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Sicurezza stradale

ANAS, al via campagna per la sicurezza stradale. Con Gabbani


Avatar di Lorenzo Centenari , il 04/12/17

6 anni fa - Il cantante Francesco Gabbani è il volto della campagna #buonmotivo

Il vincitore di Sanremo Francesco Gabbani presta il volto alla campagna #buonmotivo. Focus sugli utenti vulnerabili della strada

NEVER ALONE Nella vita, come sulla strada: non siamo mai da soli. E se nel primo caso suona più come incoraggiamento, non essere da soli per strada significa semmai grande responsabilità. Quando guidi, c'è sempre un #buonmotivo per rispettare le regole, tenere alta l'attenzione, prendere insomma la cosa con la massima serietà. Parola di Francesco Gabbani, sempre così allegro sul palco, ma anche coscienzioso quando l'argomento toglie la voglia di scherzare.

GLI ALTRI SIAMO NOI #buonmotivo è proprio il claim della nuova campagna di sicurezza stradale promossa da Anas e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con la Polizia di Stato. Scopo dell'iniziativa, quella di sensibilizzare gli utenti della strada sulle situazioni di pericolo che possono generarsi all'improvviso. Per sé, e per gli altri. Gli altri automobilisti, ma anche e soprattutto i ciclisti, i motociclisti, i pedoni. Sono loro, i veri protagonisti della campagna.

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LA VERSIONE DI FRANCESCO Testimonial della campagna di Anas è dunque il cantante Francesco Gabbani: tocca al due volte vincitore di Sanremo prestare volto, voce e melodia allo spot che andrà in onda da oggi 4 dicembre al 3 gennaio 2018 su tv, radio, web e social network. Nel breve video, il brano di Gabbani "La mia versione dei ricordi", contenuto nell’album “Magellano”, è la colonna sonora di una strada popolata da automobilisti, pedoni, motociclisti. Poi compare lui, Gabbani, nei panni di un prudente ciclista che ricorda come sulla strada non siamo da soli. E come il rispetto per gli altri, sia in primo luogo rispetto per sé stessi.

MILLE BUONI MOTIVI Ma la campagna Anas va oltre lo schermo: sarà infatti avviato anche uno speciale contest, rivolto a musicisti, cantanti e band emergenti. Ai concorrenti, sarà chiesto di comporre un “buon motivo” per guidare e muoversi in sicurezza. Ci si potrà candidare tramite registrazione sul sito ufficiale dedicato alla campagna, dove trovare anche il regolamento. La selezione sarà affidata a una giuria di esperti e ogni fase del contest sarà promossa attraverso i canali social. Il vincitore avrà infine la possibilità di presentare il proprio brano su alcune radio locali. Inoltre, sempre tramite i social network e il sito dedicato, qualsiasi utente della strada viene invitato a raccontare il proprio #buonmotivo. Con frasi, foto o video.

IL MOTIVO DEL GOVERNO “La sicurezza delle infrastrutture, e quindi delle persone, è una nostra priorità, per la quale siamo intervenuti con investimenti importanti nella cura e manutenzione dell’intera rete di mobilità – dichiara il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio -. Ma il rispetto degli altri, attraverso il rispetto delle regole, è condizione irrinunciabile per prevenire il rischio”.
 
IL MOTIVO DI ANAS “La strada è uno spazio condiviso, e per renderlo davvero sicuro – sostiene il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani –serve l’impegno di tutti. I comportamenti irresponsabili, dalla distrazione all’eccesso di velocità, dalle manovre irregolari e azzardate al mancato utilizzo di adeguati sistemi di protezione, come ad esempio il casco per chi va in moto, compromettono non solo l’incolumità di chi li compie, ma anche quella di chi li subisce passivamente senza potersi proteggere. Siamo in prima linea sul fronte della sicurezza stradale con il grande progetto di manutenzione avviato nel 2015 per mettere in sicurezza e potenziare il patrimonio esistente".
 
IL MOTIVO DELLA POLIZIA “Fondamentale è l’impegno congiunto diretto a diffondere la cultura di una corretta mobilità stradale – spiega il Direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno – perché la prevenzione è anche comprensione del rischio derivante da comportamenti irresponsabili. È stato fatto tanto ma ancora molto resta da fare per raggiungere l’obiettivo più ambizioso che è quello di inculcare una vera cultura di legalità e civiltà sulla strada. Soprattutto in questo momento storico, in cui i conducenti vogliono essere sempre connessi”.
 
I MOTIVI IN CIFRE Stando ai dati Istat, nel 2016 si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni, che hanno provocato 3.283 vittime e 249.175 feriti, con una diminuzione del 4,2% del numero dei deceduti rispetto al 2015 (-145). Tra le vittime sono in aumento i ciclisti (275, +9.6%) e i ciclomotoristi (116, +10,5%), mentre risultano in calo i motociclisti (657,- 15,0%). La fascia oraria durante la quale si sono verificati più incidenti è quella compresa tra le 22 e le 6: sono decedute 816 persone (pari al 24,9% del totale delle vittime registrate nel 2016) mentre i feriti sono stati 35.758 (pari al 14,4%).  

Pubblicato da Lorenzo Centenari, 04/12/2017
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