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CIR 2016

I protagonisti del Campionato Italiano Rally 2016


Avatar di Andrea Minerva , il 29/02/16

8 anni fa - Il campionato rally 2016 è ai blocchi di partenza...

8 gare, sei su asfalto e due su terra. Questo, volendo sintetizzare all’estremo, il menu del campionato italiano rally

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FANGO E POLVERE 8 gare, sei su asfalto e due su terra. Questo, volendo sintetizzare all’estremo, il menu del campionato italiano rally. Almeno in termini di calendario e scelta della tipologia di gare. Si parte, come da tradizione, con il rally del Ciocco e valle del Serchio, “in casa” del 9 volte campione italiano Paolo Andreucci, garfagnino di nascita. A seguire, due appuntamenti che per storia, tradizione e blasone potrebbero ancora oggi, eccome, valere una serie internazionale: il rally di Sanremo e il rally Targa Florio

ALTRI CENTO DI QUESTI La prova siciliana, la più antica corsa automobilistica al mondo, taglia quest’anno il traguardo dei 100 anni. Una ricorrenza che verrà festeggiata con svariati eventi a corollario della gara del campionato italiano rally. Poi, finalmente, e vogliamo sottolineare, finalmente, sarà il momento del rally dell’Adriatico e del rally di San Marino. Non per una particolare predilezione per queste due gare rispetto a tutte le altre, ci mancherebbe, ma perché si tratta degli unici due appuntamenti “su terra”. Ad oggi ancora troppo pochi, soprattutto nell’ottica della maturazione tecnica e agonistica delle giovani leve del rallysmo nazionale. Il campionato mondiale si svolge prevalentemente su gare che prevedono il fondo sterrato, e planare nella serie iridata senza una particolare esperienza su questo tipo di fondo è certamente penalizzante.L’inserimento di una terza gara su terra, nell’ambito del campionato italiano, resta sempre una speranza, ci auguriamo prima o poi realizzata. Di sicuro, realizzabile. Chiusa questa parentesi, riprendiamo la carrellata relativa alla stagione 2016.

CALENDARIO, PUNTEGGI E NOVITA'  A partire dalla fine di agosto, il gran finale della serie tricolore prevede gli ultimi tre appuntamenti: Friuli Venezia GiuliaRoma Capitale e Due Valli. Tre prove, tutte su asfalto, ma dalle caratteristiche tecniche decisamente diverse. Elemento che potrebbe contribuire a rendere ancora più emozionante e avvincente il finale di stagione. Se il panorama dei rally che compongono il calendario non propone nessuna “new entry”, altra storia è quella che riguarda invece il regolamento, rivisto e corretto in un aspetto fondamentale: l’assegnazione del punteggio. A differenza del passato, quando la classifica finale di ogni gara era l’unico elemento per l’attribuzione dei punti in base all’ordine di arrivo, oggi si prendono in considerazione sia la prima tappa che la seconda. Più nello specifico, per intenderci, ogni tappa assegna un punteggio a se stante, in questo modo: 7,5 punti al 1°, 6 punti al 2°, 5 punti al 3°, 4 punti al 4°, 3 punti al 5°, 2,5 punti al 6°, 2 punti al 7°, 1,5 punti all’8° , 1 punto al 9° e 0,5 punti al 10°. In buona sostanza, potrebbe quindi capitare, e molto probabilmente capiterà, che un equipaggio non riesca a concludere la gara ma abbia comunque la possibilità di portare a casa i punti conquistati nel corso della prima tappa.

BRAIN STORMING Altro aspetto da non sottovalutare: la strategia di gara. Una tattica attendista, soprattutto nella prima parte del rally, potrebbe non pagare e non essere più redditizia come in passato. I punti assegnati al termine della prima tappa avranno un peso determinante, e tutti dovranno dare subito il massimo per cercare di accaparrarseli. Ulteriore chiave di lettura. Il pubblico riuscirà a seguire l’evoluzione del punteggio gara per gara, pardon…tappa per tappa? Si tratta di un elemento da non sottovalutare, e che dopo l’esperienza dei primi rally andrà certamente preso in considerazione. Non secondarie anche le verifiche tecniche del dopo gara, quelle destinate ad accertare il totale rispetto del regolamento da parte di tutti i concorrenti. Sotto questo profilo andranno prese in considerazione anche per tutti coloro che dovessero prendere punti nella prima tappa e non riuscissero a prendere il via della seconda. Insomma, di carne al fuoco questa novità regolamentare ne mette parecchia, vediamo come andrà….

