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Derbi GP1 125/250


Avatar Redazionale , il 21/11/05

18 anni fa - Lo sportivo di Derbi cresce di cilindrata

Cresce la famiglia degli scooter "estremi" di casa Derbi, al GP1 50, fanno seguito, come promesso il 125 e 250. Sempre sportivi ma con maggiore attenzione alla comodità.


UNA PROMESSA È UNA PROMESSA

Quando dicono una cosa, state certi che la fanno. In Derbi sono abituati a mantenere promesse e scadenze. Così, puntualmente, ad un anno esatto dalla presentazione del GP1 125 arrivano i fratelli maggiori. In pratica la risposta di Derbi al nuovo Runner 180, una partita che il gruppo Piaggio gioca tutta in casa, visto che non ci sono altri competitor ugualmente sportivi sul mercato. Il GP1 della serie grossa ha la stessa faccia da sportivo del cinquantino ma, pur mantenendo il telaio di alluminio, deve abbandonare la soluzione del motore fisso nel telaio a causa dei maggiori ingombri del motore.

EPPUR SI MUOVE

Così i GP1 125 e 250 sono scooter, se vogliamo, un po' più tradizionali rispetto al piccolino (che ci aveva impressionato per la sua guidabilità davvero vicina a quella di una moto). I progettisti Derbi, tuttavia, sono pronti a giurare che la guida non sarà poi molto diversa e di aver trovato un buon sistema per creare un insieme estremamente rigido e minimizzare le inerzie del motore.

MOLLA IN MEZZO

Per il momento si nota la disposizione centrale dell'ammortizzatore posteriore, soluzione inusuale per gli scooter. Per adattarli ad un utilizzo più vario e più adatto ad un pubblico adulto gli scooter hanno abitabilità maggiore, una maggiore autonomia e sono stati dotati di parabrezza.

SUPERSPORT

Certo la faccia cattiva non manca e se da una parte i GP1 mostrano un occhio di riguardo per pilota e passeggero, dall'altra la sportività è ai massimi livelli. Resta il corposo tunnel centrale che impone la salita a scavalco come sulle moto e si vedono spuntare nientemeno che le pinze radiali (doppio disco da 245 mm sul duemmezzo). Cerchi da 14 con pneumatici generosi (120/70 anteriore e 140/70 al posteriore). Entrambi i motori sono a carburatore e omologati Euro2.
Pubblicato da Stefano Cordara, 21/11/2005
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