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Prova su strada

Aprilia Scarabeo GT 200 My 2002


Avatar Redazionale , il 09/05/02

21 anni fa - L'insetto che piace

Come ogni collezione che si rispetti anche quella di Scarabeo si rinnova per la nuova stagione a due ruote. Un moderato restyling aggiorna le linee morbide della motoleggera Aprilia che però riceve anche qualche aggiornamento tecnico. Tanto comfort e bella guida per un due ruote che continua a fare la moda piuttosto che a seguirla. Arriva anche una nuova versione GT.

COM’È Dovete cercare bene per trovare il marchio Aprilia, ormai relegato ad un piccolo scudetto sotto il manubrio. Sì perché ora più che mai l’Aprilia Scarabeo è "lo Scarabeo", non un modello, ma un marchio che questo scooter, venduto in oltre 500.000 unità dal 1993 ad oggi, si porta orgogliosamente appiccicato addosso, un marchio da esibire quasi come si esibiscono i capi della moda firmata.

OCCHIO LUNGO

Aveva visto lungo Aprilia, nel 1993, quando ha lanciato il piccolo Scarabeo 50, arrivato a frastornare il mondo degli scooter. Aveva le ruote alte per aumentare il comfort, e linee a cavallo tra il moderno e il retrò che hanno saputo acaparrarsi le simpatie di un pubblico trasversale: dai giovanissimi alle ragazze, ai manager rampanti. Il concetto si è ampliato con l’arrivo dello "scarabeone" che è riuscito nell’intento di rilanciare la motoleggera; un gran comfort e un piacere di guida quasi motociclistico, sono stati associati a tutte le comodità degli scooter: cambio automatico, abitabilità, protezione dalle intemperie. Bingo.

UN MARCHIO A SÈ

Lo Scarabeo è diventato dunque oggetto di moda, a se stante, quasi svincolato dal fatto che a produrlo sia Aprilia. Ecco perché a Noale hanno pensato bene di enfatizzare questa tendenza facendo di Scarabeo un vero e proprio brand, un po’ come ha fatto Piaggio con la Vespa, un marchio che ormai vive di vita propria all’interno della gamma di Pontedera..

EVOLUZIONE

Intanto, il maxi Scarabeo si è rinnovato, proponendosi con un moderato restyling e qualche intervento tecnico. Non attendetevi un prodotto stravolto, lo Scarabeone andava già bene così e di stravolgerlo non ce n’era alcun bisogno, ecco perché a Noale si sono limitati ad interventi mirati. Il design anzitutto.

VIVA LA CURVA

Scarabeo non si smentisce, sviluppandosi ancora attorno a linee morbide senza troppi spigoli andando quindi in controtendenza e strizzando un occhio al classico. Abbiamo detto classico e non retrò perché se è vero che Scarabeo per primo ha cavalcato la moda delle linee del passato, è altrettanto vero che oggi vuole essere un mezzo più trasversale.

MODERN-CLASSIC

In Aprilia preferiscono chiamarlo classico-moderno e per far capire meglio il concetto hanno provveduto a far sparire tutte le cromature che caratterizzavano la versione precedente in favore di verniciature opache. Gli specchietti, i fari anteriori e posteriori, la stessa strumentazione hanno look e grafiche più moderni, proprio a sottolineare che Scarabeo vuole scrollarsi di dosso l’etichetta di retrò. Difficile, però, con quel nuovo cupolino che caratterizza la versione GT. Equipaggiato con tanto di plexglass fumè, incorpora anche le frecce e si allarga fino a proteggere parte delle mani, dando allo Scarabeo un aspetto molto… fifties.

IN LUNGO O IN CORTO? La versione normale invece mantiene il "vecchio" parabrezza trasparente, ma nel kit di vendita troverete anche il parabrezza lungo. Interessante anche sapere che lo Scarabeo versione 2002 è venduto già in configurazione full optional. Volendo sfoggiare la sella più bassa della categoria (solo 800 mm da terra), il maxi Aprilia rinuncia del tutto al vano sottosella (ci stanno solo gli attrezzi e il bocchettone della benzina). In compenso offre di serie il maxi baule da 52 litri, in grado di contenere agevolmente due caschi integrali. Una piccola critica: ci sarebbe piaciuto che (proprio perché di serie) anche il baule si potesse aprire con la chiave d’accensione. E già che siamo in vena di critiche avremmo voluto un cavalletto laterale più comodo, quello attuale (uguale al precedente) si aziona con difficoltà stando in sella.

