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Prova su strada

Saab 9-3 Cabrio


Avatar di Mario Cornicchia , il 10/06/03

20 anni fa -

L'auto che ha re-inventato le cabriolet a 4 posti è alla terza generazione. Una vera quattro stagioni, stile svedese, guida da sportiva e comfort da tetto in lamiera.

COM’E’ Nel 1983, al Salone di Francoforte, Saab mostrò un azzardo: una 900 con il tetto segato, una capote ad azionamento elettrico e quattro posti veri. Una concept che a grande richiesta venne prodotta in serie limitata nel 1986 e che oggi rappresenta una parte importante della produzione della serie 9-3. Alla base del successo, la formula giusta: stile, praticità, utilità, divertimento.

DAY BY DAY Non l’auto da fine settimana fuori porta ma l’auto da tutti i giorni, dove caricare anche la suocera. La berlina che alla pressione di un pulsante si trasforma in una scoperta per sentirsi in vacanza anche al semaforo. Formula inalterata e migliorata fino a oggi, per la terza generazione. Un’auto così importante per Saab, per volumi e per immagine, che il progetto della cabriolet è stato portato avanti di pari passo con quello della berlina.

CABRIO-COUPE’ Della berlina mantiene il frontale, mentre la coda è tutta nuova anche se nelle luci ricorda un poco quelle di una spider inglese… Il risultato è una cabriolet che chiusa sembra una coupé, con il muso affilato, il profilo a cuneo, le fiancate alte e una capote che ricorda il tetto di una coupé, appunto.

TELECOMANDATA Niente a che vedere con l’indimenticabile bellissimo vascone da bagno della prima serie, evoluzione piuttosto della seconda serie lanciata nel 1993, ora più lunga di 7 centimetri e più larga di 5. Per aprire la capote non sono necessarie procedure da lancio nello spazio (freno a mano, freni tirati, maniglie di sblocco, chiave in posizione…): è sufficiente non superare i 30 km/h e premere un pulsante sulla plancia e in 20 secondi il tetto è aperto (o chiuso). Si può aprire anche fino a 7 metri di distanza, insistendo sul pulsante di apertura del telecomando/chiave: molto utile in estate per evitare l’infarto da abitacolo a 700 gradi.

PER QUATTRO La capote è a tre strati, con un grande lunotto in cristallo, con un canaletto per la pioggia per evitare di bagnarsi quando si apre la portiera e con il telaio in acciaio e magnesio per garantire rigidità e leggerezza. All’interno lo spazio per quattro adulti taglia media è assicurato dai quattro posti abbracciati da una U nel colore della carrozzeria.

PRO SUOCERA I sedili anteriori sono esclusivi per la cabrio, più sportivi e con le cinture di sicurezza incorporate, con una comoda maniglia di fianco al poggiatesta per piegarli e farli scorrere in avanti (per 243mm, anche a comando elettrico): senza l’intralcio della cintura a penzoloni e con lo spazio lasciato dal sedile tutto in avanti, ai posti posteriori si accede facilmente (ci passa anche la inarrestabile suocera…).

IMPERMEABILE La versione di accesso ha i sedili rivestiti con tessuto Hydroblox che anche in caso di pioggia non si impregna di acqua pur, assicura Saab, consentendo la traspirazione. Il bagagliaio si adatta alle esigenze: a capote chiusa si libera automaticamente spazio per i bagagli e può ospitare fino a 352 litri; a capote aperta lo spazio si riduce fino a 235 litri, quanto basta per infilare due borsoni (bassi e larghi) da fine settimana estivo. Per ampliare la capacità di carico, Saab ha pensato a un accessorio, la Cargo Wing, uno spoiler montato sulla coda che si apre in avanti e può portare sci e snowboard.

SICURA Alla sicurezza pensano il rollbar inserito nella cornice del parabrezza e i due rollbar che escono dietro le teste di chi siede dietro in caso di incidente oltre a, airbag frontali, airbag laterali testa-torace, cinture con pretensionatori, poggiatesta attivi…

PROFILER La 9-3 Cabriolet eredita le funzionalità pratiche della 9-3 berlina. Come il visore posto in centro, alla base del parabrezza che comunica l’informazione prescelta del computer di bordo, gli avvisi di pericolo, le indicazioni del navigatore satellitare e le impostazioni dell’impianto stereo. Tramite il visore si accede ai menu del Profiler, per personalizzare funzioni come il bilanciamento dell’aria dell’abitacolo, l’illuminazione del tachimetro, l’allarme, i sensori di parcheggio e dei tergicristalli.

PREMUROSA

Sul tunnel centrale, due maniglioni: in realtà quella di sinistra è la leva del freno a mano e quella destra ha una fessura, la smart slot, in cui infilare appunti, carte di credito o Viacard. E poi le tante piccole attenzioni. Avete chiuso gli specchi in posteggio e vi siete dimenticati di aprirli? Invece di fare contorsioni sul sedile di destra, superate i 30 km/h e si riapriranno da soli. Oppure potete orientarli in basso in manovra premendo un pulsante.

