Logo MotorBox
Speciale F1

Come rendere la F1 più spettacolare e interessante


Avatar di Simone  Dellisanti , il 17/08/17

6 anni fa - Sette punti per rendere di nuovo la F1 interessante. Diteci la vostra!

F1 2017: sette punti per rendere la Formula 1 più interessante

Monoposto più difficili da guidare, niente motori ibridi e ali anteriori meno complesse potrebbero bastare a rendere la F1 di nuovo appetibile per il pubblico?

Benvenuto nello Speciale WEC, composto da 100 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario WEC qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

SETTE PUNTI Il mondiale di Formula Uno non riesce più a far innamorare i fan, al suo Circus. Bisogna ammetterlo. Alcuni dei nuovi tracciati disegnati da Hermann Tilke, ingegnere tedesco, famoso per essere il progettista di diversi circuiti di Formula 1, sono davvero troppo noiosi, non trovano il consenso dei fan e non danno la possibilità ai piloti di effettuare molti sorpassi, a causa dell'esiguo spazio dedicato a questa azione che dovrebbe essere l'essenza di ogni sport motoristico. Da amante della Formula Uno, sono davvero stanco di sentire frasi del tipo: "Una volta la F1 era più divertente", "Non ci sono più i piloti di una volta" o ancora, "Le gare sono troppo noiose e i circuiti sono brutti". Cosi ho pensato di condividere questo spazio con voi lettori, per poter suggerire e analizzare insieme alcuni elementi che, se introdotti nei prossimi mondiali di F1, potrebbero rendere la classe regina a ruote scoperte un campionato ancora in grado di farci passare le domeniche pomeriggio "in piedi sul divano" senza farci addormentare dopo una manciata di giri appena. 

MONOPOSTO PIU' DIFFICILI DA GUIDARE Attenzione. Avere monoposto più difficili da guidare non vuol dire avere monoposto più pericolose. Semplicemente, bisognerebbe cercare di far risaltare la capacità di guida dei piloti piuttosto che la performance della vettura. Per fare un esempio, in pista la differenza tra un pilota brillante e un semplice buon pilota, nella moderna Formula Uno, si nota in soli due o tre decimi di secondo sul giro. Questo dimostra che le moderne F1 sono forse troppo facili da guidare e lo strapotere dei grandi team, come la Mercedes, permette a un buon pilota come Bottas di vincere davanti a driver ben più forti, grazie alla sua F1 W07 Hybrid.

LASCIAR PERDERE I MOTORI IBRIDI In questo caso il WEC è un esempio che dobbiamo prendere necessariamente in considerazione. Il mondiale Endurance punta tutto sui motori ibridi, così come sta facendo la F1, ma gli alti costi di sviluppo dei motori stanno convincendo moltissimi team ad abbandonare il mondiale per puntare sulla Formula E, la serie a ruote scoperte che usa motori completamente elettrici. Secondo chi vi scrive, sarebbe meglio puntare su motori meno complessi ma più potenti, soprattutto con la possibilità di caricare in vettura quanto carburante si desidera e non limitare questa pratica con serbatoi fin troppo piccoli, che forzano il pilota a utilizzare mappature particolari per limitare il consumo della benzina in gara, limitando, di conseguenza la potenza del proprio propulsore. 

ALI ANTERIORI STANDARDIZZATE Le ali anteriori delle moderne F1 sono diventate davvero troppo complesse. Sapevate che alcuni team come Sauber e Haas, spendono quasi l'intero budget, riservato allo sviluppo della monoposto, per costruire nuove soluzioni aerodinamiche e appendici solo per le proprie ali anteriori? Davvero ridicolo. Soprattutto se consideriamo che l'enorme dimensione dell'ala anteriore favorisce i tamponamenti e, durante le collisioni, spesso tagliano i pneumatici delle altre vetture o si rompono in molteplici pezzi e frammenti di fibra di carbonio che volano in tutte le direzioni della pista. Poi però dobbiamo sopportare astrusi sistemi di sicurezza come l'HALO che dovrebbero fare da barriera contro questi e altri detriti in pista. 

LIMITARE LA POTENZA FRENANTE La distanza di frenata è stata ridotta moltissimo dai moderni freni Brembo, supportati inoltre dalla tecnologia Brake-by-Wire. Per vedere staccate più spettacolari da parte dei piloti, magari per sorpassare il proprio avversario, bisognerebbe mettere un limite allo sviluppo di questi sistemi frenanti. Senza contare che si potrebbero produrre dischi più piccoli con un materiale meno raffinato, cosi da poter capire quali sono i piloti in grado di staccare più forte rispetto agli altri.

VEDI ANCHE



LIMITARE TELEMETRIA E PULSANTI AL VOLANTE Sarebbe utile limitare la telemetria ma anche tutto il lavoro fatto al computer da parte dei tecnici e dagli ingegneri, prima, dopo e durante la gara, con le varie simulazioni sulla vettura, le diagnostiche in tempo reale e il riavvio dei sistemi della monoposto durante la gara stessa. Non sarebbe una cattiva idea anche eliminare qualche bottone superfluo presente sui volanti di F1, visto che il pilota non può ricordarsi tutte le funzioni dei tasti nè mettersi a "giocare" con il volante durante il GP. 

TRACCIATI OLD STYLE Le gare in citta sono già animate dalla Formula E che riescono comunque a dare più spettacolo rispetto alla Formula Uno. Lasciamo correre le monoposto della classe regina a Monza, a Suzuka, a Spa-Francorchamp. Si dovrebbero aggiungere più curvoni veloci e rettilinei piuttosto che curve a gomito di 90° come quelle del Baku Street Circuit. Il pubblico ringrazierà poichè vedrà più sorpassi e non un lungo trenino di vetture come si vede nel Messico GP. 

PIU' SPAZIO AI TALENTI In teoria, tutti i piloti di Formula Uno dovrebbero farsi le ossa nella serie cadetta della F2, prima di approdare nella F1. Eppure piloti come Raikkonen, Button, Verstappen e Ocon hanno fatto il salto senza passare in F2. Purtroppo, molti buonissimi piloti che militano nelle serie minori non riesco ad approdare nella massima serie poiché non hanno i soldi per comprare la super licenza necessaria per approdare nella classe regina. Di conseguenza, i sedili sono occupati da piloti come Stroll o Palmer che, grazie ai soldi delle rispettive famiglie, sono in F1 senza meritarlo più di altri. Sarebbe davvero bello se la FIA promettesse, attraverso la propria sponsorizzazione, un sedile in  F1 per il campione della F2. Il Circus potrebbe conoscere ogni anno un nuovo campione e anche lo spettacolo ne gioverebbe, non trovate?

LA PAROLA A VOI Mi rendo conto che alcuni punti si possano prestare a diverse interpretazioni o possano suscitare diverse opinioni. Se fosse così, vi invito a commentare qui sotto e a farci sapere la vostra opinione a riguardo. Potremmo parlarne e discuterne insieme, in attesa del prossimo weekend di gara che si svolgerà a Spa-Francorchamps, in Belgio. Stay tuned!


Pubblicato da Simone Dellisanti, 17/08/2017
Gallery
WEC