TRAVE RIGIDO

Anche tecnicamente Il maxi Aprilia non stravolge il concetto originario. A Noale hanno voluto soprattutto migliorare ulteriormente il comportamento dinamico modificando il telaio monotrave sdoppiato per irrigidirne la struttura (con l’aumento dello spessore dei tubi), e al tempo abbassando il baricentro e allungando l’interasse. In pratica, lo stesso telaio lanciato nel 2001 con l’allora nuova versione 200, adesso è utilizzato anche dalla versione 125.

MOTORI SENZA SORPRESE

Nessuna variazione tecnica ai motori, entrambi tra i migliori della categoria per consumi e prestazioni, in particolare il 200 (cilindrata esatta 176,3 cc) capace di offrire performances allineate con i più brillanti 250 con cui alla fine lo Scarabeo si va a confrontare. L’unica modifica evidente è la comparsa di un carterino in materiale plastico (con rivestimento fonoassorbente) che vuole abbassare ulteriormente la voce già sommessa del monocilindrico Aprilia.

PREZZI CHE SORRIDONO

Cambiano anche i prezzi… in meglio per fortuna perché la nuova collezione di scarabeo ha un listino leggermente più economico, anche se il risparmio diventa più evidente se si considera la dotazione più completa e il simpatico kit fornito al momento dell’acquisto (portachiavi e mantellina impermeabile personalizzato). Il 125 è venduto a 3550 €, il 200 a 3900 € entrambi i prezzi franco concessionario.

COME VA Se c’è una cosa che piace dello Scarabeone è proprio la sensazione di sicurezza e il gran feeling che questa motoleggera riesce a trasmettere a chi guida. Definirlo semplicemente scooter è veramente riduttivo perché il piacere di guida che il maxi Scarabeo riesce ad offrire è veramente d’alto livello. Ne abbiamo avuto l’ennesima riconferma provandolo in una fantastica giornata di… pioggia e vento.

IN DUE SOPRA AL DIVANO

Il protagonista della è un 200 in versione GT (distinguibile oltre che per il cupolino anche per la sella personalizzata). A proposito di sella, quella dello Scarabeo è un vero sofà, ampia (è larga 40 cm) e lunga, offre un morbido supporto per le terga di pilota e passeggero, quest’ultimo seduto più in alto rispetto a chi guida. L’impostazione è motociclistica scordatevi quindi bislacche posizioni di guida in perfetto stile custom. In sella si sta rilassati con il manubrio non troppo largo a portata di mano, le ginocchia correttamente angolate e il busto bene eretto, a tutto vantaggio del controllo dinamico del mezzo.

SOSPENSIONI EFFICIENTI

Soffice e morbido in ogni sua manifestazione, lo Scarabeo esce dunque a testa alta dalla prova comfort, anche perché, a dar manforte al sellone-divano, concorrono sospensioni davvero efficienti, morbide ma sempre ben controllate (il monoammortizzatore è regolabile nel precarico) così da non influire negativamente sulla precisione di guida. Sarà anche merito dei pneumatici di sezione piuttosto generosa, sta di fatto che lo Scarabeo assorbe le sconnesioni dell’asfalto come lo Scottex assorbe il vino rovesciato sul tavolo. Insomma il comfort di marcia é davvero il pezzo forte di questo due ruote. Ma il bello è che lo Scarabeo sa essere anche preciso ed efficace, quanto a maneggevolezza si difende egregiamente, e sui percorsi guidati ci si riesce anche a divertire.

200 CON BRIO

Anche perché, il motore 200 frulla brioso spingendo lo Scarabeone a prestazioni interessanti. Accoppiato ad una trasmissione molto a punto il mono quattro valvole Aprilia non accusa cedimenti d’erogazione, e accelera vivace. I cento all’ora arrivano subito, poi la salita continua regolare fino ben oltre i 120 indicati (la sensazione è che il contakm sia ben più preciso della precedente versione), anche se le condizioni meteo davvero avverse (pioggia a raffiche strada allagata e in certi punti persino la nebbia!!) non ci hanno consentito di testare al meglio la velocità massima. È un bel motore questo duecento, capace di aprire allo Scarabeo non solo le porte di tangenziali e autostrade ma anche quelle delle vacanze estive di un certo impegno (all’uopo potete dotare l’insetto Aprilia i borse laterali offerte in optional). In velocità abbiamo potuto apprezzare il buon lavoro del nuovo cupolino che solleva busto e spalle dalla fatica di resistere al vento, mentre le prolunghe laterali offrono buona protezione per le mani.

FRENI DA MOTO

Di motociclistico Scarabeo ha anche i freni. I due dischi ben dimensionati, (260 mm davanti e 220 mm dietro), eccellono per potenza e modulabilitá. L’attacco poco aggressivo consente di avere sempre la situazione sotto controllo anche quando il fondo si fa insidioso come quello che abbiamo incontrato nel corso della prova.
Pubblicato da Stefano Cordara, 09/05/2002
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