AUTOMATISMI Volete coprire il parabrezza? Spingendo in avanti la leva con il motore spento le spazzole si fermeranno in posizione verticale. E per evitare che quando spruzzate il parabrezza entri l’odore del detergente all’interno, il ricircolo dell’aria si può attivare automaticamente per qualche istante. Volete salire sulla 9-3 con il vostro cellulare Bluetooth e collegarvi direttamente all’impianto vivavoce senza cavi e supporti? Sulla 9-3 si può fare si possono collegare in rete senza fili palmari o computer portatili, purché Bluetooth. E per i soliti distratti che circolano tutto l’inverno con l’insopportabile retronebbia acceso, Saab lo spegne quando si spegne il motore.

MOTORI Anche per la tecnica lo schema non cambia, con sospensioni in alluminio McPherson anteriori e quadri-link posteriori con ruote autosterzanti e i soliti motori turbo in alluminio: 1.8t, 150 cv (110 kW) disponibile dall’autunno, 2.0t, 175 cv (129 kW) e 2.0T, 210 cv (155 kW) in consegna a luglio: stessa turbina Garret e diversa pressione di sovralimentazione per i primi due, turbina Mitsubishi per la versione più potente e alberi a camme differenti.

LISTINO Per tutti motori tanta coppia anche a basso numero di giri (rispettivamente: 240Nm a 2.500 giri, 265Nm a 2.500 giri, 300Nm a 2.500 giri). Cambio a sei marce per la 210 cv. In futuro, anche un nuovo motore diesel. Tre gli allestimenti disponibili, Linear e Vector per 1.8t e 2.0t, Aero per la 2.0T. Prezzi da 34mila Euro per la 1.8t Linear fino a 41.600 Euro per la 2.0T Aero.

COME VA Il posto di guida della 9-3 cabrio è spazioso e confortevole quanto quello della 9-3 berlina con tutte le funzionalità pratiche ereditate interamente, come il comodissimo visore alla base del parabrezza, ottimo se abbinato al navigatore satellitare di cui ripete le informazioni fondamentali oltre a tutte le informazioni di viaggio. I sedili più sportivi trattengono meglio e ci si sente più protetti.

VETRATA Spazio ce n’è molto anche a capote chiusa, un tetto alto e chiaro all’interno, assolutamente non opprimente, pari a quello di una berlina. La coda alta limita un poco la visibilità in manovra ma, anche a capote chiusa, la 9-3 Cabriolet è molto luminosa, con grandi vetri e un lunotto ampio, e non fa rimpiangere una berlina. Tutto sembra ben fatto, ben pensato e ben realizzato, e ci si trova in un ambiente piacevole, con tutto a portata di mano.

FRIGOBAR Il cassetto portaoggetti climatizzato mantiene le sue dimensioni da frigobar, molto utile su una cabrio per metter al sicuro (o al fresco) tante cose quando si lascia la capote aperta: c’è spazio per uno zainetto o per parecchie bibite.

SEI MARCE Abbiamo a disposizione per il test soltanto la 2.0T, l’ideale per mettere alla prova la rigidità del telaio, punto critico della auto scoperte, non uno dei punti di forza della vecchia 9-3 cabrio. Il motore è l’ottimo turbo con tanta potenza anche ai bassissimi regimi, capace di riprendere in sesta a 1.500 giri. Si sposa bene con il cambio manuale a sei marce, ben scalato e veloce nelle cambiate, ma anche al cambio automatico a 5 marce con comando sequenziale (e comandi al volante), moderno, veloce sia nell’uso automatico sia in quello manuale.

AERO Proviamo due assetti, quello standard (non disponibile in Italia con il motore da 210Cv) e quello Aero. La cabrio si comporta bene, si guida veloce anche in curve non proprio lisce e facili senza innescare le classiche vibrazioni di telaio da cabriolet, che si fanno sentire in maniera molto contenuta soltanto su strade sconnesse. L’assetto normale risponde bene ma l’assetto sportivo è più preciso e più sicuro senza peraltro limitare il comfort.

ARIA FRESCA A capote aperta, con il frangivento montato dietro i sedili anteriori (ripiegabile in quattro per essere risposto nel bagagliaio senza fatica) qualche spiffero da dietro riesce a sfuggire e la differenza tra tutto aperto e vetri sollevati con frangivento non è abissale, ed è quasi meglio tenere tutto aperto se fa caldo con correnti più distribuite, soprattutto se non si viaggia a 180.

SILENZIO SVEDESE I vetri laterali si muovono insieme quando la capote è aperta, singolarmente quando è chiusa e il climatizzatore automatico cambia l’indicazione della temperatura, impostata in 16 livelli, quando si apre la capote. A capote chiusa, il comfort è sorprendente: un minimo fruscio dalla parte posteriore della capote (va detto, però, che abbiamo provato esemplari di pre-serie) ma, anche a velocità decisamente fuori codice, sulla 9-3 Cabriolet regna un silenzio superiore a quello offerto anche da berline blasonate. Il Cx è pari a 0.34, notevole per una cabrio. Chapeau.


Pubblicato da M.A. Corniche, 10/06/2003
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