I TITOLI All’interno del campionato italiano rally, anche in questa occasione verranno assegnati i titoli Due Ruote Motrici e quello rally junior, riservato ai piloti under 25, nati quindi dopo il 31 dicembre 1990. Per il campionato Due Ruote Motrici le gare valide saranno sette, escluso in questo caso il rally di Roma Capitale, mentre per il campionato junior, ancora sette prove, ma il rally escluso in questo caso è il Friuli Venezia Giulia.

GLI PNEUMATICI Già a partire dallo scorso anno, sono stati resi obbligatori nel campionato italiano quelli a omologazione Fia, con identico battistrada sia per il fondo bagnato che per quello asciutto. E’ stata comunque prevista, per motivi di sicurezza, la scolpitura libera di questi stessi pneumatici. Nelle gare su asfalto si potranno utilizzare un numero massimo di 14 gomme12 invece quelle consentite per i rally su terra.

I PROTAGONISTI Non si può che partire dalla coppia Paolo Andreucci e Anna Andreussi. Dopo 9 titoli italiani sono loro l’equipaggio da battere. Senza se e senza ma. Saranno ancora una volta in gara con la Peugeot 208 T16 R5 affidata alle cure del team Racing Lions e con il supporto diretto e ufficiale di Peugeot Italia. Lo scorso anno hanno vinto quattro gare su otto, e conquistato il campionato italiano con largo anticipo sulla chiusura della serie tricolore. Quest’anno partono con l’obiettivo dichiarato del decimo titolo, quello della Stella. Si tratterebbe di un risultato straordinario, di certo alla portata di “Ucci” e “Ussi”, ma non del tutto scontato. A detta della loro squadra e naturalmente di Peugeot, la 208 T16 R5 è stata ulteriormente aggiornata, garantendo quindi una crescita tecnica e di prestazioni. Per valutare correttamente questa dichiarazione, dovremo per forza attendere il responso della prima gara, il rally del Ciocco e valle del Serchio. Al riguardo non siamo scettici, ma il potenziale tecnico degli avversari questa volta appare decisamente elevato, e la sfida per Paolo Andreucci e Anna Andreussi potrebbe essere più dura che in passato.Tra gli avversari più pericolosi, un ruolo di primo piano spetta certamente a Umberto Scandola e Guido D’Amore, in gara con la Skoda Fabia R5, modello che ha sostituito lo scorso anno la versione super 2000 durante il campionato. Con la Fabia R5 turbo, l’equipaggio della Skoda Motorsport ha fatto faville nella fase finale del campionato, vincendo le ultime due gare, il rally di Roma Capitale e il rally Due Valli. Il potenziale tecnico della Skoda Fabia sembra davvero ragguardevole, come testimoniato anche dai risultati ottenuti nella categoria wrc2 del campionato mondiale; un indizio sufficiente per annoverare Scandola e D’Amore tra i grandi favoriti per il titolo nazionale 2016. Qualche incognita in più per Giandomenico Basso e Lorenzo Granai. Per loro prosegue il rapporto con il team Brc che anche in questa occasione schiera la Ford Fiesta in versione R5, alimentata a Gpl. E proprio in questo elemento risiede il principale interrogativo. L’ultima evoluzione della Ford Fiesta, nella sua versione turbo, ha svelato, anche a livello di gare internazionali, un potenziale sorprendente. Resta ora da capire se questa capacità prestazionale rimarrà intatta anche con l’alimentazione a gpl. Un risultato non del tutto impossibile, considerando i risultati ottenuti in questi ultimi anni dal “Giando” e dal team Brc, costantemente tra i protagonisti del campionato italiano e nel 2014 arrivati ad un passo dal titolo, sconfitti solo nell’ultima gara da Paolo Andreucci.

IN BUONA COMPAGNIA Ma il parterre del campionato italiano non si esaurisce qui. Non sono certo da trascurare le presenze di Simone TempestiniRudy MicheliniAlessandro PericoMichele Tassone e Gabriele Ciavarella, che non solo animeranno ancora di più le gare, ma che in almeno qualche occasione potrebbero inserirsi nella lotta per il podio, o addirittura per la vittoria. Non va che dimenticato che proprio un anno fa la vittoria del rally del Ciocco e Valle del Serchio è finita nella mani di Alessandro Perico.

SESSO DEBOLE A CHI? Tra le presenze femminili, vanno segnalate Corinne Federighi, in gara con una Renault Clio R3C e Beatrice Calvi, che disputerà il campionato italiano con una Peugeot 208 R2 della Scuderia Palladio. E’ tutto pronto quindi. Ancora pochi giorni, poche ore, e l’ennesima sfida per il campionato italiano rally avrà inizio.

Saremo qui, naturalmente, per raccontarvela. E buon rally a tutti! 


Pubblicato da Andrea Minerva, 29/02/2016
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