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Prova su strada

Peugeot 208 30th Anniversary


Avatar di Marco Rocca , il 04/05/15

8 anni fa - Volete il massimo dalla GTi? Puntate sulla 30th Anniversary. Guarda il video.

Per festeggiare i 30 anni della mitica 205 GTi, gli uomini del Leone hanno allestito una serie limitata della 208 GTi, la 30th Anniversary. Disponibile in Italia in soli 40 esemplari ha un prezzo di 26.000 Euro. L'abbiamo guidata in pista. 

DOT COM Probabilmente se 30 anni fa fermavi qualcuno per strada e dicevi la parola dominio nessuno avrebbe pensato a internet. Eppure sono passate 3 decadi dalla nascita del primo “.com”. Che ci crediate o no sono trascorsi 30 anni anche dalla nascita della Peugeot 205 GTi, con l’unica grande differenza che se nel 1985 domandavi a un ragazzo cosa pensasse della piccola francese, con tutta probabilità avrebbe risposto che aveva il suo poster appeso in camera. Quella generazione di ragazzi oggi ha qualche anno sulle spalle e probabilmente (e forse suo malgrado…) una station wagon o una SUV in garage, mentre la formula vincente della GTi, ora come 30 anni fa, è sempre la stessa (con i dovuti cambiamenti s’intende): piacere di guida e comfort, punti fermi di una vera Gran Turismo.

DI CHI SEI FIGLIA? Per festeggiare la trentenne come si deve gli uomini del Leone hanno pensato bene di creare la variante più potente oggi disponibile sul mercato. Nata dal reparto Peugeot Sport, che ha già dato prova delle sue capacità con la RCZ-R (leggete la prova e già che ci siete guardate il video con Melita Toniolo in balia della Forza G), la nuova 208 GTi 30th Anniversary alza l’asticella della prestazioni rispetto alla normale 208 GTi. Non si tratta di cambiamenti radicali ma di affinamenti, sufficienti però a renderla un’auto diversa nel carattere. Sul come va tra i cordoli abbiate un po' di pazienza, ci tornerò tra poco quando cliccherete sulla pagina Come Va. Ora è bene fare il focus su ciò che è stato modificato.

CHE BELLA COPPIA Iniziamo dal motore. Il 1.6 turbo ha raggiunto quota 208 cv (+8). Nuova è la turbina, la linea di scarico, ma anche la centralina con mappature dedicate, il volano motore e l’albero a camme d’aspirazione. Ciò che mi fanno notare i tecnici, però, è che a parte la cavalleria è stata rivista l’erogazione. Dai 1.750 giri/min della normale 208 GTi, ora il valore di coppia massima di 300 Nm (+15) si è spostato a 3.000 giri. Da solo questo dato rende bene l’idea di quanto sia diverso il carattere della Anniversary. Dove la GTi plafona, questa allunga ancora.

IL DIO TOR(SEN) Tanta esuberanza in eccedenza deve potersi sfogare nel modo più proficuo possibile, su strada come in pista. Così i tecnici non ci hanno pensato due volte: signore e signori, direttamente dalla RCZ-R sono arrivati il cambio a 6 marce e un bel differenziale a slittamento limitato Torsen, vera chicca della 30th Anniversary. L’ESP e l’antipattinamento sono stati ricalibrati per essere meno intrusivi e permettere al Torsen di esprimersi al meglio. L’arrivo del differenziale Torsen ha richiesto anche una ricalibratura dello sterzo che ha guadagnato carico e precisione.

FRENI FIRMATI Last but not least l’assetto. Il baricentro ribassato e una geometria ridefinita dell’insieme ruote e sospensioni, mi riferisco a carreggiate, campanatura, incidenza e cerchi più larghi di mezzo pollice, hanno aumentato la capacità di aggrapparsi all’asfalto della 208. I nuovi dischi anteriori da 323 mm di diametro abbinati a pinze Brembo fisse a quattro pistoncini (contro le flottanti della GTi) pensano a riportare tutto in ordine qualora ci si faccia prendere la mano.

LIMITED EDITION Quando si tira in ballo una sportiva, si sa, le prestazioni passano prima dai numeri. La nuova Anniversary copre lo 0 a 100 km/h in 6,5 secondi (2 decimi più velocemente della GTi). Anche la ripresa è migliorata, ora bastano solo 6 secondi (in quinta marcia) per passare da 80 a 120 km/h. Ho tenuto per ultima la notizia che la 208 30th Anniversary è una serie limitata. Dei 600 esemplari dedicati all’Europa solo 40 varcheranno il confine italiano. E’ interessante sapere che ogni auto viene riassemblata da un team di meccanici dedicati che apporta i necessari cambiamenti. Così come viene verniciata a mano per poi passare un controllo di qualità con tanto di giro di pista. Dove voglio arrivare? Al prezzo, che è stato fissato a quota 26.000 Euro, ovvero 4mila più della 208 GTi standard. Tanti? Si forse, ma bisogna tener conto della premessa e del fatto che un domani potrebbe avere un futuro “da collezione” proprio come la vecchia 205 GTi. Senza dimenticare la guida, di cui vi parlo nella pagina seguente. 

