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Sicurezza:

Richiamo Toyota, tutti i modelli interessati


Avatar Redazionale , il 08/02/10

14 anni fa - Un piccolo pezzo di metallo fa vacillare il mito della qualità Toyota ai quattro angoli del pianeta. Dopo l'America, anche l'Europa e il resto del Mondo sono coinvolti da un maxi richiamo, che ora potrebbe comprendere anche la nuova Prius. Ecco qual è il

Un piccolo pezzo di metallo fa vacillare il mito della qualità Toyota ai quattro angoli del pianeta. Dopo l'America, anche l'Europa e il resto del Mondo sono coinvolti da un maxi richiamo, che ora potrebbe comprendere anche la nuova Prius. Ecco qual è il problema e cosa si può (e si deve) fare.

COLPO DI SPUGNA I primati nelle classifiche di affidabilità e in quelle di soddisfazione dei clienti adesso rischia di non ricordarseli più nessuno, almeno per un po'. In queste ore la Toyota si trova al centro di un ciclone mediatico che sta incrinando la sua fama di costruttore certosino, capace di sfornare macchine dure e senza macchia di grandi difetti, almeno rispetto alla concorrenza. Il tam tam è partito dagli States, terra da sempre attenta ai problemi dei consumatori, specie in materia di sicurezza, e ora il fenomeno ha assunto proporzioni planetarie.

A TUTTO GAS A finire sotto la lente, prima, e sul banco degli imputati, poi, è il pedale dell'acceleratore, che rischia di far restare il motore su di giri, accelerato. Giusto per dare un'idea, in Europa potrebbero essere coinvolte 1.800.000 vetture (sì, avete letto bene, unmilioneottocentomila), praticamente di tutti i modelli a listino. Due le cause: da una parte il pedale potrebbe incastrarsi nel tappetino, dall'altra il suo meccanismo potrebbe risultare frenato in fase di ritorno. Un problema, quest'ultimo, che si risolve adottando un pedale rinforzato e sistemando in modo tanto chirurgico quanto semplice una placchetta metallica.

NUMERO VERDE Poco conta che il problema del tappetino pare sia estremamente raro e che la seconda eventualità sia altrettanto remota e pare si verifichi solo in determinate condizioni ambientali (quando cioè fa particolarmente freddo). I giapponesi, come è loro uso e costume, hanno preso la cosa maledettamente sul serio. Oltreoceano ci sono addirittura concessionarie aperte tutti i giorni, 24 ore su 24, anche se probabilmente è più per salvare la faccia che vite umane. Pure in Italia si sono mobilitati subito. Per ora è stato istituito un numero verde – 800.869692 – attivo sette giorni su sette e al quale ci si può rivolgere per avere tutte le spiegazioni del caso da parte dei tecnici della Casa. Nei prossimi giorni, poi, sarà chiarito quali sono le auto potenzialmente a rischio (potrebbero essere 250.000) e ai loro proprietari saranno spedite le lettere con cui recarsi poi presso la rete di assistenza.

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PIOVE SUL BAGNATO E non finisce qui. Sembra infatti che nuove nubi nere si addensino sul cielo di Nagoya, dove Toyota ha il suo quartier generale, a sud di Tokyo. Dall'America rimbalza la notizia dell'apertura di un'inchiesta da parte della National Highway Traffic Safety Administration riguardante l'impianto frenate dell'ultima generazione della Prius, dopo che alcuni clienti hanno lamentato un eccessivo allungamento degli spazi di arresto su asfalto sconnesso. Si tratterebbe di circa 300.000 nuove Prius vendute nel mondo fino a oggi. Vedremo se anche su questo fronte ci saranno sviluppi. Per ora Toyota non ha confermato.

USA-Canada: 5.750.000
(di cui 2.480.000 per il rinforzo del pedale dell'acceleratore e le restanti per la sostituzione del tappetino)
-Avalon
(costruite dal 2005 al 2010)
-Camry
(2007-2010)
-Corolla
(2009-2010)
-Highlander
(2008-2010)
-Matrix
(2009-2010)
-Prius
(2004-2010)
-Tacoma
(2005-2010)
-Tundra
(2007-2010)
-Venza
(2009-2010)

Europa: 1.800.000
per il rinforzo del pedale dell'acceleratore
-Aygo (febbraio 2005 - agosto 2009)
-iQ (nov 2008 - nov 2009)
-Yaris (nov 2005 - sett2009)
-Auris (ott 2006 - gen 2009)
-Corolla (ott 2006 - dic 2009)
-Verso (feb 2009 – gen 2010)
-Avensis (nov 2008 – dic 2009)
-Rav4 (nov 2005 – nov 2009)

Cina: 75.500 per il rinforzo del pedale dell'acceleratore
Medio Oriente, Centro e Sud America, Africa: 180.000


Pubblicato da Tommaso Crociera, 08/02/2010
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