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Mercato auto: se tornasse la lira


Avatar Redazionale , il 09/06/10

13 anni fa - Tra crisi di mercato e spinte di retroguardia c'è chi parla di ritorno alla lira. Ma sarebbe davvero una soluzione auspicabile? Ecco cosa accadrebbe nel mercato dell'auto.

Tra crisi di mercato e spinte di retroguardia c'è chi parla di ritorno alla lira. Ma sarebbe davvero una soluzione auspicabile? Ecco cosa accadrebbe nel mercato dell'auto.

1936,27 Il cambio euro-lira ha accompagnato l'inizio del decennio che va a concludersi. Tra polemiche, periodi di adattamento ed euroconvertitori portatili tutti abbiamo dovuto farci i conti. Prima con entusiasmo poi, purtroppo, prendendo atto che l'arrotondamento psicologico 1 Euro = mille Lire ha ridotto il potere di acquisto nel lungo periodo. Oggi la crisi sta mettendo in pericolo anche questo difficile equilibrio e molti addetti ai lavori iniziano a parlare di ritorno alla Lira. Non si può prevedere come andrà a finire, ma siamo davvero sicuri che se dovesse tornare il vecchio conio il mercato dell'auto ne guadagnerebbe? Come reagirebbero gli automobilisti di fronte ai nuovi listini? Si assueferebbero subito ai nuovi prezzi oppure i nuovi listini potrebbero portare modifiche sostanziose e di costume nel mercato dell'auto?

PREZZI PAZZI Per esempio, sarebbero ancora così numerose le persone attratte, tanto per fare il nome di una vettura desiderata, da una Audi A1 accessoriata il giusto che di listino partirebbe da 45 milioni di Lire? Oppure da una Renault Mégane CC che sfiorerebbe i 60 milioni di Lire, per non parlare di una BMW X6 ben dotata e accessoriata venduta a oltre 140 milioni di Lire? Dall'utilitaria alla supersportiva, dalla vernice metallizzata alla presa multimedia i prezzi tradotti in Lire riescono ancora a fare un certo effetto. Anche se bisogna tenere conto che sono cambiate le auto, più ricche nei contenuti, e le dotazioni ritenute indispensabili. Ecco cosa è cambiato in dieci anni di Euro e cosa accadrebbe se tornasse la lira.

STRATEGIA DI LUNGO PERIODO Teoria vorrebbe che le auto a differenza dei generi di consumo e di acquisto più impulsivo o occasionale non abbiano subito oscillazioni di prezzo selvagge in occasione dell'introduzione dell'euro. Eppure, nel tempo, i modelli si sono avvicendati ed è cambiato il mercato, mentre le Case hanno rimodulato listini e strategie commerciali. Tanto per fare un esempio, una compatta turbodiesel ben accessoriata alla fine del secolo scorso costava circa 35 milioni di Lire ed era una "signora macchina". Oggi la sua erede ideale, che si parli di Golf o di Giulietta piuttosto che di Peugeot 308, ne costa circa cinquanta.

ONESTI Dati per obbligatori climatizzatore e cerchi in lega oggi ci sono tetti colorati e personalizzazioni che si fanno desiderare e pagare. Prendiamo, ad esempio, una Fiat Panda 4x4 che in allestimento Adventure e con motore Multijet costa 16.050 euro. Sono quasi 32 milioni di Lire, senza optional. Volante e pomello del cambio in pelle costano 300.000 Lire, come i fendinebbia, mentre se volete il navigatore di serie a colori sono altri 3 milioni di Lire. Bastano invece circa 900.000 Lire se vi accontentate della radio con lettore CD ed mp3. Si arriverebbe a oltre 36 milioni di Lire, una cifra molto importante per una piccola, anche se offre mobilità sui terreni impervi. Come effetto avrebbe sulla vostra decisione di acquisto?

CINECONOMIA Proviamo allora a cercare l'auto basica. Senza pretese di immagine ma immaginando di approcciarci al tema in ottica da "elettrodomestico". Ad esempio, per un'utilitaria low cost della precedente generazione, auto senza fronzoli, servivano più di venti milioni di Lire. Andando sulle loro eredi contemporanee bisogna mettere in preventivo, tralasciando offerte civetta di modelli sottomotorizzati o poco accessoriati, oltre trenta milioni di vecchie Lire. D'accordo sono utilitarie, ma, verrebbe da dire, comunque non alla portata di tutti, specialmente dei giovani ai quali in teoria sarebbero rivolte.

