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Prova

Kymco Agility R16


Avatar di Alberto Raverdino , il 10/04/08

15 anni fa - Gimncana urbana con il taiwanese low-cost

La Casa Taiwanese colpisce ancora. Kymco presenta la soluzione definitiva per chi desidera un mezzo esclusivamente cittadino, dai contenuti intelligenti e dall'incredibile prezzo d'acquisto. Solo, e ripetiamo solo, 1.595 euro per il modello da 125cc a ruota alta. Insomma, agilità anche nel prezzo


UNA GAMMA COMPLETA
Definito dagli stessi uomini Kymco come "lo scooter low cost di alta qualità" il nuovo Agility R16 si inserisce in una piccola serie di modelli che vanno dal classico 50 al 125cc esplorando differenti scelte ciclistiche. All'appello non manca proprio nulla. Per il 50cc è possibile scegliere la versione con ruota da 10", quella da 12 ed infine il classico ruota alta da 16". Il 125 risponde con ruota da 12" e il cavallo di battaglia, l'R16 dotato di una bella coppia di ruote da 16 pollici. Un gioco di incastri che non sembra affatto fine a se stesso, ma piuttosto figlio della volontà di accontentare davvero tutti.

LE REGOLE DEL GIOCO La nuova gamma Agility si carica dell'onere di attraversare il mercato super combattuto degli scooter cittadini in modo trasversale, ogni possibile utente sembra essere contemplato. Si va dal giovane ragazzotto impegnato nel tragitto da casa a scuola, al professionista intento a raggiungere il posto di lavoro, fino alla giovane donna che non vuole togliersi il lusso di muoversi in città in poco tempo e senza il problema del parcheggio. Il cosiddetto trait d'union che unisce mondi apparentemente differenti si identifica nella ricerca da parte di Kymco di un rapporto qualità/prezzo impossibile da ignorare. Un fatto che, in effetti, lascia davvero stupiti.


DESIGN ITALIANO
Laggiù a Taiwan sanno il fatto loro. È inutile negare che il miglior design è figlio della nostra terra, ecco quindi che per realizzare il nuovo Agility ci si affida a Massimo Zaniboni. Il risultato è una evoluzione della linea che abbiamo visto a bordo del primo Agility 50. Molte plastiche prive di verniciatura, profilo asciutto, proporzionato, pedana piatta ed una caratterizzazione estetica che nasce principalmente dal gruppo ottico anteriore. Tutto sommato l'Agility è piuttosto convincente grazie anche al bel disegno delle ruote da 16 pollici.

NON MANCA NULLA Nonostante il prezzo d'acquisto possa indurre al pensiero che ci sia un errore di trascrizione o chissà cos'altro, la dotazione tecnica e l'equipaggiamento sono assolutamente completi. La ciclistica vede lavorare un doppio ammortizzatore posteriore capace addirittura della regolazione del precarico delle molle, una forcella telescopica idraulica con steli da 33mm, un disco anteriore, uno posteriore ed un telaio solido e robusto. Insomma, non si può certo dire di trovarsi a bordo di un oggetto scarsamente dotato dei contenuti più importanti.


EQUIPAGGIAMENTO PIGNOLO
Anche in questo caso è difficile scovare significative mancanze da parte del nuovo Agility. Il vano sottosella non è certo dei più capienti, ma c'è e riesce ad ospitare un casco jet di piccole dimensioni; non manca un portapacchi in grado di sorreggere un bauletto posteriore e in più, lateralmente, si offre anche come appiglio per un eventuale passeggero. A completare l'opera troviamo un piccolo cassettino "sottochiave" nel retro dello scudo con in più al suo interno una presa accendisigari che potrebbe rendersi utile quando si decide di ricaricare il proprio telefono cellulare.

PISTONE E CILINDRO Il motore di questo scooter si potrebbe identificare nel classico "mulo" capace di aggredire qualisiasi mulattiera rallentando il passo ma senza fermarsi mai. Si tratta di un quattro tempi Euro3 raffreddato ad aria che non brilla per potenza pura (offre 9,5cv a 7.500giri) ma piuttosto per consumi molto contenuti così come la silenziosità meccanica. Il resto lo fa una classica trasmissione centrifuga capace di spingere senza problemi e con sufficiente progressione i 119kg di peso che compongono lo scooter.

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IN PUNTA DI SELLA
In sella, il nuovo Agility 125 R16 appare estremamente compatto, il manubrio "cade" in mano con naturalezza e ogni suo movimento non è mai ostacolato dalle ginocchia. È possibile sterzare quanto si vuole e come si preferisce senza dover assumere differenti posizioni in sella. Quest'ultima offre una curvatura sinuosa che, però, tende a far scorrere in avanti il posteriore del pilota. Trovare una seduta più comoda e naturale significa quindi ritrovarsi in punta di sella, un neo che oscura un po' l'ergonomia generale che per il resto trova ogni comando al posto giusto.

FLIP FLAP Le quote ciclistiche sembrano ideali per dilettarsi nella tipica gimcana che si affronta nella giungla metropolitana. Lo scooter tiene fede al proprio nome e si mostra agile e veloce in ogni cambio di direzione. Sicuramente la versione dotata delle ruote da 12" potrebbe enfatizzare questa attitudine, ma in questo caso si perderebbe un po' di progressione e controllo nelle fasi intermedie di piega, quindi benvenga la ruota da 16 tanto amata nel nostro paese.

GUIDA SICURA Sul veloce lo scooter mette in luce un'eccellente stabilità e una buona precisione di guida. Solo lo sconnesso più accentuato, in velocità e a moto inclinata regala qualche sconquasso di troppo sporcando la guida. Per il resto il lavoro morbido della forcella anteriore e quello più rigido e secco del doppio ammortizzatore posteriore riescono a tenere a bada il tutto senza fatica.


AVANTI PIANO
Non si può certo dire che questo scooter sia un fulmine un fatto di accelerazione. Anche se la progressione del motore è più che buona, i cavalli a disposizione non sono poi molti. In effetti i tragitti urbani non hanno bisogno di qualcosa in più, anzi, c'è tutto ciò che serve, ma se deciderete di uscire dalla città, affrontare qualche salita, magari con un passeggero a bordo, mettetevi il cuore in pace, qua non si corre. In frenata non ci si lamenta, il disco anteriore e quello posteriore mettono in luce una più che buona potenza frenante. Non occorre strizzare le leve più di tanto per decelerare con decisione e il rischio di un bloccaggio sembra davvero lontano.

POCA SPESA TANTA RESA Non è passato poi molto da quando qualcuno si è inventato i low cost per le tratte aere. All'inizio un po' di diffidenza ci poteva pure stare, oggi non c'è nessuno che non prenda in seria considerazione questo genere di offerte. Infondo che problema c'è, il risultato è lo stesso, la tratta è stata compiuta senza particolari privazioni. Questo concetto è lo stesso che si lega alla nuova offerta commerciale di casa Kymco. A differenza di quanto si è visto in passato quando si sono affacciati modelli estremamente economici ma davvero poveri nei contenuti, qua, miracolosamente, non manca davvero nulla. E poi, diciamolo, è sufficiente dare uno sguardo ai soli 1.595 euro spesi per cancellare anche ogni piccola perplessità.
Pubblicato da Alberto Raverdino, 10/04/2008
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