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La carta d'identità della Lancia Delta HF Integrale


Avatar di Andrea  Rapelli , il 10/11/13

10 anni fa - Le principali differenze tra 4WD, 8/16V ed Evoluzione

Lancia Delta HF Integrale: nome, storia, evoluzione

Tutti i trucchi per distinguere al primo colpo le varie serie di Lancia Delta HF Integrale.

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UN PO' DI STORIA La sigla HF – High Fidelity – comparve per la prima volta nel 1960, quando venne fondato il Club Hi.Fi. Sodalizio esclusivo, in vita ancor oggi, al quale può aderire chi abbia acquistato almeno 5 Lancia nuove di fabbrica o si fosse distinto come cliente particolarmente fedele alla Marca. La Lancia Delta HF Integrale fu quindi un'ottima occasione per rispolverare questa sigla. Quanto all'elefantino rosso, che accompagnava il logo, tante sono le leggende: la più accreditata vuole che Gianni Lancia lo avesse scelto perché, una volta iniziata la sua corsa, nessuno può fermare un elefante. Ora, un po' di storia.

LANCIA DELTA HF 4WD

Le basi del mito Delta nascono nel 1986, quando debutta la Lancia Delta HF 4WD. Costruita per rientrare nei regolamenti dei rally di Gruppo A (almeno 5.000 esemplari nell'arco di 12 mesi) è spinta da un 4 cilindri 2 litri turbo da 165 cv e può contare su una trazione integrale sofisticata: giunto viscoso Ferguson e differenziale autobloccante Torsen al posteriore. La versione da gara partecipa al Campionato del Mondo Rally del 1987 e lo vince. E' l'inizio di una storia straordinaria.

LANCIA DELTA HF INTEGRALE 8V

Durante il mondiale '87, la Lancia è già al lavoro per la prossima arma. Nel settembre dello stesso anno viene mostrata al mondo per la prima volta la Lancia Delta HF Integrale 8 valvole: i passaruota vengono pompati considerevolmente, così come il 2 litri, che raggiunge quota 185 cv. Merito di una rivisitazione alla testata e di un turbo Garrett T3 con pressione tra 1,8 e 2 bar. E' vittoria per il secondo anno consecutivo. Ne esiste anche una versione catalitica da 177 cv.

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LANCIA DELTA HF INTEGRALE 16V

I buoni successi in termini di vendite e nelle competizioni spingono la Casa di Chivasso ad alzare ulteriormente l'asticella: nel 1989 debutta la Lancia Delta HF Integrale 16V, vero trampolino di lancio verso l'Evoluzione. Perché sotto il cofano bombato arriva la distribuzione a 4 valvole per cilindro e tutta una serie di migliorie (fra cui la wastegate a controllo elettronico) che portano la potenza a 200 cv tondi. Anche la ripartizione della coppia cambia: dal 56/44 della versione precedente al 47/53 della 16V. Nessuno, nel mondiale, riesce a starle dietro.

LANCIA DELTA HF INTEGRALE EVO 1

Nell'ottobre 1991 compare la Lancia Delta HF Integrale Evoluzione, a tutti nota come Deltona. Dal 1979, questa è la prima volta che i lamierati originali vengono modificati: i passaruota allargati vengono realizzati mediante stampaggio e non con riporto del lamierato come avveniva in precedenza. Il tutto per poter alzare gli attacchi delle sospensioni e aumentare, al contempo, le carreggiate. Il cofano è specifico, così come i proiettori anteriori, lo spoiler posteriore regolabile e il terminale di scarico singolo. Il 2 litri turbo arriva a 210 cv, all'idroguida viene aggiunta una serpentina di raffreddamento e, a richiesta, si può avere il clima. C'è anche una versione Kat da 186 cv.

LANCIA DELTA HF INTEGRALE EVO 2

Nel 1993 la Maggiora rileva gli impianti Lancia di Chivasso e, insieme ad essi, la produzione della Deltona. Esternamente compaiono i cerchi in lega da 16” e bocchettone carburante in alluminio mentre all'interno fanno bella mostra di sé sedili in Alcantara e un volante Momo a 3 razze. Il cuore guadagna altri 5 cv per un totale di 215 cv ma anche un turbo più piccolo (ne beneficiano i bassi regimi), catalizzatore e sonda lambda. Migliora infine la taratura della centralina Magneti Marelli per quanto riguarda la gestione degli iniettori e la testata si tinge di rosso.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 10/11/2013
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