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MINI AUTO, MAXI PREZZI Continuiamo ad usare il convertitore al contrario: passando dal low cost agli sfizi, una Mini Cooper D, ragionevole compromesso tra immagine e costi di gestione, costa 41 milioni e 436 mila Lire. Non sono pochi ma è solo l'inizio. Volendo giocare con qualche optional, come vernice metallizzata (890.000 Lire) bracciolo anteriore (348.000 Lire) Chrome Line esterna e interna (circa 700.000 Lire) e fari bixeno (1.374.000 Lire) il conto continuerebbe a salire. E ai nostri nonni sapere che un tetto apribile in vetro costa quasi 2 milioni di moneta del vecchio conio avrebbe di certo procurato qualche perplessità. Oggi invece 1000 euro fanno meno effetto e ci siamo abituati ad accettare questi valori senza troppi problemi… Lo stesso discorso, in proporzione, vale per altri sfizi a motore come l'Alfa Romeo Mito, la Citroen DS e se vogliamo la Prius. Guidare ibrido alla fine richiederebbe un esborso di oltre sessanta milioni di Lire se si desidera un allestimento completo. La stessa cifra che ci verrebbe richiesta per una Mini Cooper S ben messa; e anche se si tratta di un'auto piacevole e riuscita farebbe comunque un certo effetto. Chi ancora crede che categorizzare le auto per segmenti abbia un senso forse dovrebbe ripensarci…

SUV DELLE MIE BRAME E poi ci sono i Suv. Senza voler esagerare e tenendosi alla larga dai marchi premium per avere un fuoristrada di medie dimensioni con trazione integrale e motore diesel bisogna mettere in preventivo esborsi intorno ai 70 milioni di vecchie Lire. Se poi si vuole esagerare con i Suv full size sull'onda dei soliti noti (BMW X5, Audi Q7 piuttosto che Infiniti FX) si svalica tranquillamente la soglia psicologica dei "cento milioni". D'accordo si tratta di auto di categoria superiore ma non certo di supercar in senso assoluto.

TETTI E PREZZI RIGIDI Scendendo di categoria ma rimanendo su prodotti sfiziosi come le coupé cabriolet la musica non cambierebbe. Al tempo della Lira c'era solo la Mercedes SLK imitata poi dalla Peugeot 206. Ora sono tante le proposte con tetto in metallo ripiegabile, tra le quali molte berline di taglia media pronte a scoprirsi ma anche a farsi pagare bene. La rinnovata Mégane CC ad esempio per essere messa in garage con allestimento e motore top richiederebbe un assegnino da sessanta milioni. Se sia tanto, tantissimo o il prezzo giusto lasciamo giudicare a voi ma, di certo, non sembra poco… Mentre per una buona berlina del segmento D con motore turbodiesel e allestimento non basico è più facile finire sugli 80 milioni che sui sessanta, a meno di non orientarsi su proposte meno d'immagine.

OPTIONAL ALLA LIRA Ci sono poi gli optional, anche loro in grado di sorprendere non poco. Le luci posteriori al led che costerebbero 700.000 Lire, mentre le prese USB andrebbero anche oltre i 600.000 Lire; o ancora il "milione e seicento mila Lire" per i sensori parcheggio. La vernice bicolore potrebbe costare quasi 2 milioni di Lire e il servosterzo dove ancora non c'è oltre 800.000 Lire. E ci sono navigatori e sistemi multimediali che veleggerebbero felici sui 5 o 6 milioni di Lire accompagnati dai sorrisi brillanti dei venditori, che per farli digerire si attaccherebbero al "ma quando poi la rivende…". Chissà se qualcuno poi avrebbe il coraggio di chiedere minimo 500.000 Lire per il Controllo di Stabilità. Mentre rimaniamo in attesa di una vera auto low cost, l'equivalente del Netbook nel settore informatico tanto per capirci (che se ha avuto successo ci sarà pure un motivo), forse è meglio rimanere agganciati all'euro e dimenticare il convertitore…


Pubblicato da Luca Pezzoni, 09/06/2010
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