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Calendario Pirelli 2018, ritorno al total black


Avatar di Lorenzo Centenari , il 10/11/17

6 anni fa - La 45esima edizione si ispira alla favola di Alice nel Paese delle Meraviglie

La 45esima edizione si ispira alla favola di Alice nel paese delle meraviglie. 28 scatti, 20 straordinari set. E un cast interamente di colore

BLACK POWER Quest'inverno va di moda il nero. Lo puoi dire ad amici e amiche senza tema di smentite, anche se di moda non te ne intendi proprio. Perché a stabilirlo è il Calendario Pirelli 2018, un classico che per la prima volta dal 1987 sceglie come look un elegante total black. Nelle vene di ciascuno dei modelli individuati dal britannico Tim Walker, il fotografo della 45° edizione di "The Cal", pur essendo di diverse nazionalità scorre infatti sangue africano. Un cast al 100% di colore, per un contrasto ancor più forte se si pensa che di sfondo vive un personaggio che più bianco non si può. Il personaggio di Alice nel Paese delle Meraviglie. Pesca dalla gallery il video del backstage.

NAOMI IV Presentato oggi al Manhattan Center di New York, il Calendario Pirelli 2018 rivisita dunque in chiave squisitamente black la favola anglosassone di Alice. Reinterpretando sia la storia, sia le illustrazioni che Lewis Carroll in persona affidò a John Tenniel per la prima stampa in assoluto (1865). Lo shooting fotografico risale a sei mesi fa a Londra: 28 scatti, 20 set uno più audace dell'altro, 18 personaggi, maschili e femminili, tra musicisti, attori, modelle di prefessione, attivisti politici. Torna per la quarta volta a popolare il più esclusivo dei calendari una dirompente Naomi Campbell, qui nei panni di un Boia reale, mentre per l'attrice e conduttrice Woopie Goldberg (la Duchessa) si tratta invece del debutto.

WALKER VEDE NERO Il Bianconiglio che diventa un Black-coniglio, le Rose rosse della perfida Regina che le Carte da Gioco dipingono di nero. Tutto, della favola di Alice (nel Calendario intepretata dalla splendida modella sudanese-australiana Duckie Thot), viene rovesciato e messo in discussione. Come se l'opera di Carroll fosse un soggetto vivo, un "work in progress" al quale ognuno può togliere o aggiungere a piacimento. 

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TUTTO DA CAPO "La storia di Alice - spiega Tim Walker - è stata narrata innumerevoli volte. Ma un paio di anni fa, un amico mi ha regalato il libro con le illustrazioni originali, che mai avevo visto prima. Di colpo, quel libro mi ha riportato ad Alice e a ciò che Lewis Carroll aveva creato: volevo tornare alla genesi dell’immaginazione dell'autore, così da poterla raccontare di nuovo dall’inizio. Non volevo essere influenzato dall’interpretazione della Disney o di Tim Burton: volevo esplorare il cuore della favola".

ALICE ALLA ROVESCIA Per realizzare il proprio calendario, che segue quello scattato lo scorso anno da Peter Lindbergh, Walker ha collaborato con due artisti di spicco: Shona Heath, una delle più affermate direttrici creative e scenografe in Gran Bretagna, e l’icona della moda Edward Enninful, lo stilista che ha creato gli elaborati costumi dell'edizione 2018. "Ho cercato di trovare sempre nuove cose da capovolgere - afferma la Heath -, di mettere in discussione il significato della storia e i suoi momenti topici, di diversificarli il più possibile. In realtà, il Calendario Pirelli 2018 trasmette un messaggio molto chiaro e profondamente fedele alla storia originale”.

IL COLORE DELLA BELLEZZA Commentando il suo contributo al Calendario Pirelli, a sua volta Enninful osserva come sia molto importante che la storia di Alice "venga raccontata a una nuova generazione. Le sue avventure nel Paese delle Meraviglie echeggiano il mondo in cui viviamo, gli ostacoli che dobbiamo superare, l’idea di celebrare la diversità. Oggigiorno - sostiene Enninful - vedere un’Alice nera significa che i bambini di ogni razza possono abbracciare l’idea di diversità fin dalla più tenera età. E rendersi conto che la bellezza ha una quantità di colori diversi. Viviamo in un mondo culturalmente disparato: progetti come questo straordinario Calendario Pirelli dimostrano che esiste ancora speranza in quella che a volte ci appare come una realtà sempre più cinica”.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 10/11/2017
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