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Sentenze

Litigi stradali, bloccare il passaggio a un'auto è reato


Avatar di Lorenzo Centenari , il 13/02/18

6 anni fa - La pronuncia della Cassazione: bloccare un'altra auto è violenza privata

Litigi stradali: bloccare un'altra auto è reato di violenza privata

La pronuncia della Cassazione: impedire il passaggio a un'altra auto è reato di violenza privata. Punibile con la reclusione

NO PASARAN Tu mi blocchi il passaggio? E io ti porto davanti a un giudice. Che non sarà tenero. Il dispetto di sbarrare la strada a un altro automobilista, magari in seguito a un alterco su una mancata precedenza o una manovra azzardata, può costare caro. Persino, può portare dritti in carcere. A viverlo sulla sua pelle è ora un uomo che ha pagato l'iniziativa di ostacolare la circolazione a un altro utente della strada, con il quale aveva avuto un battibecco, con la condanna per reato di violenza privata. E pensare che sarebbe bastato proseguire il dibattito in un'altra sede, magari a lato della carreggiata. Invece l'ostinazione, in questo caso, si è trasformata in un tagliente boomerang.

GIUSTIZIA PRIVATA? Dunque una sentenza della Corte di Cassazione ha di recente stabilito come il gesto di impedire volontariamente la ripartenza e il passaggio di un'altra vettura, come ripicca in seguito ad accesa discussione, rientri nel quadro della violenza privata. Reato per il quale la legge italiana prevede anche la reclusione fino a 4 anni. La pronuncia della Corte ricorda infatti che "il requisito della violenza si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l'offeso della libertà di determinazione e di azione. Pertanto, anche la condotta di chi ostruisca volontariamente la sede stradale per impedire ad altri di manovrare realizza l'elemento materiale del reato in questione".

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INTENZIONALITÀ L'imputato avrebbe osservato come non fosse sua intenzione ostruire il passaggio all'altro veicolo, né che l'eventuale blocco si fosse protratto per un tempo significativo. Nulla da fare: per gli Ermellini, "ai fini della configurazione del reato di violenza privata è sufficiente la coscienza e la volontà di costringere taluno, con violenza o minaccia, a fare, tollerare od omettere qualcosa, senza che sia necessario il concorso di un fine particolare. Il dolo, pertanto, è generico. Ne consegue che il fatto stesso di impedire ad altri automobilisti di transitare sulla strada pubblica, o di riprendere la marcia, integra l'elemento soggettivo del reato in questione". L'episodio vi insegni qualcosa: a litigare, quasi sempre ci si rimette.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 13/02/2018
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