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Ferrari FXX


Avatar Redazionale , il 22/12/05

18 anni fa - Over the top.

La più potente, la più cara, la più esclusiva e la più evoluta Ferrari di tutti i tempi. I superlativi si sprecano per l'ultimo gioiello di Maranello, apparso come una meteora al Motor Show di Bologna e ora destinato a una vita tutta box e pista. Un sogno che realizzerà solo per 29 fortunati e selezionatissimi clienti-piloti-collaudatori.

PER POCHI INTIMI Quella della cifre rotte è un po' una fissa per gli uomini del Cavallino. Tutte le più leggendarie Ferrari del passato sono state costruite in tiratura limitata e in numero quasi mai tondo. E' stato così per la GTO e per la F40, giusto per fare un paio di nomi. Uno strappetto alla regola l'hanno fatto per la Enzo, che si racconta costruita in 399 esemplari... più uno. Ora a portare avanti la tradizione ci pensa la FXX. L'ultima meraviglia di Maranello, che proprio della Enzo rappresenta lo sviluppo all'ennesima potenza: a possederla saranno in 29. Anzi "sono 29", visto che tutta la produzione è stata assegnata in un battibaleno alla faccia del prezzo di 1.500.000 (unmilionecinquecentomila) euro. Tasse escluse, come se non bastasse. E dire che pare facessero anche la fila per staccare l'assegno, tanto da costringere la Ferrari a selezionare le candidature!

SCHIACCIATA A TERRA La somiglianza con la Enzo non è frutto di un'illusione ottica alla David Copperfield. La FXX è realizzata partendo proprio dal progetto della sorella "povera", affinato in ogni più piccolo dettaglio alla ricerca delle massime prestazioni, sulla base delle esperienza maturate in Formula 1. La maggior parte degli sforzi si è concentrata sull'aerodinamica. La FXX ostenta fiera alettoni a incidenza variabile e flap regolabili che a seconda della velocità privilegiano il raffreddamento o la deportanza. Il risultato è eclatante: rispetto alla Enzo il carico verticale cresce del 40%.

SPREMUTA Il perché l'aerodinamica sia tanto importante per la FXX si capisce meglio una volta prese le misure alla meccanica, pure lei derivata da quella della Enzo. Dopo l'ulteriore lavoro di spremitura, il V12 arriva a una cilindrata di 6,2 litri (6.262 cc, per la precisione) e la potenza massima raggiunge quota 800 cv a 8.500 giri. Per raggiungere questi livelli gli ingegneri sono intervenuti ridisegnando tra le altre cose le camere di combustione, il profilo degli alberi a camme, il basamento e lo scarico. Le prestazioni della FXX non sono dichiarate ma dalla Ferrari fanno sapere che la massa è di 1.155 kg, per un rapporto peso/potenza pari a 1,44 kg/cv. Quanto basta per infrangere in mani esperte la barriera dell' 1'18" sul giro secco a Fiorano, 7" meno del tempo ottenuto dalla Enzo.

COME SCHUMI A dare una mano a velocizzare le operazioni provvede il cambio semiautomatico a sei marce, simile a quello di Schumacher e soci e capace di passare da una marcia all'altra in un tempo inferiore ai 100 millisecondi. In diretta dalle piste arrivano anche la tecnologia utilizzata dalla Bridgestone per confezionare gli slick da 19 pollici e il know-how messo dalla Brembo nei dischi in Composite Ceramic Material da ben 398 mm e nelle pinze a sei pistoncini. Poco pistaiolo ma molto scenografico è poi lo schermo TFT che rimpiazza gli specchi retrovisori, mostrando al pilota quanto ripreso da una telecamerina piazzata sopra il lunotto. La FXX dispone inoltre di un impianto di telemetria in grado di monitorare in tempo reale la bellezza di 39 parametri relativi alla dinamica dell'auto. I dati raccolti dal sistema saranno raccolti e analizzati da un'apposita squadra di tecnici Ferrari e per essere poi utilizzati in sede di ricerca e di sviluppo.

IN GUANTI BIANCHI I clienti svolgeranno quindi un ruolo di veri e propri collaudatori, oltre che di piloti. Per gli acquirenti della FXX, che non è omologata per circolare su strada, la Ferrari ha infatti predisposto un calendario di 14 eventi in pista che si terranno nell'arco dei prossimi due anni in Europa, Nord America e Giappone, incluse le kermesse rappresentate dalle finali mondiali. Per coloro che sceglieranno di lasciare l'auto in deposito a Maranello, la Ferrari organizzerà il trasporto dell'auto sulle piste in occasione delle uscite europee. Ciascuno sarà poi libero di organizzare per proprio conto eventuali altre uscite private in pista. Un trattamento in guanti bianchi, per clienti coccolati anche con la realizzazione di un sedile e di una pedaliera su misura, con corsi di guida specifici e con approfondimenti sulle tecniche di collaudo. Vista la cifra pagata, sembra che sia davvero il minimo...

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Pubblicato da Paolo Sardi, 22/12/2005
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