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Anteprima:

Derbi Mulhacén Café


Avatar Redazionale , il 21/11/06

17 anni fa - Da Scrambler a naked il passo è breve

Meno polvere e più asfalto per la Mulhacén che, nella nuova versione Cafè, va all'attacco del settore naked mostrando le unghie. Esposti anche due prototipi degni del miglior customizzatore.


OPERAZIONE CAFÈ
Che dalla base della Mulachén sarebbero nate altre moto era chiaro fin dal 2004 da quando Derbi presentò il prototipo della Cafè, versione stradale della scrambler iberica. A due anni di distanza, la Cafè è pronta per arrivare sul mercato e si presenta più aggressiva che mai. L'operazione strada ha fatto un gran bene al look della Mulachén, che in questa versione si presenta davvero molto aggressiva, grazie anche alla colorazione "all black".

VERA NAKED La base è quella della Mulhacén che già conosciamo, con il telaio in tubi d'acciaio, lo scenografico forcellone d'alluminio e la particolare soluzione del monoammortizzatore laterale con leveraggi progressivi (l'unico sul mercato con questa soluzione). Anche la Café si distingue per la dotazione di gran qualità che già avevamo apprezzato sulla scrambler.


MODAIOLA
In più, forcella a steli rovesciati e cerchi in lega da 17 pollici e pinza Brembo radiale trasformano la Derbi da paciosa scrambler a naked aggressiva ed è chiaro che la Mulachén Café abbia intenzione di dare fastidio all'altra monocilindrica modaiola attualmente sul mercato, la Yamaha MT-03, con cui la Derbi condivide tra l'altro il motore da 659 cc omologato Euro 3.

MEGLIO PER DUE Sulla Café Derbi ha anche rivisto la conformazione della sella, più adatta al trasporto del passeggero, che ora può giovarsi anche di un comodo appiglio.

Derbi dunque ci crede e anzi, spinge sull'acceleratore della fantasia per dimostrare come la Mulachèn si presti ad essere personalizzata.


PROTOTIPI
A dimostrarlo i due prototipi esposti a Milano a fianco della nuova Café. La Hot Bob è l'interpretazione più estrema della Mulhacén, tutta fiamme e cromature, mentre la X-Vision si lancia nella tecnologia con una dotazione degna di una produzione televisiva, quattro microcamere inquadrano in quattro direzioni consentendo di filmare e registrare le proprie gesta sulla moto, per poi poterle addirittura montare sul PC. Sarà questo il futuro? Staremo a vedere.


Pubblicato da Stefano Cordara, 21/11/2006
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