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CIR 2019

Le pagelle del 42° Rally del Ciocco, prima prova del Cir 2019


Avatar di Andrea Minerva , il 24/03/19

5 anni fa - Le pagelle del 42° Rally del Ciocco, prima prova del Cir 2019

Le pagelle del 42° Rally del Ciocco, prima prova del Cir 2019

Basso vince per la quarta volta il Rally del Ciocco davanti a Campedelli e Rossetti

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LE PAGELLE  Il 42° Rally del Ciocco e Valle del Serchio, prima prova del Campionato Italiano Rally, si è appena concluso; ne approfittiamo per proporvi le pagelle dedicate ai principali protagonisti della gara.

GIANDOMENICO BASSO: non ci crede quasi nemmeno lui. Come da lui stesso dichiarato non se lo aspettava di essere subito lì davanti, temeva di pagare il rodaggio con la Skoda Fabia R5 del team Dp Autosport. Crugnola si autoelimina per un problema meccanico, Campedelli prova a rovinargli la festa fino all’ultimo, ma non ce la fa. Basso è sempre Basso, uno dei migliori rallysti italiani, non solo di oggi ma di sempre. Per puntare al titolo il pilota veneto c’è eccome. Ma questo lo si sapeva già prima del Rally del Ciocco, vinto da Basso per la quarta volta. Artista nell’attaccare e nel gestire, sempre al momento giusto. Chapeau! VOTO: 9

SIMONE CAMPEDELLI: La collaborazione diretta con la M-Sport di Malcom Wilson ha subito collocato di diritto Campedelli tra i favoriti per il titolo italiano. Con tanto di aspettative, molto alte. La prima parte di gara è segnata da scelte di assetto non azzeccate, errore al quale il team pone rimedio nella seconda. E quando Simone può esprimersi al meglio il talento e la velocità sono sempre di primo livello. Bravo a non rischiare tutto per battere Basso, anche se c’è mancato poco, e nel portare a casa un ottimo secondo posto. Da antologia la rimonta nel secondo giro di prove. VOTO: 8

LUCA ROSSETTI: Non era facile. Tornare al Cir e farlo come pilota ufficiale di Citroen Italia. Ma “Rocs” ha gestito al meglio la pressione psicologica e pure i problemi di gioventù di una Citroen C3 R5 il cui potenziale sembra ancora lontano dall’essere totalmente espresso. Tutto nella norma per un progetto ancora molto recente. Chi si aspettava da questo binomio tuoni e fulmini dovrà aspettare, almeno fino alla prossima gara, ma anche questo era facilmente prevedibile. Rossetti è comunque in forma, lo dimostra nell’ultima speciale, vinta di forza e prepotenza davanti a Breen. Un piccolo capolavoro  che vale il terzo posto, un podio che dà fiducia. VOTO: 7.5

CRAIG BREEN: Quando un pilota arriva dal Mondiale Wrc ti aspetti che dia subito la paga a tutti. Ma il Campionato Italiano è una delle Serie più toste al mondo, sia per i percorsi che per il livello dei partecipanti. Breen “studia” nel primo giro di prove, nel secondo aumenta invece il ritmo, fino a sfiorare il terzo posto. Potrà ovviamente stare là davanti con tutti i favoriti ma la sensazione è che la paga vera e propria non la darà a nessuno. Gara consistente e senza gravi sbavature. VOTO: 7

STEFANO ALBERTINI: Dopo aver fallito, qualche anno fa, l’assalto al titolo junior, il buon Albertini ha dato una svolta alla propria carriera vincendo tre Campionati italiani Wrc. Il rientro nel Cir è stato segnato da una ottima prima parte di gara, che lo ha visto in lizza per il quarto posto, prima di iniziare a perdere lentamente ma inesorabilmente terreno da chi lo precedeva. Il team dovrà lavorare sull’assetto anche per sfruttare al meglio le gomme. Solo in condizioni ottimali si potrà capire se Albertini potrà lottare per il titolo italiano. In ogni caso, il quarto posto per ora vale molto. VOTO: 6

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ANDREA CRUGNOLA: Il voto non ce la sentiamo di assegnarlo. Il  pilota di Varese ha letteralmente dominato il Rally del Ciocco vincendo in tutto sette prove speciali. Poco prima del ritiro, a causa di problemi idraulici, aveva anche demolito la resistenza di Giandomenico Basso. Poi la sfortuna e un grado di affidabilità tecnica forse ancora da migliorare. Ma fino a quel momento Crugnola e la Vw Polo Gti R5 avevano fatto fuoco e fiamme. Al prossimo Rally di Sanremo l’occasione di dimostrare, appunto, che il “Ciocco” non è stato solo….un fuoco di paglia. VOTO: s.v.

