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Mercedes ML 250 CDI: il video della nostra prova


Avatar di Andrea  Rapelli , il 19/12/11

12 anni fa - La Mercedes ML 250 CDI è una facostra totum buona per tutte le occasioni

La Mercedes ML 250 CDI si dimostra un'ottima factotum, pronta a superare una tempesta di neve come ad assicurare viaggi in prima classe da casello a casello. Tra le migliori qualità spicca anche la cura costruttiva.

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COM'È La terza generazione della Mercedes ML cambia totalmente faccia, pur rimanendo pachidermica (in senso buono) nelle dimensioni. Il segreto della sua eterna giovinezza? Lifting deciso ma nel solco della tradizione stellata, grande sicurezza di marcia ed efficienza nei consumi, grazie per esempio a start&stop e affinamenti aerodinamici. Senza dimenticare nuove chicche per tirarvi fuori dalle situazioni più scabrose quando l'asfalto finisce.

TAGLIATA CON L'ACCETTA Sulle prime il frontale così alto, verticale e vicino alle ruote anteriori disturba un po' la vista d'insieme. Tuttavia basta spostarsi e osservare lo sguardo, dall'espressione bonaria e intelligente, per cambiare idea. Ora c'è un po' più di rimmel – mai usato in maniera volgare – nei proiettori e due lame di LED diurni, che fanno da cornice alla tradizionalissima calandra con tre listelloni cromati e Stella tripuntuta al centro.

NERBORUTA Le nervature che corrono lungo la fiancata accentuano la prestanza fisica della forzuta Mercedes ML e conducono gli occhi verso la coda: il padiglione plana dolcemente verso il portellone, incastonato fra due gruppi ottici affetti da gigantismo. Se l'ampia vetratura del lunotto si estende, come su tutte le M precedenti, fino al terzo montante, il design della coda riprende i profili laterali, accentuando la possanza. Anche con fascioni paraurti sostenuti, impreziositi da eleganti inserti argentei.

SALOTTO CON VISTA I tagli (in senso squisitamente stilistico) continuano anche all'interno, con una plancia alta e solida, pure nelle finiture. Al di là della miriade di combinazioni estetiche – e di materiali – possibili, la prima dote che traspare una volta seduti nell'abitacolo è la qualità: nessuno scricchiolio sinistro, di luci fra gli accoppiamenti neanche l'ombra, materiali morbidi e curati. Lo spazio? Ce n'è: anche se l'altezza è diminuita di 4 centimetri, un quintetto base di pallacanestro può trovar posto senza problemi. Il tunnel centrale non disturba troppo le gambe dei passeggeri posteriori e le spalle difficilmente si toccano.

QUI TRASLOCHI Altro punto di forza è il bagagliaio, che soddisfa le esigenze di una tribù: da 551 a, udite udite, più di 2.000 litri disponibili, ribaltando gli schienali posteriori, per valigie e suppellettili. Non mancano altri assi nella manica: dal portellone apribile elettricamente (629 euro), una manna quando si hanno le mani impegnate, al kit fissaggio bagagli (357) per evitare che le preziosissime maioliche della nonna finiscano in pezzi dopo poche curve.

DIESEL DA LEGGENDA Sotto il cofano, la prima scelta è costituita da due turbodiesel BlueTEC, già in regola con la normativa Euro 6 grazie a Start&Stop e AdBlue, speciale additivo a base di urea che abbatte le emissioni. Il più piccolino, a 4 cilindri e da 204 CV, è il 250 biturbo già impiegato sulla maggior parte della gamma di Stoccarda. Il fratello maggio è il V6 2,9 litri capace di 258 CV. Con consumi ed emissioni da leccarsi i baffi: medie di 6,5 litri ogni 100 km per il primo e 7,4 per il secondo (da 158 a 179 g/CO2 per km).

ATTENTI MOTORI GERMANICI Tra i benzina la parte del leone viene interpretata alla perfezione dalle pompatissime versioni AMG: ottovù 5,5 litri biturbo a iniezione diretta da 525 e, nel caso della versione Performance, ben 557 CV. Con serbatoio maggiorato a 93 litri, perché al litro fanno precisamente 8,5 km (dichiarati). Per i più tranquilli e posati tradizionalisti c'è poi sempre un 6 cilindri da 3,5 litri e 306 CV della famiglia BlueEFFICIENCY, abbinato al vellutato automatico 7G-Tronic: i consumi scendono (media di 8,8 l/100 km), così come le emissioni, francobollate a quota 199 grammi.

LISTINO BINARIO Se la scelta delle motorizzazioni è piuttosto ampia, gli allestimenti si riducono a due: Sport e Premium, il top, che richiede dai 7.986 ai 9.075 euro in più, a seconda dei propulsori. Già in Sport, comunque, la dotazione di serie soddisfa: cambio automatico 7G-Tronic, rivestimenti in pelle ecologica, radio con presa Aux, lettore mp3 e navigatore estraibile Becker (ma solo a partire da gennaio). Opulento il Premium: oltre ai già citati accessori aggiunge il pacchetto esterno AMG, gli specchietti esterni ripiegabili elettricamente e il navigatore Comand con lettore DVD, vivavoce Bluetooth, Hard Disk da 10 GB per lo stoccaggio dei files musicali e lo Speed Limit Info, che proietta nel quadro strumenti i limiti di velocità incontrati sul percorso. I prezzi vanno dai 58.977 euro della 250 BlueTEC Sport ai 127.220 della AMG Performance, passando per i 61.327 della 350 BlueEFFICIENCY.

