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Car Wrapping: è una questione di pell(icol)e


Avatar di Andrea  Rapelli , il 13/06/12

11 anni fa - E' scoppiata la moda della seconda pelle adesiva.

Dalla finta pelle di coccodrillo alla tuta mimetica, il car wrapping riveste la carrozzeria e si toglie senza lasciar traccia. Le applicazioni sono molteplici e l'occhio (talvolta) ne guadagna.

WRAPPATI Avete appena comprato una wagon tedesca color puffo o un simpatico guastafeste ha deciso di giocare a tris con un chiodo sulla fiancata della vostra auto? Oppure vi siete semplicemente stufati del colore consigliato dalla suocera qualche anno fa ma non avete coraggio, voglia (e soldi) per affrontare una riverniciatura completa dal carrozziere? L'alternativa arriva bella e pronta dal car wrapping, pratica che consiste nel ricoprire tutta (o in parte) la carrozzeria con speciali pellicole adesive.

SEMPRE STILOSI Le origini del wrapping si perdono nei meandri del marketing, che ha dato il “la” alla pubblicità su qualunque mezzo semovente: dalle metropolitane alle barche, dai tram ai veicoli commerciali. Vista e considerata la praticità del fenomeno in questione, il car wrapping si è poi diffuso anche tra gli appassionati e perfino nell'ambito delle competizioni. Il motivo è molto semplice: la pellicola adesiva consente di risparmiare qualcosina, in termini di peso, rispetto alla classica verniciatura a forno.

SENTI UN PO' Uno dei vantaggi del car wrapping è che, in qualsiasi momento e in poco tempo, potete rimuovere la seconda pelle artificiale e tornare così al colore originario. Senza tracce lasciate dall'adesivo e con la brillantezza della vernice tradizionale intonsa, che farà alzare la quotazione in caso di vendita dopo anni. Poi, certo, può essere utile per coprire eventuali segni e segnetti su lamiere e paraurti, sempre che non siano troppo importanti: nel caso, è sempre necessario l'intervento preventivo del carrozziere. Solo dopo si può procedere nella stesura della pellicola.

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ROBA FORTE Basta googolare un po' per trovare un sacco di esempi relativi al car wrapping, con centinaia di immagini provenienti soprattutto dagli USA (visitate http://www.diamondblackexteriors.com/ per conferma). Alcune soluzioni, a dir la verità, sono piuttosto vistosette: una Lamborghini Murcielago tutta cromata e lucenterischia di essere troppo perfino per personalità variopinte come Fabrizio Corona. Le predilette, naturalmente, sono le supercar, pellicolate senza pietà: Ferrari e Lambo, è chiaro, ma anche BMW e Mercedes, con finiture lucide, opache, perlate, metallizzate. Oppure in carbonio, simil-legno, mimetiche, tipo marmo... Qualunque colore (o materiale) stiate pensando in questo preciso istante, lo potrete avere. Il paradiso degli esibizionisti, insomma.

ESPERTI TRICOLORE Sulle italiche strade il car wrapping sta prendendo piede piuttosto velocemente, anche su auto di gamma decisamente meno elevata: non sono rari infatti i casi di piccole e compatte che cambiano pelle, almeno temporaneamente. Il costo, in effetti, non è poi esagerato: per una citycar si spendono generalmente 1.500 euro, che diventano circa 1.600 per una piccola tipo Fiat Punto. Servono almeno duemila euro per ricoprire una berlina media, quasi 4.000 quando si tratta di supercar. Naturalmente, rivestendo solo alcune parti di carrozzeria il listino medio scende.

DUE RUOTE? Di fianco alla parola wrapping si può aggiungere anche bike, perché la speciale pellicola adesiva, ritagliata e stesa oppurtunamente, ricopre ben volentieri anche motociclette e scooter. Con cifre più ragionevoli rispetto all'auto, diciamo intorno ai 500 euro.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 13/06/2012
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