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Volkswagen BlueSport


Avatar Redazionale , il 12/01/09

15 anni fa - Prove generali di piccola sportiva

A quelli di Wolfsburg sembra sia venuta nostalgia della vecchia Volkswagen Porsche 914. A Detroit sfila infatti il prototipo di una sportivetta scoperta a motore centrale che rinverdisce i fasti del passato. Per ora è un esercizio di stile ma potrebbe diventare realtà in un futuro nemmeno tanto lontano.

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CORSI E RICORSI Il recente ingresso della Porsche nell'azionariato della Volkswagen sarà forse solo una coincidenza ma è curioso che proprio adesso da Wolfsburg arrivi la proposta di una piccola sportiva che sembra la rivisitazione in chiave moderna della 914. Per dare una rinfrescata alla memoria, si trattava di una piccola due posti con carrozzeria targa apparsa nel 1969 e realizzata fino al 1975 dalla Karmann, a seguito proprio di una joint venture tra Porsche e Volkswagen.

ACQUA E SAPONE La protagonista della passerella di Detroit è invece una spider, battezzata BlueSport per sottolineare il tentativo (a prima vista riuscito) di far convivere uno spirito ecologista e un'anima sportiva. Lunga 399 cm, larga 175 e alta - ma forse si dovrebbe dire bassa... - 126 cm, questa concept parla lo stesso linguaggio stilistico delle altre ultime novità VW. La carrozzeria ha un look acqua e sapone, con superfici pulite, ed è frutto di pochi, semplici tratti.

FATTORE C Nel frontale il family feeling è ottenuto ricorrendo soprattutto a linee orizzontali, con un'ampia presa d'ariainferiore, un massiccio paraurti in tinta e una sottile fessura tra i due fari bixeno, le cui luci di posizione, una volta accese, disegnano una C, ripresa poi dalle luci di coda a LED. La BlueSport blu lo è solo di nome: le lamiere sono ammantate invece da un grigio Flexsilver che fa risaltare bene i parafanghi spallatissimi e le aperture alle spalle delle porte e nel posteriore, utili a rinfrescare le idee al motore, che è piazzato subito dietro l'abitacolo.

DIETA FERREA A dare un tocco di colore provvede invece la capote arancione, caratterizzata da un taglio molto attillato e per la quale viene dichiarato un peso di soli 27 kg, valore ai minimi della categoria. Quella del contenimento del peso è stata un po' una fissa per i progettisti, che hanno rinunciato al motorino elettrico per il tetto, da azionarsi quindi a mano, e hanno puntato sull'alluminio per i parafanghi. Il risultato è che l'ago della bilancia si ferma prima di raggiungere i 1.200 kg.

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DIESEL PER INIZIARE Con una massa ragionevolmente contenutanon occorre un motore esagerato per viaggiare spediti e divertirsi. In posizione centrale, così da garantire una distribuzione dei pesi 45:55, gli ingegneri tedeschi hanno piazzato per ora un turbodiesel Clean Diesel TDI da due litri capace di 180 cv a 4.200 giri e di una coppia massima di 350 Nm già a 1.750 giri. La potenza è scaricata a terra dalle ruote posteriori attraverso un cambio robotizzato DSG a sei marce che abbandona la classica leva ed è impostabile con una manopola, mentre per la selezione manuale dei rapporti si possono usare le levette al volante.

CORRE TANTO, BEVE POCO Con un rapporto peso/potenza di 6,6 kg/cv la BlueSport liquida in 6,6 secondi la pratica 0-100 e per raggiungere all'occorrenza i 226 km/h accontentandosi di un litro di gasolio circa ogni 23,3 km. Un simile risultato è possibile anche grazie al sistema strat/stop, che spegne il motore quando ci si sta fermando, e al recupero dell'energia in frenata, con l'alternatore che lavora quindi soprattutto in rallentamento, senza gravare sul motore in fase di spunto. Le emissioni di CO2 sono invece nell'ordine dei 113 g/km, con l'impiego allo scarico di un catalizzatore ad accumulo DeNOx. Per regalare all'eventuale pilota un gran piacere di guida, la Volkswagen punta su sospensioni anteriori McPherson e posteriori multilink, con cerchi da 19" gommati 235/35 davanti e 245/35 dietro.

SI PUO' FARE Pur essendo per il momento solo una show car, la BlueSport non lascia nulla al caso, con una capacità di carico di 182 litri, ottenuti sommando il volume di un vano anteriore da 112 e di uno posteriore da 70. L'abitacolo pare quasi pronto per la catena di montaggio, dove la spiderina potrebbe arrivare nel 2010. Gli effetti speciali vengono dallo schermo touchscreen, che comanda lo stereo e il navigatore, e dalle manopole del climatizzatore automatico che si tingono di blu o di rosso in base alla temperature che s'imposta. Per il resto si notano sedili sportivi con poggiatesta integratoe un bel volante multifunzione con il bordo inferiore appiattito


Pubblicato da Paolo Sardi, 12/01/2009
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2009, un anno di concept