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Prova speciale

Aprilia Caponord Travel Pack in Francia


Avatar di Alberto Raverdino , il 21/08/14

9 anni fa - Nell'entroterra della Costa Azzurra alla (ri)scoperta della crossover di Noale

Saint Paul de Vence, Gole del Verdon e Col de Bonette: ecco i tre luoghi cardine per un giro in moto da incorniciare. Un percorso così esalta le qualirtà di moto come la Aprilia Caponord Travel Pack

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IMPERDIBILE Diciamola tutta... non sono mai stato un turista incallito, anzi sono sempre stato maggiormente sedotto dall'aspetto più sportivo delle due ruote piuttosto che dal macinare chilometri. Eppure l'occasione era ghiotta: uno sparo di un paio di giorni tra le più belle curve delle alpi francesi in sella alla Aprilia Caponord 1200 Travel Pack, la sua versione più completa.

SECONDA CHANCE Poche novità per lei, quasi nessuna. La presentazione ufficiale della Caponord si è svolta poco piu di un anno fa in terra di Sardegna e da allora non sono da registrare particolari modifiche. Quindi? Perché parlarne ancora? Perchè è una moto assolutamente valida e competente ma, parlando di mercato italiano, non ha venduto quanto merita

FULL IMMERSION Detto fatto, ecco servita su un piatto d'argento la possibilità di approfondire la nostra conoscenza della Caponord facendo un bel po' di strada attraverso il più ampio spettro di condizioni che il buon motociclista possa trovare, tutte condensate in quasi 600 km percorsi in un giorno e mezzo. All'appello non è mancato proprio nulla: sole caldo, vento freddo, pioggia e grandine, il tutto degnamente distribuito attraverso lo scorrere di migliaia di curve di ogni genere immaginabile. Insomma, il raid sembra pensato con l'idea di fare emergere in modo evidente la grande versatilità della Caponord 1200.

HIGH TECH Come ciliegina sulla torta non manca l'unica vera novità offerta, la Multimedia Platform ovvero il dispositivo elettronico (disponibile a 190,00 euro anche per i modelli già venduti) capace di connettere via bluetuth il proprio smartphone e di poter sfruttare la app dedicata che consente la navigazione e la consultazione di molteplici informazioni relative al viaggio. Più che altro sono dati divertenti come l'angolo di piega raggiunto, la forza G e altri simpatici passatempo, insomma un giochino moderno a cui non manca il cavetto per alimentare il proprio dispositivo, iOS o Android che sia.

TOUR MOZZAFIATO Lo dico subito: chi non ha mai percorso le curve dell'entroterra della Costa Azzurra deve, almeno una volta, scegliere questi itinerari, magari seguendo proprio il giro di questa prova. Partenza dunque da Saint Paul de Vence, pittoresca cittadina medievale, alla volta di Grass per imboccare la Route Napoleon, una bella e veloce strada ben asfaltata dove il bicilindrico Aprilia riesce a mettere in luce le sue doti di allungo e progressione. I rapporti del cambio sono piuttosto lunghi con il risultato di trottare senza strappi né una particolare "castagna" quando si decide di strapazzare fino in fondo la manopola del gas. Sul veloce la stabilità è esemplare e i cambi di direzione sono rapidi e precisi. A quanto dichiarato dagli uomini Aprilia le ruote della Caponord sono estremamente leggere, una qualità che enfatizza questo aspetto della guida.

ATTACCO ALLE GOLE Abbandonando la Route Napoleon si imbocca la D21 fino a Comp sur Artuby, poi la D71 che ci porterà fino alle gole del Verdon. Cambio di panorama e cambio di ritmo. Qua il percorso è più stretto, tortuoso e incastonato in un panorama che oscilla tra l'incantevole e lo spettacolare. Il lungo interasse e il peso avvicinano la Caponord alla diretta concorrenza turistica; non ci si può aspettare prestazioni tipiche di una motard professionale. Eppure la posizione in sella è talmente azzeccata, l'erogazione è così accomodante che pure in un percorso così meravigliosamente tormentato, l'Aprilia riesce a regalare tanti sorrisi sotto al casco. Il fichissimo sistema ADD (Aprilia Dynamic Dumping) della sospensione posteriore regola in automatico oltre ai freni idraulici anche il precarico della molla. L'impressione è quella di un assetto sempre preciso e azzeccato e rimpiango solo una distribuzione del peso un pochino più spostata sulla ruota anteriore. De gustibus... Nulla di grave, visto che la parte est del mitico Verdon è già alle nostre spalle e ci sarebbe il desiderio di tornare indietro per un'altro "turno".

