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BMW G 650 GS


Avatar Redazionale , il 20/01/11

13 anni fa - Facilità di guida ed economia di esercizio per la nuova G 650 GS

La GS monocilindrica torna con un nuovo look, un nuovo nome (G 650 GS) e un obbiettivo: essere la BMW più economica di sempre. Ci riesce con un prezzo di 6.950 € chiavi in mano, offrendo la stessa facilità di guida e la stessa consistenza di sempre.

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UNA NUOVA G L’arrivo sul mercato della serie “G” (peraltro con risultati di vendita poco lusinghieri) e soprattutto delle nuove bicilindriche F 800 GS e F 650 GS (ricordiamo 650 solo di nome, ma con motore bicilindrico 800 cc) sembravano aver tolto definitivamente spazio alla classica monocilindrica bavarese, moto che sarà sempre ricordata per essere la prima BMW della storia ad adottare la trasmissione finale a catena.

ASSENTE GIUSTIFICATA Una moto che per anni ha svolto egregiamente il compito di essere la entry level della gamma BMW. Poi, le nuove leve con motore a due cilindri l’hanno rimpiazzata, infatti, la 650 GS è sparita lentamente dai listini. Non da tutti però, perché la monocilindrica seiemmezzo ha continuato a vivere in alcuni mercati cambiando praticamente solo il nome e, soprattutto, abbassando il prezzo di listino (ne parlammo anche su MotorBox qualche tempo fa).

UN L(E)ONCIN NEL MOTORE Il motivo di tanta generosità? Semplice, il motore monocilindrico da 652 cc è ora costruito in Cina (su progetto e specifiche BMW ovviamente) nelle fabbriche della Loncin e realizzarlo costa molto meno. Del resto non è una novità, questa, qualunque costruttore mondiale, ormai, ha fabbriche nel paese della Grande Muraglia; la BMW non è da meno, Loncin, costruisce ormai da tempo tutti i motori della serie G (XCountry, XChallenge Xmoto), con cui il monocilindrico della G 650 GS (48 cv a 6.500 giri, coppia 60 Nm a 5.000) ha evidentemente moltissimo in comune, anzi praticamente tutto.

BEVE POCO Un motore che è in giro da un po’, questo, ma resta comunque valido non solo per le prestazioni (170 all’ora per la versione full power, 145 per la depotenziata a 34 cv) ma anche per la qualità dell’erogazione (che è sempre stata il suo forte) e per i consumi ridotti. Non a caso per questa GS, BMW dichiara 30 km/litro a 90 all’ora. Motore a parte, il montaggio della G650GS avviene nella fabbrica BMW di Berlino Spandau. Se prima però si trattava in pratica di continuare la produzione di una moto esistente per venderla solo in alcuni Paesi, per il 2011 BMW ha deciso di dare nuova vita al progetto monocilindrico rivedendo completamente estetica e dotazioni.

RINNOVATA La nuova BMW G 650 GS ha, infatti, un look molto più “fresco”, adotta ruote in lega invece che a raggi, un nuovo faro anteriore asimmetrico e una strumentazione inedita che rimpiazza quella precedente con doppio “orologio” e, francamente, è perfino più bella di quella della F 800 GS. Le indicazioni comunque sono quelle essenziali, non c’è l’indicatore del livello del carburante ma solo la spia e curiosamente il tachimetro è analogico e il contagiri digitale a barrette (come sulla Kawasaki ER-6n).

TRE ALTEZZE E, come per tutte la BMW, anche la G 650 GS può avere tre altezze diverse della sella (780 mm è lo standard ma si può salire a 820 o scendere a 750), mentre l’ergonomia è stata modificata grazie al rifacimento del serbatoio (sempre sotto la sella ma più snello nella zona centrale) e al manubrio di foggia diversa rispetto al precedente. L’ABS è previsto come optional, così come tutta la serie di accessori originali BMW che accompagnano ogni modello della Casa bavarese.

QUESTIONE DI LETTERA? NON SOLO Insomma è cambiata la lettera, non la sostanza anche se la BMW G 650 GS non è proprio quella di prima ma una moto piuttosto rinnovata, con un obbiettivo importante, attirare nuovi clienti verso il marchio bavarese. Sarà lei, infatti, la BMW più economica di sempre (6.950 € chiavi in mano e primo tagliando compreso), ed è lei la porta d’accesso alla famiglia GS che ormai si compone di 5 modelli (G 650, F 650, F 800, R 1200, R 1200 Adventure).

