Logo MotorBox
Raid low-cost:

La Via della Logan


Avatar Redazionale , il 28/03/08

15 anni fa - 6400 km, dal Marocco alla Romania

Da Casablanca a Bucarest, passando per San Pietroburgo e Mosca. Circa 6.400 chilometri attraverso l'Europa e al di là della vecchia "cortina di ferro" per mettere alla prova le Dacia Logan berlina e MCV, alla scoperta di pregi e difetti di un'icona del viaggiare con poca spesa.IN PRIMA PERSONA Ma come è davvero, visto, vissuto e anche guidato in prima persona l'universo delle quattro ruote low cost? Per scoprirlo MotorBox ha vestito i panni del diffidente San Tommaso e ha deciso di partecipare al raid "La Via della Logan", organizzato da chi ha fatto dei bassi prezzi il suo credo, ovvero la Dacia. Protagoniste del giro, neanche a dirlo, le due varianti della Logan, la familiare MCV (o Multi Convivial Vehicle che dir si voglia) e la berlina a tre volumi.VIA CRUCIS L'itinerario scelto dalla Casa rumena non è affatto casuale e collega i luoghi più importanti della storia recente del marchio. Si parte il 31 marzo da Casablanca, in Marocco, sede di uno stabilimento della Casa e testa di ponte per entrare nel mercato del continente africano. Dopo la traversata in traghetto da Tangeri a Sète, inizia la via crucis per le strade di mezza Europa destinata a portare il 16 aprile la piccola carovana di Logan a Pitesti, in Romania, alla sede della principale fabbrica e del quartier generale Dacia. Digione, Strasburgo, Chemnitz, Torun, Augustow, Minsk, Pskov, San Pietroburgo, Veliky Novgorod, Mosca (sede a sua volta di un altro impianto Dacia), Kursk, Kiev, Gura Humorului e Bucarest sono alcune delle città toccate nei circa 6.400 chilometri in programma.PREMIO SIMPATIA Pochini? Nemmeno per sogno. Se si pensa che in contemporanea si sta svolgendo anche il Magic India Discovery Tour in cui due Ferrari 612 Scaglietti F1 percorrono 13.000 km in 72 giorni, la Dacia ha già di che gonfiare il petto. Senza arrivare a fare moralismi sull'opportunità di viaggiare in un Paese povero con un'auto da 230.000 euro (e in cui la Ferrari non ha nemmeno una rete commerciale) nessuno potrà togliere a "La Via della Logan" della Casa rumena un simbolico "premio simpatia". Ora non resta che fare i bagagli e partire. DIARIO DI BORDO Ce la faranno le Logan a raggiungere il traguardo senza problemi? E come sarà la vita da globetrotter a bordo di una Dacia? Faremo il possibile per tenervi costantemente informati: restate sintonizzati.

PUNTI DI VISTA Necessità o fenomeno di moda che sia, il low cost prende sempre più piede, specialmente quando si parla di viaggi in aereo. In fondo la scelta ha il suo perché visto che non si devono fare grandi rinuncesul fronte del servizio; quel che conta è arrivare sicuri e puntuali. Tra le auto la logica vorrebbe che le cose andassero più o meno alla stessa maniera ma non è così. In effetti molti guardano ancora con sufficienza a quelle proposte che fanno leva sul prezzo per ingolosire la clientela. L'auto, si sa, per molti resta uno status symbol prima ancora che un mezzo di trasporto, costi quel che costi.

IN PRIMA PERSONA Ma come è davvero, visto, vissuto e anche guidato in prima persona l'universo delle quattro ruote low cost? Per scoprirlo MotorBox ha vestito i panni del diffidente San Tommaso e ha deciso di partecipare al raid "La Via della Logan", organizzato da chi ha fatto dei bassi prezzi il suo credo, ovvero la Dacia. Protagoniste del giro, neanche a dirlo, le due varianti della Logan, la familiare MCV (o Multi Convivial Vehicle che dir si voglia) e la berlina a tre volumi.

VEDI ANCHE


VIA CRUCIS L'itinerario scelto dalla Casa rumena non è affatto casuale e collega i luoghi più importanti della storia recente del marchio. Si parte il 31 marzo da Casablanca, in Marocco, sede di uno stabilimento della Casa e testa di ponte per entrare nel mercato del continente africano. Dopo la traversata in traghetto da Tangeri a Sète, inizia la via crucis per le strade di mezza Europa destinata a portare il 16 aprile la piccola carovana di Logan a Pitesti, in Romania, alla sede della principale fabbrica e del quartier generale Dacia. Digione, Strasburgo, Chemnitz, Torun, Augustow, Minsk, Pskov, San Pietroburgo, Veliky Novgorod, Mosca (sede a sua volta di un altro impianto Dacia), Kursk, Kiev, Gura Humorului e Bucarest sono alcune delle città toccate nei circa 6.400 chilometri in programma.

PREMIO SIMPATIA Pochini? Nemmeno per sogno. Se si pensa che in contemporanea si sta svolgendo anche il Magic India Discovery Tour in cui due Ferrari 612 Scaglietti F1 percorrono 13.000 km in 72 giorni,la Dacia ha già di che gonfiare il petto. Senza arrivare a fare moralismi sull'opportunità di viaggiare in un Paese povero con un'auto da 230.000 euro (e in cui la Ferrari non ha nemmeno una rete commerciale) nessuno potrà togliere a "La Via della Logan" della Casa rumena un simbolico "premio simpatia". Ora non resta che fare i bagagli e partire. Ce la faranno le Logan a raggiungere il traguardo senza problemi? E come sarà la vita da globetrotter a bordo di una Dacia? Faremo il possibile per tenervi costantemente informati: restate sintonizzati.


Pubblicato da Paolo Sardi, 28/03/2008
Gallery
Vedi anche