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SEMPRE PIU' IN ALTO Da qua in poi, dopo essere arrivati al lago di Santa Croce si risale il fiume Var attraverso la route Departementale D952 fino a costeggiare il lago di Castillon, un tratto meno tormentato ma sempre suggestivo e dove (come in tutta la zona) non è difficile incappare in sassi sulla carreggiata provenienti dalle pareti rocciose, evidentemente ancora soggette ad erosione. Arrivati a Sant Julien du Verdon, via a cannone nella N202, poi la D2202 fino a Guillames e ancora a salire verso Valberg attraverso il parco nazionale del Mercatour. Obiettivo finale, il passo asfaltato tra i più alti d'Europa, poco sopra 2.800mt sul livello del mare, il Col de la Bonette.

UNA E TRINA La Aprilia Caponord 1200 Travel Pack vola, sembra nata per danzare raccordando una curva e l'altra senza apparente fatica. In tutto il tragitto ho potuto esplorare l'efficacia delle 3 mappe offerte dal sistema. La Sport sembra quella più affine al suo spirito, ma devo dire che, purtroppo o per fortuna, ho avuto modo di apprezzare la mappa Rain, visto che un temporale coi fiocchi, con tanto di copiosa grandinata, ha messo in mostra l'efficacia del taglio della potenza e soprattutto del calibrato ritardo della apertura del gas, due qualità che hanno consentito di destreggiarsi brillantemente anche tra i mucchietti di grandine accumulati sull'asfalto. Foto di rito in cima alla Bonette, poi dritti a nanna vicino a Barcellonette.

W LA SINCERITA' Il secondo giorno è meno impegnativo, imbocchiamo la D902,  alla scoperta di un altro regalo della natura. Si tratta di  una vallata inizialmente stretta, mediamente lenta e con un asfalto piuttosto ondulato che mette in luce la capacità delle sospensioni intelligenti di rendere la guida confortevole e allo stesso tempo sincera, comunicativa. Successivamente il panorama si apre in un tipico paesaggio alpino, incontaminato, bello.

ROSSO COME LA RUGGINE Giusto per non perdersi nulla ci avviciniamo ad un'altro canyon spettacolare grazie al colore rosso intenso delle pareti di roccia. Strada stretta ma gustosa, normale amministrazione per la Caponord che ormai sembra poter parlare francese fluentemente... Al termine di questo ultimo avamposto di natura selvaggia sbuchiamo sul tratto che ci riporterà alla partenza del giorno prima. Più traffico, poche curve e la possibilità di inserire e apprezzare il cruise control, che congela la velocità più gradita fino quasi al punto di partenza del giorno prima. Raid finito, gioia nel cuore e un paio di riflessioni da fare ancora.

CONSIGLIO NUMERO 1 L'estate (semmai questa del 2014 si possa chiamare tale) non è ancora finita: organizzatevi un giro da queste parti, non ve ne pentirete. Bastano un paio di giorni per riempirsi gli occhi di un panorama unico e spettacolare e allo stesso tempo godere delle mille curve a vostra disposizione senza traffico a quattro ruote. Un Eden in termini di vastità e qualità dei percorsi, un luna park naturale difficile da trovare dentro i nostri confini.

CONSIGLIO NUMERO 2 Diciamocelo, siamo un po' tutti pecoroni. Basta leggere i dati di vendita di categoria per verificare che il mercato delle touring è monopolizzato da due lettere: la G e la S... Eppure bisognerebbe guardarsi un po' attorno: le crossover con ruote da 17" sono una garanzia in termini di soddisfazione della guida, tra loro la Aprilia Caponord 1200 Travel Pack è sicuramente una validissima proposta, capace di offrire un rapporto tra qualità/dotazioni/prestazioni e prezzo molto più che interessante. Meditate, gente, meditate.


Pubblicato da Alberto Raverdino, 21/08/2014
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