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CIR, Scandola: non pensiamo al WRC, aspettiamo di sapere se correremo nel CIR


Avatar di Simone  Dellisanti , il 22/11/16

7 anni fa - Umberto Scandola, intervistato da MotorBox, ha parlato del futuro di Skoda Italia Motorsport

Umberto Scandola, pilota Skoda Italia: ho fatto delle richieste alla squadra ma non sembrano attuabili

POSITIVO SI, MA...Il 2016 è stato un anno sportivo vincente per Skoda. Nel WRC2, la casa ceca ha vinto il titolo con la Fabia R5 grazie alle prestazioni di Esapekka Lappi. Purtroppo per la filiale italiana, Skoda Italia Motorsport, l'anno sportivo è stato, si positivo, ma con un epilogo tutt'altro che felice.
 
CI PENSIAMO UN ATTIMO Dopo aver reso indimenticabile questo Campionato Italiano Rally, lottando fino all'ultima tappa con la Peugeot di Andreucci e la Ford di Basso, Umberto Scandola e il suo navigatore Guido d'Amore hanno dovuto alzare bandiera bianca proprio all'ultima sfida della stagione, il Rally Due Valli, a causa di una foratura sopraggiunta dopo pochi chilometri dal via. Risultato: campionato perso e tanti dubbi per Skoda Italia riguardo la prosecuzione del programma CIR per il 2017.
 
L'INTERVISTA Siamo riusciti a parlare un pò con Umberto Scandola, attuale pilota della Skoda Fabia R5 e dalle sue parole abbiamo percepito tanta voglia di andare avanti con Skoda, ma anche un po' di preoccupazione riguardo il futuro del team veronese.
 
Umberto, quale futuro si prospetta per Skoda Italia, siete pronti per il CIR 2017? 
Dal primo incontro che ho avuto con il team, non ci sono certezze ma c'è la volonta di proseguire insieme. C'è tanta amarezza per come si è concluso il 2016 e visto che a me non interessa arrivare terzo o secondo, ho fatto delle richieste importanti al team, richieste per arrivare alla vittoria ma queste, per il momento, non sono fattibili. Staremo a vedere cosa succederà. 
 
Cosa ti manca per vincere?
Durante il campionato ci battiamo con piloti e con team che riescono a fare moltissimi chilometri sia per provare l'auto sia per provare e testare le gomme che poi useranno durante la stagione. Quindi, è semplice intuire cosa ho chiesto. Vorrei fare anch'io più test e più chilometri ma questo significa anche chiedere più denaro alla squadra, e questo ora non è possibile. 
 
Come giudichi il nuovo regolamento del CIR? lo promuovi?
Se all'ultima gara siamo arrivati a giocarci la vittoria finale con ben tre equipaggi (Skoda, Ford e Peugeot) vuol dire che la formula proposta da questo nuovo regolamento è giusta.
 
C'è qualcosa che cambieresti di questo regolamento?
E' chiaro che quando fai una regola nuova, bisogna poi aggiustarla e affinarla, ma secondo me è stata una mossa vincente e coraggiosa introdurre queste novità. Permettono ai team di concentrarsi sulla singola tappa e quindi ogni gara risulta diversa e affascinante.
 
Dopo una stagione e mezza a bordo della Skoda Fabia R5, come la giudichi? Sei riuscito a conoscerla e a farla tua?
La Fabia R5 è un'auto nuova, lo sviluppo è ancora in corso ma, come ho già detto, è la macchina migliore per la sua categoria. Inoltre sono fiducioso sul fatto che possa migliorare ancora visto che sono previsti ulteriori sviluppi e aggiornamenti.
 
Cosa manca per renderla perfetta?
Inizialmente ho fatto fatica a sentirmi pienamente a mio agio. Questo perchè cercavo di adattare il mio stile di guida, quello che usavo con la Super2000, alla vettura mentre la Fabia va guidata diversamente. Quando abbiamo capito che avremmo dovuto, invece, adattarci noi alla macchina sono arrivati i primi risultati. Questa è la strada giusta per noi, dobbiamo adattarci ai suoi vincoli strutturali.
 
La nuova sede logistica di Skoda Motorsport Italia è utile anche per ottenere migliori risultati durante la stagione?
Devo ammettere che la macchina andava benissimo prima e va benissimo anche oggi. La nuova sede ha migliorato la qualità del lavoro dei nostri meccanici ma il lavoro che viene svolto sulla vettura è lo stesso che facevamo prima.
 
Riccardo Scandola (team principal Skoda Italia Motorsport): ora abbiamo più spazio e questo è senza dubbio un bene, si lavora meglio e questo influisce sul risultato finale. Ma, alla fine di tutto, a bordo ci sono Umberto e Guido. Noi diamo sempre il massimo e posso dire che la vettura non ha mai avuto problemi d'affidabilità.
 
Vi piacerebbe disputare un altra tappa del WRC? 
Ci piacerebbe eccome. Fare il WRC, che sia una gara o il campionato e davvero emozionante. Ora però i problemi sono diversi e molto più grossi del poter fare una singola gara di WRC. Meglio rimanere concentrati su altri problemi ben più importanti, come il fatto di poter sapere se correremo il prossimo anno.

Pubblicato da Simone Dellisanti, 22/11/2016
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