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DOVE SONO Tanta specializzazione tecnica non poteva che essere assaporata al meglio, giro dopo giro tra i cordoli di una pista. La conformazione dell’abitacolo rimane quella di tutte le 208 ad eccezione dei sedili, ripresi dalla Citroën DS3 Racing, che garantiscono un abbraccio più caloroso e avvolgente rispetto a quelli della GTi standard. Giro di chiave e anche al minimo il sound che esce dal doppio terminale di scarico fa sentire quanto prediliga note basse e profonde. Le gomme sono già calde perché qualcuno si è preso la briga di fare qualche giro di pista, non rimane che darci dentro.

PUNTA LA CURVA La prima curva a destra del circuito di prova è di quelle che manderebbero in sottosterzo anche una Dodge Hellcat, perché chiude stretta in una esse. Devo pelare il gas per evitare di allargare troppo ma la direzionalità dello sterzo e la tendenza a chiudere la curva emergono subito. Il differenziale Torsen di serie fa davvero la differenza, un po'come Simona Ventura struccata e non. Scherzi a parte, l’apporto dell’autobloccante e della barra antirollio sull’anteriore si sentono nelle accelerazioni in curva e permettono di mantenere le traiettorie belle strette.

ANCORA QUEL CAMBIO Giù tutto, il motore allunga deciso con una spinta più cattiva e incisiva. Non è merito solo degli 8 cavalli ma anche e soprattutto del lavoro di aggiornamento sulle componenti meccaniche. Il manuale a 6 rapporti lavora bene, è preciso e secco ma ancora una volta ha il grosso limite di avere una corsa della leva troppo lunga, occasione persa anche a questo giro, peccato.

IL SORRISO IN FACCIA Arrivo in prossimità di una esse stretta, terza seconda, il muso si infila veloce e preciso come quello di una sportiva di ben altra levatura, il posteriore invece sente il trasferimento di carico, si alleggerisce e parte via. Fatta la doverosa premessa di non avere i controlli attivi e tenendo conto di un asfalto non perfettamente asciutto come in un giorno d’agosto, il carattere ignorantello della piccolina mi piace. Se la perdita di aderenza di certo non aiuta a fare il tempo, di sicuro aumenta il divertimento. Anche perché tutto avviene in modo composto e prevedibile. Basta correggere appena con il volante, tenere giù il piede destro e la 30enne riprende la traiettoria giusta.

ATTACATI AL… FRENO In fondo al rettilineo arriva la staccata vera, quella del pestone senza ritegno. Il nuovo set di dischi e pinze monoblocco Brembo fa il suo buon lavoro, non tanto a livello di potenza, che comunque c’è e si sente tutta, quanto per resistenza all’affaticamento. Ho percorso 7 giri prima di tirare il fiato e i freni non hanno mai mollato. Forse non avrei potuto fare lo stesso con la GTi regular. Così come l’assetto che non sono mai riuscito a mettere in crisi. Le carreggiate più ampie sia davanti sia dietro (22 mm nell’anteriore e 16 mm al posteriore) offrono un vantaggio tangibile in termini di aderenza.

QUESTIONE DI FEELING Non dimentichiamoci che poi subentra anche il fattore emozionale con un sound che regala più soddisfazione della versione standard. A fine giornata, in auto verso casa faccio il resoconto di quanto fatto e la domanda sorge spontanea. E’ cosi diversa la 30esimo Anniversario rispetto a una più comune 208 GTi? Beh, la risposta è si. Secondo me passa la stessa differenza che c’è tra un a RCZ e una RCZ-R. Certo in questo caso ci sono anche tanti cavalli in più ma comunque di fondo c’è un assetto differente, che porta a una guida più efficace tra i cordoli e più appagante in città. Il Torsen è una manna dal cielo se si vuole uscire a cannone dalle curve e lo sterzo più preciso regala maggior feeling. Ah, dimenticavo. Se la versione bicolore nera e rossa non dovesse piacervi, sappiate che è disponibile anche tutta bianca o tutta rossa


Pubblicato da Marco Rocca, 04/05/2015
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