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BOTTE DI FERRO... Ma tecnologica. Perché, fedele alla sua politica sulla sicurezza, Mercedes porta anche qui i chip che fanno da angelo custode: se avete tirato troppo tardi a casa di amici la tazzina dell'Attention Assist (di serie) potrebbe invitarvi alla sosta illuminandosi nel display del computer di bordo. I più esigenti possono scegliere il Pacchetto assistenza alla guida (2.722 euro), che comprende Distronic Plus, sistema di controllo dell'angolo morto in fase di sorpasso e Lane Keep Assist, capace di riportarvi sulla retta via se oltrepassate involontariamente le linee di demarcazione della carreggiata. In un quadro estremamente positivo, stona l'assenza degli airbag laterali posteriori (411 euro), di serie solo sull'allestimento Premium.

COME VA Trait d'union fra l'asfalto e la terra, la Mercedes ML conserva l'indole delle Mercedes più tradizionali. I punti salienti? Comfort, sicurezza di marcia, prestanza fisica quando dal bitume si passa a neve, terra o fango.

M COME... MOLTITUDINE Quella dei comandi dietro al volante. Oltre alla posizione della leva del cambio “stile devioluci” sulla destra del piantone, a farle compagnia ci sono altre tre leve: regolazione volante, frecce/tergi, cruise control attivo. Così, trovare quella giusta al primo colpo richiede abitudine ed esercizio. Ciò detto, la posizione di guida si adatta ottimamente a tutte le corporature e permette – dote precipua di tutte le SUV – di avere una visuale privilegiata sul traffico che vi sta intorno.

PICCOLO È BELLO Il 4 cilindri biturbo della Mercedes ML 250 CDI dà il buongiorno con una voce roca tuttavia, fin dai primi km, non si sente in soggezione a smuovere le circa 2 tonnellate del colosso tedesco. A patto, certo, di non chiedere straordinari, perché insistendo sul gas fino alla zona rossa emergerà solo una ruvidità poco affine all'aplomb della Stella. Meglio, quindi, godersi i 204 CV in souplesse, certi di avere sempre una discreta riserva di potenza per i sorpassi. L'accoppiata con il 7G-Tronic è ben riuscita: le cambiate sono dolci e puntuali, senza tentennamenti. Bene anche il dialogo con il sistema Start&Stop (che funziona pure a -10 gradi!) rapido sia nello spegnimento sia nel riavvio. Il sorriso s'incupisce un filo utilizzando i paddle al volante, che rallentano un po' l'azione di questo cambio-capolavoro.

UN PO' DI CALMA, PLEASE Quando la strada si attorciglia le sensazioni che giungono da sterzo e assetto consigliano caldamente di non esagerare: il primo è preciso ma non troppo lesto a seguire i movimenti impartiti dalle braccia e il secondo, anche selezionando al modalità Sport delle sospensioni attive (a richiesta solo sulla 250 BlueTEC) ciondola un po'. La soluzione? Scegliere l'Active Curve System, composto da barre stabilizzatrici magiche che attenuano il rollio. Il risultato è apprezzabile ma ciò non toglie che la vera anima della classe M venga fuori nei lunghi viaggi: soffice nella risposta sospensiva, permette i dialoghi a bassa voce con i compagni di gita, facendovi venire voglia di continuare a macinare strada.

PREGO SI SPORCHI Tra le nevi austriache, in mezzo a una perfetta tempesta bianca, la grossa SUV tedesca si è dimostrata perfettamente all'altezza della situazione. La trazione 4Matic – pur avendo una concezione tendenzialmente sottosterzante nella ripartizione della coppia, di base 50:50 – dialoga bene con i controlli di stabilità e trazione, agendo in totale autonomia: disattivarli appare quindi una scelta inutile. Al guidatore non resta che premere il gas, soppesare i movimenti sullo sterzo e verificare, di tanto in tanto, il grip dei pneumatici (rigorosamente invernali) con piccoli ma decisi tocchi sul freno. 

ARMA IN PIÙ Interessante, se amate affrontare paesaggi agresti e steppe sconfinate, il pacchetto On&Offroad: a 2.299 euro si hanno protezioni per il sottoscocca e una manopola sul tunnel centrale capace di cambiar faccia alla M, agendo sui chip con un algoritmo speciale per ABS, ETS, ESP e sospensioni pneumatiche. In pratica, è come avere 6 auto in una: chi è al volante può perfino scegliere il bloccaggio del differenziale centrale (fino al 100%) o la funzione rimorchio, perfetta quando si trasportano i propri hobby... “ingombranti”. Così si possono sfruttare i buoni angoli d'attacco e uscita pari, rispettivamente, a 31 e 29 gradi.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 19/12/2011
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