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Toyota Urban Cruiser


Avatar Redazionale , il 27/03/06

18 anni fa - Dal Giappone ecco la Suv bonsai.

Piccolo è bello. In Giappone ci credono da sempre e ora preparano anche Suv in formato tascabile, come questo prototipo disegnato a quattro mani da un italiano e un coreano che prefigura per sommi capi un futuro modello di serie.

SPECIALITA' ORIENTALE Mentre a destra e a manca spuntano come funghi Suv di taglia dalla media alla extralarge, le proposte per chi vuole guidarne una small sono ancora pochine. I più attivi in materia sono, come vuole la tradizione, i giapponesi e sempre dal Sol Levante viene uno tra gli studi più interessanti visti nell'ultimo periodo. Si tratta della Toyota Urban Cruiser, una concept che non è passata inosservata all'ultimo Salone di Ginevra.

SOTTO MENTITE SPOGLIE

A ben vedere, anche se in forma indiretta, la Casa delle tre ellissi, lo zampino nel settore già ce l'ha. Da tempo, tra le protagoniste di questa nicchia di mercato c'è infatti la Daihatsu, che è una controllata della Toyota e che si accinge a lanciare la nuova edizione della Terios (la proveremo nelle prossime settimane). Ora però pare che alla Toyota vogliano muoversi non più sotto copertura bensì in prima persona e questo studio a trazione integrale ne è una prova.

TOCCO TRICOLORE

Il progetto della Urban Cruiser nasce in parte all'ombra del nostro tricolore. La carrozzeria è infatti opera di Elvio d'Aprile, designer italianissimo ormai da tempo trapiantato all'estero e padre anche dell'ultima Corolla Verso, cui la Urban Cruiser pare ispirarsi nella forma dei finestrini. La sua matita ha tracciato forme molto compatte e rese massicce da numerosi elementi, quali la linea di cintura ascellare e i parafanghi palestratissimi. Visto il colore della carrozzeria, sarebbe quasi perfetta nei panni della macchina di Hulk...

A QUATTRO MANI

Tra gli elementi di contorno spiccano le protezioni paracolpi anteriore e posteriore praticamente simmetriche e il curioso disegno delle luci triangolari, che sono come sorrette da un arco metallico. Il triangolo è un motivo che torna anche nel frontale, con il cofano motore che culmina proprio a freccia. L'interno è invece opera del coreano Yi Yeong Jae e vede assoluta protagonista la console centrale. Quest'ultima è realizzata con un pannello traslucido, rigorosamente in tinta con la carrozzeria, che permette di visualizzare molteplici informazioni, comprese quelle del navigatore satellitare e consente anche di azionare vari comandi grazie alla funzione touch-screen.

ONDA VERDE

Dopo aver disegnato una S, l'onda verde continua a solcare l'abitacolo fino ai posti posteriori, ospitando il cambio, automatico con selettore a manopola, e un pratico portalattine. Con i finestrini laterali ridotti ai minimi termini, a dare luce all'abitacolo provvede uno spettacolare tetto panoramico in cristallo a sua volta pettinato con la riga in mezzo. Molto ingegnoso è anche il sistema di sfruttamento dello spazio nel bagagliaio, con una serie di scatole che s'incastrano come i pezzi di un puzzle per creare una sorta di doppio fondo a scomparti.
Pubblicato da Paolo Sardi, 27/03/2006
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