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Anteprima:

KTM 990 Supermoto T


Avatar Redazionale , il 04/11/08

15 anni fa - La maximotard diventa globetrotter

Sotto i riflettori dell'Eicma sfila una nuova versione della maximotard austriaca. Lo scopo è provare a fare andare d'accordo due concetti apparentemente antitetici: divertimento e comfort nei lunghi viaggi.


NO LIMITS
Protezione aerodinamica, comfort di marcia e capacità di carico: sono questi, storicamente, i cronici punti debili delle motard più specialistiche. Nate per regalare un sorriso a 32 denti nei tratti guidati, alzano di solito bandiera bianca se si chiede oro di affrontare spostamenti a lungo raggio e sono viste con scarsa simpatia da chi è destinato al ruolo di passeggero. In KTM hanno però deciso di provare a costruire una moto realizzata sulla base della 990 SM che sia un'eccezione a questa regola.

STESSO CUORE La variante si chiama Supermoto T, lettera che sintetizza chiaramente la maggior vocazione turistica. Le novità introdotte dai tecnici per fare della maximotard di Mattighofen una sorta di globetrotter sono tante e toccano molti componenti. A ben vedere, s'impiega meno a dire cosa non cambia, ovvero il motore. A spingere questa KTM c'è infatti sempre il bicilindrico LC8 da 999 cc e 115 cv che già equipaggia la Supermoto vulgaris.


MATRIMONIALE
Quanto invece alle novità, la più evidente è chiaramente il cupolino, fissato direttamente al telaio e non alla forcella. Il suo taglio è squadrato, ben integrato al resto delle sovrastrutture, con un parabrezza scuro che lo incattivisce molto. Alle sue spalle, il ponte di comando si compone di un nuovo cruscotto e di un manubrio a sezione variabile in alluminio. Per il resto si notano subito l'inedita sella matrimoniale a due piani e la coda rivista per isolare meglio il passeggero dal calore che arriva dagli scarichi e per ospitare eventualemente le borse laterali.

GRANDI FIRME ll telaio resta quello noto, in tubi d'acciaio al cromo-molibdeno. Le sospensioni, entrambe completamente regolabili e firmate WP, sono invece riviste nella taratura. La forcella upside-down ha steli da 48 mm e un'escursione di 175 mm, 10 in meno di quelli assicurati dal mono posteriore. Le ruote sono il lega, calzano pneumatici Continental Road Attack nelle misure 120/70-17 e 180/55-17. Quanto poi ai freni, l'impianto è Brembo, con all'anteriore una coppia di dischi flottanti lavorati da pinze ad attacco radiale e a quattro pistoncini.


Pubblicato da Paolo Sardi, 04/11/2008