COME VA Acqua sulla costa, neve nell’entroterra. I siti metereologici non mentono (e purtroppo nemmeno sbagliano), così la prova della G 650 GS organizzata da BMW nei pressi di Pesaro si è trasformata in una specie di Elefantentreffen anticipato. Freddo, ovviamente, ma anche pioggia a catinelle che si è trasformata in neve. Una goduria per Beppe Gualini che se non c’è un po’ di estremo non si diverte, ma non proprio la situazione ideale per provare una moto.

GOOD MEMORIES Per fortuna, però, conosco bene la F 650 GS, di cui questa nuova “G” è parente strettissima. Per cui, dopo qualche chilometro in sella, ho ritrovato la moto che ricordavo e sono riemerse tutte le sensazioni che avevo ben scritte nella mia memoria.

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FACILE SUBITO Sella bassa e stretta, i piedi vanno a toccar terra senza difficoltà, il manubrio offre una posizione naturale. Diciamo che la G 650 GS è più adatta ai brevilinei che agli spilungoni (che si trovano un po' "incassati"), ma in ogni caso l’approccio con la seiemmezzo BMW è davvero a prova di neofita, anche perché con quella sella rasoterra non dimostra affatto i suoi 192 kg in ordine di marcia. Così, fare amicizia con “giessina” è questione di secondi.

AGILE PRIMA DI TUTTO Con la G 650 GS ci si va quindi a piacevolmente a spasso, la sua agilità è ottima, la moto ha tanto sterzo e gira sul classico fazzoletto. In città questo significa slalomare tra le auto senza il minimo problema, fuori significa guidare senza troppi pensieri e godere di un’ottimo bilanciamento.

FACILE PER TUTTI In mano ad un neofita la GS sa essere davvero una nave scuola, perché non è mai impegnativa, è morbida in tutto, in poche parole è rassicurante anche perché dove non arriviamo noi arriva la tecnologia. L’ABS disinseribile offerto in optional a 400 € (prezzo basso anche per lui, sulle F costa 800 €) è in questo caso il benvenuto perché aiuta non poco in condizioni critiche.

SOFT MONO Dolce, dolcissima, la 650 BMW è davvero una moto propedeutica. Ma questa non è una novità, perchè il mono BMW è sempre stato così. Abbandonate le velleità sportive (che non gli appartenevano) delle varie “X”, è rientrato nel suo habitat ideale e ritrova tutte le sue qualità: la morbidezza di erogazione e l’elasticità su tutto, visto che sono ben rari i monocilindrici che riescono a scendere sotto i 2.000 giri in quinta per riprendere senza strappare. Non c’è bisogno di fare le corse per apprezzare la linearità con cui il mono BMW scarica i cavalli a terra, anzi, soprattutto in situazioni scabrose come quella in cui l’abbiamo provata oggi si apprezza la sua facilità di guida. Ma non c’è solo dolcezza, non ci fosse quel fenomeno che è l’LC4 KTM, questo mono potrebbe essere un riferimento anche come prestazioni.

ALLUNGO E VIBRAZIONI Oltre i 4.000 giri la G 650 GS vibra un po’ a livello della sella, niente di trascendentale trattandosi di un mono, ma, a parte questo, il motore allunga comunque con decisione fino all’accensione del led che indica il fuorigiri (il contagiri digitale in questa nuova strumentazione non è molto leggibile).

CINQUE LUNGHE Peccato per le 5 marce che sono sempre un po’ troppo spaziate, e per il cambio che ha una corsa leggermente lunga, ma anche questa non è una novità, chi ha usato il mono BMW lo sa bene.

PORTA DI INGRESSO Insomma, l’operazione di BMW pare sensata, ieri era F 650 GS, oggi si chiama G 650 GS, la sostanza è la stessa, il look più fresco, il prezzo interessante. La nuova GS è pragmatica, niente di trascendentale ma tutto funzionale allo scopo che si prefigge: essere la porta d’accesso al mondo BMW e una moto facile ed economica. Nel mercato delle entry level può sicuramente dire la sua.

IN QUESTO SERVIZIO
CASCO:
X-LITE X-701
GIACCA: Dainese
PANTALONI: Dainese
STIVALI: Dainese Virunga


Pubblicato da Stefano Cordara, 20/01/2011
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