                                     LA CRONACA DELLA GARA

SI FA SUBITO SUL SERIO Una volta di più, il Rally del Ciocco ha confermato la propria spiccata attitudine di gara tanto insidiosa quanto imprevedibile. La dimostrazione è nella alternanza di prestazioni e risultati da parte di tutti i protagonisti della gara. Il primo giro di prove, fino alla “Noi TV2”, ha sancito la battaglia a suon di decimi tra Crugnola e Basso, con il primo nel ruolo del fuggitivo e il secondo scaltro come una faina ad approfittare dell’unico vero errore commesso dall’avversario;  allo start della prova n.7, Crugnola fa stallare la Vw Polo R5 e perde un paio di secondi a dir poco preziosi. Questa situazione consente a Basso di chiudere la mattinata con mezzo secondo di margine nei confronti di Crugnola. Nel corso della mattinata trova maggiori difficoltà Simone Campedelli particolarmente atteso per la recente partnership tecnica con la M-Sport di Malcom Wilson. L’assetto della Ford Fiesta R5, frutto di qualche scelta errata, è bizzoso e i crono di Campedelli sono buoni ma non eccellenti. Chi deve “remare” è Luca Rossetti. La Citroen C3 R5 ufficiale di Citroen Italia vanta un potenziale di grande rispetto ma il ruolo di esordiente non è semplice per nessuno. Nonostante i test pre-gara, l’assetto non è ancora ottimale e qualche difficoltà si manifesta anche a livello elettrico ed elettronico. Niente di grave, ma sufficiente per impedire a Rossetti di lottare per le prime tre posizioni. La situazione è simile anche per Breen e Albertini, che faticano a sfruttare tutto il potenziale delle loro Skoda Fabia R5.

IL GRAN FINALE Il secondo e ultimo giro di prove inizia nel segno di Crugnola. Il giovane pilota di Varese e la Vw Polo R5 filano che è un piacere, mentre Basso accusa qualche problema ai freni che costa secondi preziosi. Appena il tempo di accarezzare il sogno di una grande vittoria che si materializza il patatrac: la Polo R5 ha un cedimento meccanico, un problema al sistema dell’idroguida, e Crugnola è costretto mestamente a parcheggiare a bordo strada nel corso dell’undicesima prova. Via libera a Basso che però fino all’ultimo dovrà respingere l’assalto veemente di Campedelli. Il pilota di Orange1 risolve molti dei problemi di assetto patiti al mattino e cerca in tutti i modi la vittoria. Ma non c’è niente da fare, il distacco tra i due si assottiglia, non abbastanza però, e alla fine Basso ottiene il suo quarto successo personale al Rally del Ciocco. Un risultato a dir poco prestigioso per uno dei più forti rallysti italiani oggi in circolazione. Entusiasmante anche la sfida per il terzo posto. Breen insidia Rossetti, ma il pilota friulano vuole regalare a Citroen Italia il primo podio dopo il ritorno nel Campionato Italiano. Il capolavoro Rossetti lo fa esattamente nell’ultima prova, disputata in condizioni di buio a causa del ritardo accumulato nel corso della giornata (annullamento per incendio boschivo della prova n.12). Il pilota di Citroen Italia si lancia con il coltello tra i denti lungo le curve e i tornanti della “Careggine” ottenendo il miglior tempo della prova e rifilando a Breen un distacco di 1 secondo e due decimi. L’irlandese, nonostante un’ottima prestazione complessiva, è battuto e si deve accontentare del quarto posto. Rossetti dopo un rally a tratti sofferto, regala invece a Citroen un podio di non trascurabile importanza.

DUE RUOTE MOTRICI Peugeot Sport Italia, nonostante l’assenza nella categoria R5 e quindi non più in lotta per il titolo italiano assoluto, non perde l’abitudine della vittoria e trionfa nella classifica Due Ruote Motrici grazie a Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella, a dir poco eccellenti nella loro gara d’esordio con la Peugeot 208 R2b ufficiale. Subito alle loro spalle, in seconda posizione, troviamo Luca Panzani e Francesco Pinelli alla guida della Ford Fiesta R2 di Th Motorsport. Nella categoria R1, si registra la bella e limpida vittoria di Campanaro e Porcu con la Suzuki Swift SportIl Campionato Italiano Rally non poteva iniziare meglio di così e nonostante i motori siano ancora caldi, l’attesa per il prossimo Rally di Sanremo, dal 12 al 13 aprile, è già spasmodica.


Pubblicato da Andrea Minerva, 24/03/2019
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