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Anteprima: Noble M14


Avatar Redazionale , il 15/06/04

19 anni fa -

L'unica cosa che le manca è la modestia, visto che dichiara candidamente di voler rivaleggiare alla pari con Porsche 911 Turbo e Ferrari 360 Modena. Dove inizi la sfacciataggine e dove finisca il realismo non è certo facile da stabilire. Di certo gli argomenti non le mancano.

GOD SAVE THE QUEEN Dio salvi la regina, dicono gli inglesi e, aggiungeremmo noi, con lei, anche le Case automobilistiche d’Oltremanica. Negli ultimi anni, infatti, pare che le rive del Tamigi siano diventate terra di conquista per i grandi gruppi, pronti a fagocitare tutte quelle industrie britanniche mai assurte al ruolo di potenze internazionali. Jaguar, Aston Martin, Lotus, Bentley e Rolls-Royce, giusto per citare i marchi più famosi, sono via via cadute in mani straniere, come anche la McLaren, ultima roccaforte della Union Jack nelle corse.

PATRIMONIO DA SALVARE

Una razza in via d’estinzione quella delle auto sportive inglesi. Indipendenti restano ormai solo la Rover, ripudiata dalla BMW, e alcuni piccoli atelier che onorano e perpetuano la tradizione artigianale. Tra le realtà più attive un posto in prima fila lo merita sicuramente la Noble che ha recentemente presentato al Salone di Birmingham la sua ultima realizzazione, la M14.

COLPO DI CODA

Quel che è certo è che la M14 ha una linea molto grintosa e, come un provetto body builder, fa di tutto per mettere in mostra i suoi muscoli. Il frontale è dominato da due grandi prese d’aria, sottolineate da una bordatura squadrata che prosegue senza interruzioni nei passaruota e nelle minigonne, sfumando poi nel paraurti posteriore. Proprio la coda, leggermente spiovente, è parte più suggestiva della Noble, con altri due enormi sfoghi per l’aria calda sovrastati da terne di lucine che paiono incastonate nella carrozzeria.

BOLLENTI SPIRITI

Nella vista laterale, invece, colpisce il ridotto sviluppo in altezza dei finestrini, schiacciati sotto il peso del massiccio padiglione. Di grande impatto sono anche i parafanghi, i cui pannelli non sono allineati alle portiere per creare un "effetto branchia" utile a far girare meglio l’aria sotto i pannelli della carrozzeria, raffreddando i bollenti spiriti della meccanica.

E’… TURBATA

Questa si basa su un V6 24 valvole da tre litri in alluminio di derivazione Ford montato trasversalmente in posizione centrale e sottoposto a un’intensa cura ricostituente. La ricetta Noble prevede l’impiego di due turbocompressori e di altrettanti intercooler, l’uso di pistoni forgiati e di un cambio manuale a sei marce con rapporti studiati ad hoc per la M14. I risultati sono notevoli: la potenza massima è nell’orbita dei 400 CV a 6100 giri mentre la curva di coppia ha un picco di 522 Nm a 4750 giri, il 90% dei quali è disponibile già a 2750 giri.

UNA FUCILATA

Vista la massa di soli 1150 kg, basta una semplice divisione per scoprire un rapporto peso/potenza di inferiore ai 3 kg/CV. E così, anche in segno di coerenza con il nome uguale a quello di un fucile mitragliatore, la M14 viaggia spedita come un proiettile. Partendo da ferma, la Noble tocca i 100 km/h in poco più di 4,3 secondi, arriva a 160 in meno di 9,5 e prosegue il suo allungo furibondo fino alla soglia dei 306 km/h.

TUTTI IN GABBIA

Il telaio è in acciaio, rinforzato da pannelli d’alluminio e da una gabbia che segue l’andamento del tetto. Le sospensioni hanno uno schema a quadrilatero per tutte e quattro le ruote, che sono da 18 pollici e abbinate a dischi autoventilanti da 330 mm. I pneumatici hanno dimensioni molto generose: 235/40 davanti e 295/35 dietro, con questi ultimi preposti a scaricare a terra tutta la potenza del V6 biturbo. In tal senso, a dare loro una mano provvedono un sistema di controllo elettronico della trazione (disattivabile) e un differenziale autobloccante.

FISCHI E FIASCHI

A questo punto verrebbe facile bollare la Noble come una sportiva estrema, di quelle capaci di massacrare lombi e timpani anche in un solo giro dell’isolato. E invece, così facendo, si rischia di prendere fischi per fiaschi. Al quartier generale giurano di aver badato molto anche alla vivibilità dell’abitacolo e alcuni indizi paiono confermare il tutto.

ECCEZIONE ALLA REGOLA

La dotazione di serie, per esempio, si rivela più che dignitosa, con allarme, aria condizionata e sintolettore CD a infrangere la regola che vuole che le sportive inglesi abbiano allestimenti ridotti all’osso. Senza contare il fatto che a richiesta si può avere il navigatore satellitare. Anche i rivestimenti e gli arredi sono molto curati. I sedili sono in fibra di carbonio e rifiniti in pelle, quest'ultima acquistata dallo stesso fornitore della Ferrari. La Noble dispone inoltre di ben due vani bagagli, uno anteriore e uno posteriore, ciascuno da circa 150 litri.

FA LA TIMIDA

La strumentazione ha invece la particolarità di cambiare colore in base al regime di rotazione del motore. All’avviamento si illumina di blu, per passare poi al rosa una volta superati i 4100 giri. Se invece si osa troppo, come una ragazza timida, la M14 arrossisce: oltrepassati i 6100 giri e fino ai 7200 d’intervento del limitatore, il quadro si tinge infatti di un rosso acceso. Verrà venduta da ottobre a un prezzo compreso tra i 110 e i 115.000 euro.

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Pubblicato da Paolo Sardi, 15/06/2004
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