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Anteprima:

Duss Motard


Avatar Redazionale , il 24/10/04

19 anni fa - La vera ultramotard arriva dalla Svizzera

Altro che KTM, altro che Aprilia, altro che Ducati. La vera ultra-motard arriva dalla confederazione elvetica, come il cioccolato, come gli Swatch, come la mucca della Milka. Si chiama Duss ed è stata creata da tre fratelli alla ricerca del mezzo più divertente del mondo, non l'hanno trovato, hanno deciso di farselo da soli.


CHOCOBIKE

Il cioccolato può avere effetti collaterali, può far vedere le mucche viola, oppure può far venire in mente di costruire delle moto un po' fuori di testa. Non è certo un caso che Franco Sbarro, eccentrico carrozziere e inventore della ruota senza mozzo arrivi proprio da queste parti. Si vede che, cioccolato a parte, l'aria buona favorisce la creatività. Contagiati dalla "fantasia elvetica" anche i fratelli Duss (precisamente due fratelli e una sorella) che, stufi di vedere in giro le solite motard, hanno pensato bene di metterne assieme una tutta loro, forse lasciandosi prendere la mano.


MOTORE MONSTRE

A partire dal motore un V2 da 1050 cc capace di 125 cavalli. Una mostruosità, se si pensa che è piazzato su una libellula da 135 kg. La moto è l'elogio all'essenzialità, il motore la fa da padrone, il telaio è ridotto all'osso (in pratica solo una leggerissima struttura formata da due piastre di alluminio che sovrasta il bicilindrico), e posteriormente spicca un fantastico forcellone monobraccio, bello da fare invidia alle sculture, che muove un monoammortizzatore senza leveraggi progressivi.

SERVIZI SEGRETI

Abbiamo indagato, ma gli svizzerotti sono un po' ermetici riguardo la loro creatura, ovviamente non vogliono far trapelare troppe notizie visto che si tratta ancora di un prototipo. Tutto quello che siamo riusciti a strappare è che il motore ha l'alimentazione ad iniezione elettronica, e la distribuzione a quattro valvole per cilindro come del resto era facile da intuire.


CINGHIA CHE PASSIONE

Bellissima la distribuzione a cinghie dentate "scoperte" (che curiosamente stanno una per parte, quella del cilindro posteriore a destra, quella del cilindro anteriore e sinistra), e proprio la cinghia pare essere una vera fissazione dei fratelli Duss, visto che l'hanno utilizzata anche per ottenere una pulitissima trasmissione finale. Va apprezzato il miracolo di miniaturizzazione fatto per il bicilindrico annunciato con una larghezza di soli 300 mm, cambio compreso, che è un tradizionale a 6 rapporti ma di una compattezza incredibile.


PRIMI PASSI

Non meno compatto l'impianto di scarico con i collettori dall'andamento molto contorto che sbucano in due silenziatori molto attillati nascosti sotto il codone. Il progetto è solo agli inizi, (mancano ancora le pedane e non è dato di sapere dove passerà il collettore anteriore) ma a quanto pare procede a grandi passi, visto che i fratelli Duss sono pronti a giurare che la moto muoverà le ruote a fine anno, e dopo 3000 km di collaudi sarà pronta per essere realizzata in un piccola serie da vendere, manco a dirlo, a prezzo da amatore: 29.000 euro circa.
Pubblicato da Stefano Cordara, 24/10/2004
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