciata. Premio "parola d'ordine: osare" ad Andrea Iannone, partito con le slick quando la pista era ancora bagnatissima e capace di una rimonta impressionante. Per Andrea è la seconda vittoria e stavolta i giri, quelli della 125, li hanno fatti tutti…


Pubblicato da Stefano Cordara, 25/04/2009
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