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Toyota CS&S


Avatar Redazionale , il 01/09/03

20 anni fa -

Letto così, senza sapere di che si tratta, potrebbe essere il nome di una finanziaria Toyota o la sigla di un'attività commerciale legata alla Casa giapponese. In realtà, dietro questo nome in codice si nasconde un concentrato di tecnologia da fare invidia alla NASA. E il gene delle future sportive Toyota.

CS&S, ovvero Compact Sport & Specialty. Quanto alla prima parte del nome è presto detto: si tratta di un prototipo di vettura sportiva 2+2 posti, dal design decisamente rétro, di dimensioni comprese tra le due altre sportive di Casa, Celica e MR2. Compact infatti.

Più ermetico il significato di quello Specialty finale. Di speciale infatti c'è molto. La CS&S altri non è che la dimostrazione pratica di come la tecnologia "ibrida", ecologica, pulita, possa essere adatta anche a vetture dal carattere sportivo.

Basta con l'Eco come sinonimo di vetture sfigate, non inquinanti sì, ma ferme, con prestazioni ridicole, delicate e persino brutte esteticamente. Qui si dimostra che la trazione ibrida può essere adatta anche a chi desidera una guida emozionante, velocità di punta elevate e accelerazioni brucianti. In una parola: piacere di guida.

Sotto il bel cofano della CS&S c'è infatti il meglio della tecnologia Toyota in fatto di sistemi di trazione ibrida, quell'Hybrid Synergy Drive già visto sulla nuova Prius, una soluzione che combina le caratteristiche di affidabilità e autonomia di un motore a benzina di 1,5 litri con lo spunto e la potenza di un motore elettrico. Il primo che agisce sulle ruote posteriori, il secondo su quelle anteriori.

Si viaggia in alternanza di propulsione, elettrica o a benzina, in base alla velocità di marcia: ad andatura ridotta la trazione è fornita dal motore elettrico; oltre una certa velocità entra in funzione il motore a benzina.

Quando però si cercano prestazioni più adatte al tipo di auto, quando si vuole affondare il piede sull'acceleratore per uno scatto bruciante, il motore elettrico va a dare manforte a quello a benzina sovrapponendosi. E non è cosa da poco se si pensa che il motore elettrico dispone di una coppia massima consistente di 400 Nm, disponibile da zero a 1200 giri (per una spiegazione più dettagliata dell’Hybrid Synergy Drive vedere articolo a parte).

Quanto allo stile, è tutto giocato sui contrasti tra rotondità vistose e angoli appena accennati, linee fluide e geometrie hi-tech. Numerose le citazioni al barchette degli Anni 50 e 60, con assenza totale di parabrezza (solo accennati da due cupolini anteriori che richiamano i cupolini aerodinamici dei poggiatesta), linea di cintura orizzontale da cui spunta solo la testa dei passeggeri, copriruota bombati, muso tondo e imponente senza paraurti e fiancata con gli estremi speculari.

C'è molto made in Europe insomma. E non a caso: il progetto nasce nello centro stile Toyota ED2, nel sud della Francia, e nelle intenzioni della Casa dovrebbe rappresentare la nuova filosofia stilistica delle future sportive destinate al mercato europeo. Due soli in pratica i posti, con i due di fortuna più adatti ad ospitare un paio di borse che due umani, per quanto piccoli e minuti possano essere.

Assolutamente innovativo anche l'interfaccia uomo-macchina, i comandi, ottenuti con impiego di proiezioni olografiche e altri congegni inediti inseriti nel nuovo e rivoluzionario Toyota Space Touch concept, presentato per la prima volta con questo prototipo.

Grazie all'olografia, che rende tridimensionali le immagini, al pilota dovrebbero apparire degli oggetti in uno spazio virtuale, al cui "tocco" si attiverebbe una regolazione, che in base al colore può essere del climatizzatore, della radio, del navigatore e del collegamento a internet. Se ne dovrebbe sapere di più al momento della presentazione al Salone di Francoforte.


Pubblicato da Gilberto Milano, 01/09/2003
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