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Auto elettriche: un rischio per il pianeta, dice Marchionne


Avatar di Emanuele Colombo , il 02/10/17

6 anni fa - Per Marchionne spingere le auto elettriche minaccia il pianeta

Auto elettriche:  forzarne la diffusione è un rischio, dice Marchionne

Secondo Sergio Marchionne forzare l'introduzione dell'elettrico su scala globale minaccia l'esistenza del nostro pianeta

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IPSE DIXIT Lo ha detto Sergio Marchionne: «Le auto elettriche possono sembrare una meraviglia tecnologica, soprattutto per abbattere i livelli di emissione nei centri urbani, ma si tratta di un'arma a doppio taglio. Forzare l'introduzione dell'elettrico su scala globale, senza prima risolvere il problema di come produrre l'energia da fonti pulite e rinnovabili, rappresenta una minaccia all'esistenza stessa del nostro pianeta».

LUI PREFERISCE IL METANO Marchionne si è così espresso durante una lectio magistralis tenuta a Rovereto, in occasione della laurea ad honorem in ingegneria meccatronica che l'Università di Trento ha deciso di conferirgli. Nell'occasione l'Amministratore Delegato del gruppo FCA ha aggiunto che «è certamente più utile concentrarsi sui miglioramenti dei motori tradizionali e lavorare alla diffusione di carburanti alternativi, soprattutto il metano, che per la sua origine e le sue qualità è oggi il più virtuoso e il più pulito in termini di emissioni».

D'ACCORDO CON AUDI Che FCA punti sul metano lo avevamo annunciato prima dell'estate e anche Audi, in occasione del tech-day annuale, ha elogiato questo combustibile nella variante chiamata e-gas: prodotta artificialmente in laboratorio. In realtà, le ultime ricerche presentate alla conferenza di Zurigo sulle nanoparticelle dimostrano che nemmeno il metano è un carburante del tutto pulito e che in certe condizioni può anche lui far registrare emissioni di particolato superiori a quelle di un motore diesel Euro 6 in piena efficienza.

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IL METANO SINTETICO Il metano sintetico Audi e-gas, d'altra parte, nasce da un processo assai poco efficiente dal punto di vista energetico: tanto che il rendimento finale di un'auto che lo impieghi sarabbe attorno al 15 per cento. Audi stessa sottolinea che per alimentare la reazione si dovrebbe utilizzare l'energia elettrica in eccesso, negli orari notturni in cui il fabbisogno domestico è inferiore alla produzione.

L'IMPORTANZA DELLA FILIERA Per tornare alle auto elettriche, è chiaro che la pulizia di questi veicoli – in termini assoluti – dipenda da tutta la filiera energetica: solo se l'energia proviene da fonti rinnovabili si può parlare davvero di emissioni zero, altrimenti il problema dell'inquinamento si sposta alle centrali, ma non viene risolto.

UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE Non di meno, come anche Marchionne riconsoce, già questo è un vantaggio, perché aiuterebbe a ripulire l'aria nei centri urbani dove la popolazione è più concentrata e il ricambio d'aria più difficoltoso. E se come dice Audi c'è un surplus energetico da accumulare nelle ore notturne, tanto vale immagazzinarlo in sistemi che lo sfruttino in modo efficiente: proprio le auto elettriche, per esempio. O no?


Pubblicato da Emanuele Colombo, 02/10/2017
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