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24ore di Le Mans

Porsche 919 Hybrid


Avatar di Luca Cereda , il 12/06/14

9 anni fa - Un mostro di tecnologia per il grande ritorno

Un mostro di tecnologia per il grande ritorno di Porsche alla 24 ore di Le Mans. Ecco la Porsche 919 Hybrid

Benvenuto nello Speciale PORSCHE: HEROES OF LE MANS, composto da 7 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario PORSCHE: HEROES OF LE MANS qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

A VOLTE RITORNANO 16 anni dopo, Porsche si riprende Le Mans. Intanto come esperienza vissuta: adrenalina, storia, prestigio; se poi alla fine arriverà anche il trofeo, sarà un ritorno da incorniciare. I tedeschi di Zuffenhausen mancavano alla 24ore per eccellenza dal 1998: tanto, troppo tempo. Oggi si riallaccia un filo interrotto con la storia, e la missione è affidata alla mostruosa Porsche 919 Hybrid.

HI-TECH Una palestra di tecnologie per il futuro: la Porsche 919 Hybrid è di una complessità ingegneristica e aerodinamica portate a un livello sempre maggiore dal regolamento della LMP1, la classe regina di Le Mans. Dove quest’anno i prototipi sono costretti a correre consumando il 30% in meno del carburante (benzina o gasolio) rispetto allo scorso anno, rispettando stringenti parametri di utilizzo dell’energia.

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ENERGIA DI RECUPERO Mission impossible? Non per la Porsche 919 Hybrid, che si presenta a Le Mans con un sistema ibrido particolare. Il motore termico, in posizione posteriore, è un 4 cilindri a V da 2.0 litri di cilindrata sovralimentato a iniezione diretta da 500 cv di potenza. A supporto ci sono due sistemi per recuperare energia sia in fase di frenata sia di accelerazione: il KERS e l’ERS. Il primo, montato sull’avantreno, sfrutta la massa sull’asse anteriore (che è maggiore) per trarre linfa dalla frenata, e quando poi si ricicla in motore elettrico, chiamato in causa nella spinta, trasforma la 919 in una vettura a trazione integrale. L’ERS, posizionato sul condotto di scarico, si serve invece della sovralimentazione in eccesso, di due turbine e di un generatore di corrente per caricare una blocco di batterie agli ioni di litio. Un’altra mano ad ottimizzare i consumi la dà anche l’aerodinamica. Senza dimenticare che la Porsche 919 Hybrid pesa a secco solo 870 chili ed è fatta, come una monoposto di F1, perlopiù di fibra di carbonio alluminio altoresistenziale.

SCHEDA TECNICA DELLA 919 HYBRID
Monoscocca: monoscocca in fibra di carbonio composita con alveolare in alluminio
Batteria: agli ioni di litio
Motore: V4 con sovralimentazione turbo, 2.000 cm³ di cilindrata da 500 cv
Trazione: posteriore, integrale mediante KERS sull’avantreno
Cambio: idraulico sequenziale da gara a 7 marce
Differenziale: posteriore autobloccante
Sospensioni: anteriori e posteriori indipendenti su multilink, sistema pushrod con ammortizzatori regolabili
Sterzo: idraulico a cremagliera
Impianto frenante: idraulico a doppio circuito, pinze freno monoblocco in lega leggera, dischi autoventilanti in fibra di carbonio anteriori e posteriori
Pneumatici: Radiali Michelin, anteriori e posteriori: 310/710-18
Peso a secco: 870 kg
Serbatoio: 66,9 litri
Misure: altezza 1.050 mm, larghezza 1.900 mm, lunghezza 4.650 mm


Pubblicato da Luca Cereda, 12/06/2014
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