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Infrastrutture

Fusione Anas-FS, un polo integrato da 44 mila km di rete


Avatar di Lorenzo Centenari , il 22/01/18

6 anni fa - Nasce il primo gruppo europeo per la viabilità stradale e ferroviaria

Fusione Anas-FS, nasce polo integrato di infrastrutture da 44.000 km

Completato l'iter per la nascita del primo gruppo europeo di viabilità stradale e ferroviaria. Tutti i dettagli dell'operazione

STRADA FERRATA Quando l'asfalto si mescola col ferro, quando strada e ferrovia corrono vicine, l'una a ridosso dell'altra. Fino a intersecarsi e sovrapporsi, dando vita a una nuova forma di viabilità, chiamiamola "ferrostrada". Anas confluisce in Ferrovie dello Stato: nasce il maggiore gruppo in Europa di infrastrutture integrate stradali e ferroviarie, il numero uno sia per abitanti serviti, sia per monte investimenti. Qualche cifra: 44 mila chilometri di rete complessiva, 108 miliardi di euro di investimenti in 10 anni, 11,2 miliardi di fatturato (stime 2018).

MATRIMONIO ALL'ITALIANA A seguito del parere positivo dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e alla sottoscrizione dell’aumento di capitale di 2,86 miliardi di euro, l’intera partecipazione Anas è stata dunque trasferita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a FS Italiane. Anas va ad affiancarsi a Rete Ferroviaria Italiana e Italferr, la controllata operativa in ambito nazionale e internazionale nella progettazione e nell’ingegneria, più alle altre società del Gruppo fra cui Trenitalia, Mercitalia e Busitalia.

DIAMO I NUMERI Nella nuova configurazione, Ferrovie dello Stato Italiane conta 81 mila dipendenti e un capitale investito di circa 50 miliardi di euro. I 2,3 miliardi di veicoli che percorrono annualmente 64,5 miliardi di km sulle strade e autostrade in gestione ad Anas vanno così a sommarsi al traffico gestito dal Gruppo, circa 750 milioni di passeggeri all’anno su ferro (di cui 150 all’estero), 290 milioni su gomma (130 all’estero) e 50 milioni di tonnellate merci.

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A BRACCETTO Nel quadro dell’integrazione infrastrutturale prevista dal Piano industriale FS 2017-2026, sarà ora possibile ottimizzare i costi operativi e manutentivi delle reti, generando risparmi per almeno 400 milioni di euro nei prossimi dieci anni. Obiettivo primario, quello di potenziare gli standard di qualità e sicurezza della rete viaria e la manutenzione: a partire dalla vigilanza della sede stradale, dei viadotti e delle gallerie che sugli oltre 10 mila km di intinerari in affiancamento potrà essere effettuata congiuntamente dagli operatori Anas e di Rete Ferroviaria Italiana. Il coordinamento consentirà, tra l’altro, di collegare in maniera più efficace i nodi logistici come porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, punti di interscambio modale.

SMART RAIL Ulteriori integrazioni sono previste nella condivisione di know-how e tecnologie. Progetti come le "smart road", le strade intelligenti ed ecosostenibili che in futuro verranno percorse da tir elettrici e auto a guida autonoma, faranno dell’Italia un Paese pioniere. Tecnologie ferroviarie come l’ERTMS, il sistema di sicurezza basato su blocco radio che gestisce l’alta velocità, potranno a loro volta essere infine utilizzate per la sperimentazione dei nuovi sistemi di dialogo fra strada e autovettura. Chissà che il matrimonio Anas-Ferrovie non sia davvero una svolta epocale.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 22/01/2018
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