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CIR 2016

Rally Adriatico: Scandola domina anche in gara 2


Avatar di Andrea Minerva , il 30/05/16

7 anni fa - Scandola conquista per la quarta volta consecutiva il Rally Adriatico

Rally Adriatico: Scandola domina anche in gara 2

E CON QUESTA FANNO 4 En plein straordinario quello di Umberto Scandola e Guido D’Amore, alla quarta vittoria consecutiva al rally Adriatico, la prima con la Skoda Fabia in versione R5, le altre erano state ottenute con la Super 2000. Obbligati dal nuovo regolamento del campionato italiano rally, facciamo subito un po’ di ordine.

SCANDOLA E D'AMORE PORTANO A CASA TUTTO Al rally AdriaticoScandola e D’Amore hanno vinto tutto: gara 1, gara 2, e come non poteva ormai essere diversamente, anche la classifica generale del rally, quella che non assegna punti ma che vale per il palmares dei piloti e della gara. Dopo gara 1, il quadro del rally era molto chiaro: Scandola uomo da battere, Campedelli e Colombini gli avversari più temibili, Basso e Andreucci in difficoltà. E gara 2 non ha smentito questa situazione. Scandola, Campedelli e Colombini sono partiti “a tutta”, ognuno con le sue buone motivazioni. Scandola caricato dall’obiettivo di recuperare punti “pesanti” su Andreucci, Campedelli con l’intento di sfruttare al meglio la prima esperienza con la Ford Fiesta R5 a gpl dell’Orange racing 1 e preparata dal team Brc, e Colombini spinto dalla voglia matta di dimostrare una volta di più il suo valore di pilota, in particolare nella gare su terra, superficie sulla quale il giovane sanmarinese non correva da un paio d’anni.

ALL'ULTIMO SANGUE Rispetto a gara 1, sono stati proprio Dennis Colombini e il copilota Flavio Zanella a sfruttare l’ottimo lavoro di messa a punto svolto dalla squadra sulla loro Skoda Fabia R5, apparsa subito in grado di lottare per la vittoria. L’inizio di gara 2 è stato così segnato dalla lotta serrata, a suon di decimi, tra Scandola e Colombini, con Campedelli a cercar di mettere in mezzo la sua Ford Fiesta R5 a gplBasso e Andreucci hanno invece capito subito l’antifona, e intuito che per loro, il quarto e il quinto posto sarebbero stati il miglior risultato di giornata, esclusi possibili errori o guasti meccanici per gli equipaggi che li precedevano. Ma come “gufi” non hanno dimostrato di saperci fare un granché… Colombini non è un pilota iscritto al Campionato italiano, ma in caso di vittoria avrebbe comunque portato via punti importanti per i suoi rivali, in particolare quelli della vittoria per Scandola

9 KM DI PAURA L’ultima prova speciale, la “Avenale 3”, di 9km e 390 metri, ha quindi proposto uno scenario da finale de paura. Ovvero. Colombini al primo posto, ma con soli tre decimi di vantaggio su Scandola, e con l’handicap di essere ormai a corto di gomme. Il regolamento, per le gare su terra, ne prevede al massimo 12 per tutto il rally, e Colombini, anche a causa di un set up non ottimale in gara 1, non era riuscito a conservarne un numero sufficiente per poter attaccare fino alla fine della gara.

SCANDOLA SUPERA ANCHE SCANDOLA La lotta è furiosa, degna di un’edizione decisamente spettacolare del Campionato italiano rally, e alla fine vede prevalere Scandola e D’Amore, che nell’ultimo tratto cronometrato rifilano un secondo e quattro a Colombini e Zanella, vincendo così gara 2 con un margine di un secondo e un decimo. Da fotofinish! Non possiamo fare a meno di notare che rispetto allo stesso passaggio precedente sulla prova “Avenale”, Scandola è stato in grado di migliorarsi di ben cinque secondi. Un’enormità, che testimonia la bravura e l’accortezza manifestata dall’equipaggio di Skoda Motorsport Italia nel gestire con freddezza la gara, fino alla fine. Campedelli e Fappani hanno chiuso al terzo posto gara 2, a soli quattro secondi e sette da Scandola, mentre Basso, attardato anche da problemi tecnici, non è andato oltre il quarto posto.

LA GARA DEL LEONE Quella di Paolo Andreucci e Anna Andreussi è stata invece, fino a qui, la peggiore prestazione dell’anno per il binomio di Peugeot sport Italia, con la 208 turbo 16. Partire davanti a tutti, con tanto di traiettorie sporche, è stato un handicap insuperabile, in effetti, ma non abbastanza da giustificare del tutto una prova sottotono, priva anche di un solo acuto. “Ucci” non ha mai amato il rally Adriatico, e questo risultato ne è un’ulteriore conferma. Scandola e D’amore recuperano terreno, ed ora si trovano a soli otto punti e mezzo dalla coppia Andreucci e Andreussi.

APPUNTAMENTO A SAN MARINO Il prossimo appuntamento è il rally di San Marino, in calendario nel weekend del 10 Luglio. Non potrà ovviamente essere decisivo per le sorti del campionato italiano, ma potrebbe dare alcune indicazioni decisive per il futuro della stagione.

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Noi ci saremo! Buon rally a tutti!

Tuned!

LE CLASSIFICHE:

Gara 2 – rally Adriatico:
1)Scandola/D’Amore (Skoda Fabia R5)
2) Colombini/Zanella (Skoda Fabia R5) a 1.1 
3) Campedelli/Fappani (Ford Fiesta R5 gpl) a 4.7 
4) Basso/Granai (Ford Fiesta R5) a 26.6 
5) Andreucci/Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) a 40.5

Classifica finale generale – Rally Adriatico:
1) Scandola/D’Amore 
2) Campedelli/Fappani 
3) Colombini/Zanella 
4) Basso/Granai 
5) Andreucci/Andreussi

Classifica assoluta piloti – Campionato italiano rally (dopo 4 prove) 
1) Andreucci  53.50 
2) Scandola 45 
3) Basso 39.75 

Classifica Costruttori – Campionato italiano rally 
1) Peugeot 57 
2) Ford 55.25 
3) Skoda 45


Pubblicato da Andrea Minerva , 30/05/2016
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